Il maledetto destino del ''Mars''
di Fabrizio Fattori
di Fabrizio Fattori
Il destino di ogni imbarcazione si imprime nella memoria degli uomini per via della profonda ed intima familiarità che si crea nel tempo tra l’equipaggio e la propria nave. Specie quando la storia comune si ammanta di tragedia e di mistero e determina la “leggenda” cara a tutti i marinai attraverso i secoli.
Il “Makalos”, l’ “Incomparabile” in lingua svedese, poi divenuto “Mars” tra i suoi contemporanei e per gli storici, rappresentava davvero una meraviglia quando nel 1564 venne varato nei cantieri svedesi per volere di Enrico XIV. Vascello a tre alberi dotato di più di cento cannoni non aveva pari nelle acque del Baltico.
La sua capacità di fuoco era coerente con le nuove tecniche di combattimento che prevedevano in primo luogo lo sfondamento degli scafi e non più il caos sulla tolda nemica smitragliata con pezzi di minor calibro per poi arrembare. I cannoni di bronzo erano stati realizzati razziando il prezioso e raro metallo dalle chiese cattoliche presenti nel paese ormai divenuto protestante. Centinaia di campane produssero centosette mirabili cannoni, ma furono, secondo le irrazionali superstizioni dell’epoca, la causa della sua fine.
.jpg)
By Jacob Hägg - Uploaded by Koster on 2 March 2008., Public Domain, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=3645058
La guerra dei sette anni vedeva la Svezia contrapposta alla Danimarca per il consueto controllo dei commerci marittimi, per secoli causa principale di molti conflitti. Il 30 Maggio del 1564 il “Mars”, con al comando Jakob Bagge, era praticamente al suo primo confronto bellico nelle acque a poche miglia dall’isola di Oland. Il primo giorno la potenza dei cannoni dell’ammiraglia svedese aveva avuto la meglio ma nella giornata del trenta i danesi concentrarono la propria offensiva proprio sul “Mars” tempestandola di palle incendiarie.
Il fuoco si propago rapidamente sulla tolda e penetrò facilmente nell’arsenale di bordo ricco di ingenti quantità di esplosivo necessario a servire adeguatamente i cento cannoni. La deflagrazione inevitabile causò una grossa falla a prua condannando la nave ad un repentino inabissamento. I cannoni, più di settecento marinai ed un ingente tesoretto in monete rimasero sepolti a settantacinque metri di profondità nelle torbide acque del Baltico così a lungo che per secoli se ne perse la memoria e questo consolidò la sua fama di nave maledetta da Dio.
Solo nel 2011, e grazie alle raffinate tecniche di scandaglio, lo scafo e i suoi cannoni vennero ritrovati, tra l’altro, e ad eccezione della parte distrutta di prua, in ottime condizioni, grazie alle basse temperature dell’acqua che non consente lo sviluppo di microorganismi xilofagi. Qualcuno a suo tempo, fu pronto ad affermare che la maledizione delle ammiraglie svedesi si replicò nel destino del “Vasa” che sessantaquattro anni dopo l’affondamento del “Mars” si inabissò a sua volta, inspiegabilmente, lo stesso giorno del varo.
Fabrizio Fattori
Foto di copertina da xray-mag.com
Ti Potrebbe Interessare Anche
Krystyna Chojnowska-Liskiewicz, la prima donna a circumnavigare il mondo in solitaria...
La storia della vela ha una protagonista che, pur non cercando gloria, ha segnato una pagina significativa: Krystyna Chojnowska-Liskiewicz è stata...
Donald MacMillan e la Bowdoin, il veliero dei ghiacci (1921–1954)
MacMillan rappresenta una tipologia di esploratore diversa: un uomo che ascolta il mare, non lo sfida. Per oltre trent’anni, tra il 1921 e il 1954,...
McIntyre Mini Globe Race 2025: circumnavigazione in barche Globe 580 tra Mauritius,...
Il McIntyre Mini Globe Race 2025 rappresenta una circumnavigazione unica nel panorama della vela d'altura: undici skipper affrontano l'ostinata sfida di...
Ann Davison e la traversata del cuore: la donna che sfidò l’Atlantico da sola
Ci sono marinai che hanno scritto la storia della navigazione con imprese memorabili o con silenzio e determinazione. Ann Davison appartiene a questa seconda...
Tilikum: la cutter che sfidò tre oceani con una piccola canoa
Il racconto di Tilikum nasce dalla scelta di John Voss di trasformare una vecchia canoa Nootka in un cutter capace di percorrere il mondo. Un capitano...
Pen Duick: la barca che diventò amore eterno
Le origini di una leggenda Nell 1938, nei cantieri scozzesi di William Fife III nasce una barca a vela lunga 15 metri, costruita in compensato e pensata...
Il Golfo di Napoli svela una grande scogliera corallina a 500 metri di profondità...
Nel Golfo di Napoli è emersa una scogliera corallina finora sconosciuta, situata al centro del Canyon Dohrn a oltre 500 metri di profondità....
Il mare come patto: amore, naufragio e resistenza
Il mare, più che una cornice, diventa patto tra due anime: Maurice e Maralyn Bailey, coppia originaria di Derby, Inghilterra, intraprendono nel...
Turismo nautico: i dati dell’Osservatorio nazionale del mare sul profilo del diportista...
Turismo nautico: i dati dell’Osservatorio nazionale del mare sul profilo del diportista Salone Nautico di Genova • 22 settembre 2025 Una fotografia...