L'Italia è infinita nella sua ricchezza naturalistica, patrimoniale, storica, culturale ed enogastronomica. Per far scoprire cosa offre il nostro paese a chi lo conosce in parte o al turista che ancora non ci è stato, è partito il nuovo progetto di promozione turistica “Viaggio italiano - Scopri l’Italia che non sapevi” facente parte del Piano di Promozione Nazionale 2020 del Ministero del Turismo e coordinato dalle Regioni Italiane/Conferenza Regioni e Province autonome, in collaborazione con ENIT.
Un viaggio di esplorazione delle bellezze del paese nel nuovo portale viaggio.italia.it, un dominio che in seguito andrà a confluire nel portale www.italia.it gestito da ENIT.
Al suo interno si possono consultare le seguenti tematiche centrali: “Borghi e paesaggi italiani, identità, stile, qualità della vita”; “Turismo lento: cammini, enogastronomia, arte, beni culturali” e “Turismo attivo: bike, nautica, nordic walking e attività outdoor per l’estate e l’inverno”.
Il periodo del covid ha indubbiamente fatto esplodere in tutti la voglia di vivere il tempo libero all’aria aperta con una maggior attenzione verso la natura, gli sport o semplicemente godersi la bellezza offerta dal paesaggio.
Il turismo attivo, che vede impegnata la Regione Marche come capofila nella promozione del settore, vede finalmente assieme al cicloturismo ed al nordwalking, l'inserimento della nautica.
Ad Assonautica Italiana è stato affidato il compito di realizzare la valorizzazione e promozione del turismo nautico.
Nasce così quindi il progetto “l'Italia vista dal Mare – Scopri dove ti Porto”, un piano di rilancio della navigazione lungo le coste italiane con una proposta di rotte e itinerari nautici alla scoperta dell’immenso patrimonio storico, culturale, artistico, naturalistico ed enogastronomico dell’entroterra costiero e delle acque interne dell’Italia.
Un risultato che fa seguito all'operazione istituzionale svolta da Assonautica con la Conferenza delle Regioni alla quale aveva chiesto di rivolgere apposita istanza al Governo per considerare la navigazione da diporto come un vero e proprio segmento turistico, al fine di sostenere e promuovere turisticamente questo settore.
“Per la prima volta in assoluto – commenta il presidente di Assonautica Italiana Giovanni Acampora - il turismo nautico viene promosso come un vero e proprio segmento turistico alla stregua di quello enogastronomico, open air (camper e roulotte), del cicloturismo e dei cammini. Questo passaggio consentirà maggiore attenzione nelle programmazioni di investimento delle Amministrazioni dello Stato e Locali in risorse dedicate anche alle strutture turistico portuali. E magari anche un'attenzione positiva del legislatore statale e regionale.”
Il progetto rappresenta l’occasione per la definitiva affermazione del valore economico e turistico della nautica da diporto. Porti e approdi diventano così vere e proprie strutture ricettive e porte di accesso alle destinazioni turistiche, un punto di contatto con gli operatori nautici e di servizi turistici. Itinerari nautici su antiche rotte storiche, commerciali o tematiche che collegheranno vari porti e approdi con i relativi servizi per conoscere le eccellenze turistiche presenti nelle destinazioni dell’entroterra costiero italiano.
“Verrà proposto un piano di promozione del turismo nautico e della vacanza in barca - spiega il Vice Presidente vicario di Assonautica con delega al turismo nautico Francesco Di Filippo - con l’obiettivo di strutturare un prodotto da promuovere ai diportisti italiani e stranieri, proprietari o non di un’imbarcazione. Una risposta ai nuovi trend di fruizione della vacanza, fortemente legata a forme di consumo esperienziali, al contatto con la natura, al turismo sostenibile o slow e alla sharing economy, come dimostrato dalla crescita dei numeri di viaggi su imbarcazioni da diporto con il charter nautico.”
