L’acqua non si discute, bella anzi bellissima, poi tanto spazio perchè la spiaggia è lunga (siamo sui tre chilometri) e felicemente disordinata.

Niente file di sdraio e ombrelloni, ma isole di umanità spontaneamente organizzata e la natura fiorisce nelle dune con piccoli cespugli spinosi.

A Su Petrosu, spiaggia a un passo dal paese di Orosei, c’è l’essenza della vita sarda: tanta libertà. Si entra gratis a piedi, pure il parcheggio all’ombra è gratuito. Con cinque euro passa anche l’auto, bisogna attraversare un ponticello sul fiume, che può approdare all’ombra di una estesa pineta.

E qui riemerge la memoria del mare degli anni settanta: un telo per terra, borse frigo capienti, tavolini, sedie, bocce. Famiglie allargate che si godono il cibo e le relazioni all’ombra dei pini.

Grandi mangiate, buone bevute, siesta e pisolino pomeridiano. A soli 30 metri da un mare da favola, mai troppo affollato. 

E poi il fiume che scorre tra mare e pineta.

Tanta natura, tante famiglie, tanta socialità.

E un buon caffè, un buon bicchiere di vino, un fresco gelato nei piccoli baretti dove si può anche mangiare e assaporare buon pesce e buone specialità sarde.

Consigliamo il Mariachi. Arredamento vintage, rilassante l’atmosfera, buona disponibilità di libri messi a disposizione degli avventori.

E per i giovani? c’è un piccolo, libero, gratuito, fazzoletto di sabbia con rete da volley.

Se siete alla ricerca della Sardegna vera qui la trovate. Molto più rustica, non è infrequente essere invitati a bere un bicchiere di cannonau, anche di tanti centri dell’interno.

Dal lato naturalistico corre accanto alla spiaggia si tratta di un sito di interesse comunitario, inserito nella rete Natura 2000 con l'intento di tutelarne la biodiversità, per la presenza dello stagno.

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Gian Basilio Nieddu