Famosa per lo sbarco di Garibaldi e dei mille dell'11 Maggio 1860 e per la produzione dell'omonimo vino Marsala, per cui, dal 1987, è Città del Vino.
Sorge sulle rovine dell'antica città punica di Lilibeo (Lilibeum in latino), dal cui nome deriva l'appellativo di lilibetani (oltre a quello di marsalesi) per i suoi abitanti. Nel suo territorio sorge il complesso paesaggistico dell'arcipelago delle Isole dello Stagnone, un'area marina interessata dalla presenza delle saline, della pratica del KiteSurf e dell'archeologia, vista la presenza della famosa Isola di Mozia, antica città fenicia.
Il comune di Marsala fino alla fine degli anni 1970 contava all'interno del suo territorio, anche la frazione di Petrosino (che poi con un referendum della popolazione deciderà di diventare un comune autonomo) raggiungendo quasi 86.000 abitanti.
Nel 397 a.C. la colonia fenicio-punica di Mozia, fiorita 8 secoli prima di Cristo sull'isola di San Pantaleo, a poche miglia dalla costa della Sicilia sud-occidentale, fu invasa e distrutta dal tiranno di Siracusa Dionisio I. I superstiti si rifugiarono sulla costa siciliana e fondarono un nuovo insediamento a cui diedero il nome di Lylibeo, ossia "la città che guarda la Lybia", perché, appunto, Lybia veniva chiamata allora tutta la costa settentrionale dell'Africa.
Marsala - Lo sbarco dei Mille l'11 Maggio 1860
Lylibeo passò in mano ai romani nel 241 a.C. per divenire uno dei centri più importanti della Provincia siciliana: nucleo di scambi e commerci, sede del pretore e del questore, fu arricchita di ville ed edifici pubblici, tanto da meritarsi l'appellativo di splendidissima urbs datole da Cicerone, questore tra il 76 e il 75 a.C.
Devastata dai Vandali all'inizio del V secolo d.C., fu annessa nel VI all'impero di Giustiniano e visse secoli bui, segnati dal disinteresse di Bisanzio e dalle incursioni dei pirati. L'arrivo nell'VIII secolo degli arabo-berberi sotto il contiguo monte Granitola segnò anche la ripresa dei traffici commerciali e l'inizio della rinascita della città, che fu chiamata Marsa ?Al? "Porto di ?Al?" o, forse, Marsa ??liyy, "Porto Grande", data la grandezza dell'antico porto, sito presso Punta d'Alga, o anche Marsa All?h, cioè "porto di Dio", donde poi il nome attuale.La crescita economica e demografica portò ad un importante sviluppo urbanistico, improntato al modello arabo.
L'Impero Bizantino alla morte di Giustiniano - 565 - Da www.silab.it
A partire dalla fine dell'XI secolo si susseguirono le dominazioni normanna, sveva, angioina e aragonese. Sotto la dominazione della casa spagnola, Marsala poté godere di un periodo di sviluppo e benessere, grazie al porto e alla coltivazione del fertile entroterra. La città visse una nuova fase di espansione e divenne una delle più importanti piazzeforti siciliane. Ma l'interramento del grande porto di Punta d'Alga, disposta nel 1575 dall'imperatore Carlo V per fermare le incursioni saracene, segnò la fine di questa fioritura
Da questo momento bisogna aspettare due secoli per avere un'altra svolta nella storia della città. Alla fine del Settecento, fu ancora una volta un arrivo dal mare a cambiarne le sorti: l'approdo dell'inglese John Woodhouse che "inventò" il vino marsala. Il Woodhouse, infatti, ritenne di qualità eccellente il vino prodotto dai contadini locali, definito "in perpetuum", visto l'uso di rabboccare le botti in via di svuotamento con vino nuovo, sì da mantenerne inalterati i livelli.
John Woodhouse inventore del vino Marsala
Caratterizzato da una naturale alta gradazione alcolica, il vino marsalese non era però adatto al trasporto: per ovviare al problema Woodhouse sperimentò con successo l'aggiunta di alcol di buona gradazione nel vino, garantendone in questo modo la stabilità. Egli ne avviò, quindi, l'esportazione annoverando in seguito, tra i suoi più illustri clienti, l'ammiraglio Nelson e la flotta britannica. Il vino così "inventato" da John Woodhouse fu quindi in grado di affrontare vittoriosamente, specialmente nella variante secca, il confronto col Madera e col Porto, ampiamente popolari tra i sudditi di Sua Maestà. Si deve ai Woodhouse l'esplosione dell'economia marsalese e la messa in opera con propri fondi di numerose opere infrastrutturali, tra cui il nuovo porto di Margitello, l'attuale porto di Marsala.
La zona archeologica è una zona esterna all'originario abitato, occupata da macchia mediterranea.
Proprio in questa zona, la più occidentale della città, sono presenti i resti di una vecchia casa patrizia romana, chiamata "Insula romana", databile tarda era romana imperiale (IV secolo d.C.). Venuta alla luce grazie a svariati scavi effettuatisi dal 1939 a oggi[non chiaro], presenta ricche decorazioni a mosaico di pavimenti, raffiguranti scene di lotta fra animali selvatici e figure mitologiche. È presente anche un ambiente termale. Attualmente[non chiaro] sono in corso i lavori per la realizzazione del suddetto parco archeologico.
