Rio nell'Elba è un comune sull'Isola d'Elba, in provincia di Livorno.
Documentato dal 1260 come Comune Rivi, il paese sorse nel distretto minerario dell'Elba orientale e ne fu parte integrante insieme al vicino villaggio di Grassera.
Rio nell'Elba
Intorno al 1454 il paese fu visitato dal giovanissimo Pietro Cirneo, impiegato nel trasporto del ferro dalle miniere all'imbarco di Rio Marina, che descrisse Rio come un paese non fortificato («...Arigum oppidum non muratum...»).
Rio subì un violento assalto notturno nel 1534 ad opera di Khayr al-Din Barbarossa, in cui fu distrutta Grassera. Il paese fu nuovamente devastato nel 1553 e 1555 da parte di Dragut.
Il corsaro Dragut
Particolare importanza rivestono gli Statuta Rivi (ossia Statuti di Rio), che regolamentarono la vita sociale del paese a partire dal XVI secolo. Il borgo è contraddistinto da un tipico impianto urbanistico medievale, con stretti e tortuosi vicoli che sfociano in piccole e caratteristiche piazzette.
Una drammatica testimonianza degli assalti di Dragut è data da una supplica (1556) della popolazione di Rio al granduca Cosimo I de' Medici: «Supplicano a Vostra Eccellentia li homini e comunità di Rio come servi fedeli e quella si degni averli per raccomandati e voltarli el benigno ochio della sua innata clementia. Desiderano tutti viver sicuri dalle furie di questi infedeli, li quali ci hanno condutti hormai a tante miserie e povertà che poco manca non ci morremo di fame. Ci hanno ruinato la nostra chiesa, qual era un poco di refugio in una furia di corsali, qual desideriamo rassettare e fare il precinto delle mura alla terra. (...) Essendo le nostre forze debole, ricorriamo a Vostra Eccellentia e la preghiamo per l'amor di Dio si voglia degnare porgerci el suo aiuto, che stando così non siamo sicuri un'ora e stiamo tuttavia in pericolo noi è nostri figlioli di andare in mano d'infedeli, come molte volte è seguito; per noi non è altro che il divino aiuto, siamo abandonati da ogni humano (...) si degni mostrarci quella pietà che è solita mostrare a tutti li bisognosi, che altrimenti temano per cosa certa una notte a l'improvvisa saremo tutti preda della rabbia turchesca, tanto inimica a questa nostra infelice patria.»
Rio in un disegno del XVIII secolo
L'acqua di Rio
Nel 1762 Alberto Giuseppe Buzzegoli scrisse un trattato sull'acqua marziale che scaturiva nei pressi di Rio, caratterizzata da solfati di ferro e di alluminio. Quest'acqua comunque era già famosa, se di essa così scrisse il Sansovino:
« Vi si trova una fontana così abbondante d'acqua ch'ella volge molte mulina, ma di natura così fatta ch'ella cresce e cala secondo che calano e cresceno i giorni. »
(Francesco Sansovino, Della origine de' cavalieri, 1570).
L'abitato è arroccato su di un colle a circa 170 metri s.l.m., nel versante nord-orientale dell'Elba.
L'antico lavatoio di Rio
Turismo
Tra i paesi più antichi dell'isola, con origini nell'età del bronzo, conserva numerose tracce del suo passato e tra queste vi sono anche reperti archeologici marini. Rio nell'Elba, famosa per le sue miniere di ferro che risalgono all'età etrusca, è stata il centro minerario dell'isola fino alla chiusura dei giacimenti.
Una grande varietà di minerali è esposta nel locale Museo della Gente di Rio. Altri luoghi di interesse storico culturale sono il Castello del Volterraio, la Chiesa Parrocchiale di SS. Giacomo e Quirico, l'oratorio di S. Caterina e la Chiesa della Santissima Trinità. Fa parte del territorio comunale l'isolotto di Cerboli.
Rio nell'Elba - Isolotto di Cerboli
Chiesa Parrocchiale SS. Giacomo e Quirico
Edificata nell'XI secolo è stata più volte distrutta dai pirati e ricostruita. Oggi la struttura esterna è rinascimentale mentre quella interna è decisamente barocca.
Chiesa di Santa Caterina
Questo piccolo santuario del XVI secolo a cui è annesso un eremo, si trova sulla strada per Nisporto nei pressi dell'antica Grassera, un villaggio medievale distrutto dai pirati turchi nel 1500.
Campo nell'Elba - San Quirico di Grassera
Il lunedì di Pasqua, giorno in cui si celebra l'apparizione della santa, c'è l'usanza di mangiare fichi secchi in segno di devozione.
Castello del Volterraio
Questa fortezza pisana risalente all'XI secolo venne edificata sui ruderi di un'acropoli etrusca. Arroccata su una rupe di 380 metri di altezza domina la baia di Portoferraio. Si raggiunge percorrendo la strada che collega Rio nell'Elba a Magazzini.
Rio nell'Elba - Castello del Volterraio
Le spiagge
Nisporto: Facilmente raggiungibile da Rio nell'Elba (strada asfaltata) e da Bagnaia (strada sterrata, costiera e panoramica), piccola spiaggia (200mt.), raggiungibile con l'auto.(sabbia).
Nisportino: raggiungibile con una strada asfaltata da Rio nell'Elba, piccola spiaggia (150mt.), raggiungibile con l'auto., Bagnaia (sabbia e ghiaia), Le Secche e Mangani (ghiaia)
Campo nell'Elba - Spiaggia delle Secche
Cucina
I sapori della cucina elbana si basano su piatti semplici, dove dominano la fantasia e la sapienza nella scelta degli ingredienti, ed è proprio questa cucina, considerata un tempo povera, che oggi con l'avvento del turismo è divenuta raffinata.
Particolarmente ricercate sono quelle pietanze che richiedono una lunga e complessa preparazione e fra queste primeggia lo stoccafisso alla riese, un sublime piatto accompagnato da acciughe sotto sale, cipolla, pomodori, basilico, prezzemolo, peperoni verdi, olive nere, pinoli, capperi e ovviamente olio, peperoncino e sale.
Totani ripieni - Da www.apescainmareconguidoricette.net
Il gurguglione, altra specialità riese a base di verdure, il riso al nero di seppia, i totani ripieni, il famoso cacciucco o zuppa di pesce, ma anche piatti molto semplici come il polpo lesso, gli zerri fritti o le sardine ripiene. (www.infoelba.it)
Arrivare in traghetto all'Elba
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In barca
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