Vendée Globe: Il prossimo ostacolo...
Tutti dovranno raggiungere la massima velocità per evitare una crescente area di alta pressione che sembra destinata a rallentare il gruppo di testa. Per questo c'è una buona possibilità che Dalin, possa recuperare un pò di margine
Dopo che lunedì il gruppo degli inseguitori si è rapidamente avvicinato ai leader del Vendée Globe Charlie Dalin (MACIF Prévoyance) e Sébastien Simon (Groupe Dubreuil), l'intero gruppo di nove skipper in testa alla classifica sta valutando il prossimo ostacolo da superare passando sotto l'Australia, verso la longitudine della Tasmania e la porta d'uscita da un Oceano Indiano che è stato cattivo e spietato.
Tutti dovranno raggiungere la massima velocità per evitare una crescente area di alta pressione che sembra destinata a rallentare il gruppo di testa. Per questo c'è una buona possibilità che Dalin, il leader di lunga data della regata, possa recuperare un po' di margine.
Christian Dumard, consulente meteo del Vendée Globe, spiega: “Charlie passerà prima che il vento si indebolisca troppo. Gli altri saranno costretti a risalire verso nord, attorno alla cresta di alta pressione che si trova a nord. Il divario tra loro si allargherà quindi un po' a partire dalla metà di stasera”.
Lo skipper di MACIF Santé Prévoyance sarà quindi costretto a rimanere a sud e a fare diverse strambate, mentre i 'cacciatori' dietro di lui avranno la possibilità di rimanere a nord e navigare su una rotta più diretta.
Lungo il percorso Dalin ha appena stabilito un nuovo record per il passaggio tra il Capo di Buona Speranza e Capo Leeuwin. Con 9d 22h 27min ha battuto il record di 16 anni fa, stabilito da Michel Desjoyeaux quando era in procinto di vincere il secondo Vendée Globe della sua carriera. Il suo passaggio rapidissimo attraverso l'Oceano Indiano, grazie a una sequenza di sistemi meteorologici da sogno, gli ha permesso di prendere il comando della regata nel 35° giorno di gara, dopo che Mike Golding aveva disalberato durante una fase brutale che ha visto i successivi leader della regata disalberare Loïck Peyron, Jean Pierre Dick colpire qualcosa e Golding disalberare a sua volta.
Il figlio prediletto di Les Sables d'Olonne, Simon, secondo classificato, ha ribadito il suo obiettivo di non farsi condizionare troppo dalla perdita del foildi dritta.
“Sto tenendo duro, sono motivato”. Ha detto al presidente della Vandea Alan Leboueuf durante la diretta francese di oggi: "C'è stata molta emozione in quel momento. Mi chiedevo: perché adesso? Perché lì? È un foil collaudato, è una rottura che non riesco a spiegare. Comunque tutto è ancora da fare, spero che il Pacific sia all'altezza del suo nome. Mi piacerebbe fare un check-up alla mia barca, ma per il momento è impossibile perché le condizioni non lo permettono”.
''Charlie passerà prima che il vento si indebolisca troppo. Gli altri saranno costretti a dirigersi verso nord, attorno alla dorsale di alta pressione che si trova a nord. Il divario tra loro si allargherà quindi un po' a partire dalla metà di stasera.''
Christian Dumard
consultant météo de l'épreuve
Dritto senza inseguire
Nel grande Sud le vie più dirette non sono sempre le più veloci. Antoine Cornic (Human Immobilier) sembra attualmente deciso a dimostrare che a volte rimanere a sud e lottare con le grandi secche paga, come è successo a Louis Burton nella regata 2020-21, quando è rimasto a sud e ha navigato in modo più diretto, ma ha dovuto lottare con condizioni terribili. La sua ricompensa è stata una temporanea conquista della testa della regata. Ma per l'esordiente Cornic si prospettano 24 ore molto difficili, con venti di oltre 50 nodi di raffica e mare grosso, grosso.
Nel frattempo, dopo aver segnalato la rottura della paratia di prua di Medallia questa mattina, la britannica Pip Hare aveva completato nel pomeriggio il suo programma di riparazioni in composito, ma avrebbe dovuto rallentare per consentire la guarigione della riparazione e allo stesso tempo non perdere troppe miglia faticosamente guadagnate a favore del 15° classificato Romain Attanasio (Fortinet-Best Western).
Hare ha dichiarato questa mattina: "Le ultime 24 ore sono state davvero difficili, guardando lo stato del mare è ancora un vortice. Le onde sfiorano i cinque metri, 4,5, ma in pratica siamo stati sollevati dalle onde, abbiamo modificato la nostra rotta nel sollevamento e ora stiamo prendendo le onde di lato piuttosto che da dietro, ma anche il vento è di lato alle onde e quindi si stanno rompendo, il periodo è diventato più breve, molto più ripido e abbastanza violento e quindi è difficile tenere la barca in queste condizioni, è estenuante ma sta davvero prendendo un pedaggio sulla barca, purtroppo ha preso un pedaggio sulla mia barca. Ieri sera, mentre facevo i miei controlli, ho scoperto di avere una crepa in una delle paratie in avanti. Non è grave e l'ho scoperta molto, molto presto”.
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www.vendeeglobe.org
In copertina LES SABLES D'OLONNE, FRANCIA - 10 DICEMBRE 2024 : Foto inviata dal battello GUYOT Environnement - Water Family durante la rotta a vela del Vendée Globe il 10 dicembre 2024. (Foto dello skipper Benjamin Dutreux)
Testo e foto dal sito ufficiale - Traduzione #nauticareport
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