Marsala - Parco archeologico
Turismo
Gli anni duemila stanno segnando[non chiaro] una svolta: non ultime le scoperte del decumano massimo, della Venere Callipige del II secolo e di innumerevoli tracce di civiltà antiche (camere mortuarie, pavimentazioni, utensili, resti di abitazioni e di strade). In particolare, nel 2007, nello scavo di San Giovanni, è stata rinvenuta la pavimentazione cinquecentesca della chiesa omonima, e nello scavo adiacente ad essa, una colonna crollata su una pavimentazione in marmo bianco. In tutti gli scavi dell'area, gli strati di terra visibili sono un mix di terra e pezzi di terracotta, anfore, monete, e vari segni dell'antica civiltà.
Nel mese di luglio del 2008, è stata scoperta una statua di Iside, e diverse scritture che anticipano la presenza di un tempio di Ercole nella zona archeologica di Porta Nuova, destinata ad occupare una posizione centrale nel contesto delle città puniche della Sicilia (Mozia e Lilibeo, due delle quattro città puniche della Sicilia insieme a Solunto e Palermo, si trovano a Marsala).
Marsala: scoperti imponenti resti dell'antica Lilibeo
Di grande attrazione è la riserva naturale regionale delle Isole dello Stagnone di Marsala che prende il nome dall'omonima laguna, nonché arcipelago comprendente diverse isole tra cui Mothia.
Lo Stagnone è una laguna diventata riserva naturale perché habitat ideale di riproduzione e di ristoro per tantissime specie animali; tra queste i fenicotteri rosa che sempre più spesso – e in gruppi sempre più numerosi – scelgono lo stagnone ed in particolare l'Isola Grande (comunemente conosciuta come Isola Lunga) come luogo di riposo. Lo stagnone è uno dei pochissimi habitat naturali al mondo per la Posidonia, una rara qualità di pianta marina, simile all'erbetta da giardino.
Nei momenti di bassa marea, lo stagnone si trasforma in una immensa prateria, quasi come un campo di calcio in mezzo al mare. L'Isola Lunga è raggiungibile a piedi dal promontorio di Birgi, esattamente dall'antica torre di avvistamento. Sull'isola lunga è presente, oltre a una varietà di saline e mulini tipici della zona, una villa in stile romanico abbandonata. L'arcipelago delle isolette di fronte alla città di Marsala è completato dalle Schole, un'isoletta piccolissima dove si trovano due caseggiati, in passato utilizzati come lazzaretto della città colpita dalla peste in epoca medievale.
Fenicotteri nella laguna dell Stagnone
Da diversi anni il litorale nord di Marsala, quello che comprende lo stagnone, è diventato il luogo d'incontro per eccellenza degli amanti del kite surf, sport acquatico; sono tantissimi gli sportivi provenienti da ogni parte del pianeta per esercitare questo sport sfruttando al meglio il vento e le onde.
Di conseguenza sono sorte diverse scuole di Surf, Kite Surf, Wind Surf e in generale di tutti gli sport acquatici, proprio sul litorale nord della città.
Cucina
La cucina marsalese, come tutta la cucina siciliana, è ricca di colori, sapori, stili e fantasia. Si utilizzano ricette antichissime, tanti piatti straordinari, frutto delle diverse culture che si sono avvicendate in questa terra, piatti che portano con se il sapore dell’antica cucina Greca, Romana, Araba e Spagnola.
Pizza sfincione
Il consiglio è di assaggiare tutto, gli ottimi primi, il pesce fresco del Mediterraneo, i saporiti crostacei, i piatti semplici e poveri di una volta e quelli più raffinati, gli antipasti tipici, i formaggi e soprattutto gli spettacolari dolci della tradizione siciliana. Prelibatezze tradizionali come le arancine di riso, le panelle, la pizza sfincione, i cannoli con la ricotta, la cassata siciliana, i cappiddruzzi, le confetture, l’olio extravergine d’oliva e i vini.
Piatti particolari da provare e gustare per portare a casa ricordi di sapori nuovi, nati dalla mescolanza di tanti sapori e da un tradizione antica ma sempre viva.
Il porto
Il porto di Marsala è un porto artificiale protetto da due moli costieri curvilinei e da un molo foraneo. Nella parte sud del porto, alla radice del molo di levante, c'è un approdo turistico in grado di ospitare imbarcazioni fino a 35 m di lunghezza.
Pericoli: con vento di scirocco è consigliabile l'ormeggio solo all'approdo turistico. Fare attenzione alle secche.
Marsala - Porto turistico
Orario di accesso: continuo.
Accesso: durante l'atterraggio, dirigere con rotta nord sul faro e imboccare l'ingresso al centro; le banchine Florio, curvilinea e prolungamento attualmente inagibili per lavori di rifacimento.
Fondo marino: sabbia e fango.
Fondali: in banchina da 1 a 3,5 m; ingresso 7 m.
Posti barca: 236 + 18 transito (approdo turistico più banchine non commerciali).
Lunghezza massima: m 35 presso l'ormeggio Polaris.
Maree: le maree producono variazioni massime di 0,35 m; notevole il fenomeno del marrobbio che si manifesta specie in inverno coi venti di ponente e può causare variazioni di livello di 1 m in un quarto d'ora.
Rade sicure più vicine: Isola di Favignana.
COORDINATE
MARSALA
37°46',90 N 12°26',20 E
PER CONTATTARE IL PORTO
VHF canale 16 (h. 08/20)
E-mail: marsala@guardiacostiera.it
Telefono: 0923-951184
In copertina foto di nonmisvegliate da Pixabay
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