L’Italia rappresenta un vero e proprio “pontile nel Mediterraneo” con un entroterra ed un immenso patrimonio artistico, culturale ed enogastronomico senza eguali.
Dispone di 285 porti e approdi turistici con una dotazione di più di 162 mila posti barca, 2.090 accosti per un totale di oltre 500 mila metri, fiumi, corsi d’acqua e vie navigabili interne per circa 500 km.
Lungo le coste del nostro Paese e nei corsi d’acqua interni navigano ogni anno migliaia di diportisti italiani e stranieri, con un importante indotto economico e una fruizione delle eccellenze e servizi non solo tecnici, del territorio e degli approdi dove ormeggiano: shopping, ristorazione, cambusa, scoperta del territorio, visite culturali, manutenzioni, ecc.
Per “L’Italia vista dal mare” sono stati così realizzati 16 itinerari che ripercorrono l’Italia e le isole, ma anche le acque interne, in lingua italiana e inglese che andranno a confluire nel portale viaggio.italia.it.
Non si tratta di portolani, ma di descrizioni di un tratto costiero o lacustre, per invogliare il turista alla navigazione e alla scoperta del territorio, con cenni storici, informazioni utili per l’ormeggio e dei servizi a terra, indicazioni delle bellezze naturalistiche marine e del patrimonio culturale.
Partendo da nord ovest in senso anti orario, si inizia con “La rotta dei poeti” che ci porta in Liguria da Sanremo a Santo Stefano Magra per un percorso lungo circa 110 miglia, scendendo poi con “La rotta degli etruschi” da Marina di Pisa a Cala Galera, circa 130 miglia passando per l’Arcipelago Toscano. Si prosegue con “La rotta dei Cesari” da Civitavecchia a Gaeta, circa 140 miglia con deviazione sulle isole Pontine e “La rotta delle Sibille” che parte da Nisida fino a Capo Palinuro, circa 140 miglia passando per Ischia, Capri e Procida.
Ma vi è un’isola ben più grande da vistare nel Mar Tirreno, ci spostiamo quindi in Sardegna con “La rotta dei nuraghi”, la tratta più lunga che da Cagliari ad Alghero con circa 260 miglia di navigazione.
Tornando in Campania, da Sapri a Tropea troviamo invece “La rotta dei Normanni” lunga 150 miglia, come lo è “La rotta degli dei” che lasciata la Calabria ci porta alla scoperta del primo percorso della Sicilia da Agrigento a Siracusa, per finire con “La rotta dello stretto” da Palermo a Messina.
Si prosegue con “La rotta Grecanica” da Crotone a Taranto e “La rotta del Levante” che dalla costa del Salento da Otranto arriva sul Gargano a Rodi Garganico. "La rotta dei Trabocchi” porta il turista alla scoperta della costa adriatica da Termoli a San Benedetto e da Porto Recanati a Comacchio con “La rotta del Sale”. Lasciata l’Emila Romagna si entra in Veneto con “La rotta dei Dogi”, un itinerario di circa 110 miglia che da Mira arriva a Trieste, entrando nella laguna veneta da Chioggia a Venezia.
Si lascia il mare per passare invece alle acque interne alla scoperta del lago più grande d’Italia, il Lago di Garda con l’itinerario “La Centomiglia del Garda” da Desenzano a Riva del Garda, lungo circa 120 miglia. Mena conosciuta forse, ma ricca di una natura incontaminata tutta da scoprire assieme al patrimonio storico e archeologico è la Rotta sul “Fiume di Mezzo”, una navigazione sul Canalbianco che da Rovigo porta a Trecenta.
Per concludere, il viaggio alla scoperta dell’Italia dal mare non poteva non includere l’itinerario Culturale “Rotta di Enea” (certificato dal Consiglio d’Europa), che per la parte italiana si snoda per circa 500 miglia lungo cinque regioni italiane (Puglia, Sicilia, Calabria, Campania e Lazio) ripercorrendo il viaggio di Enea, toccando siti archeologici, anche subacquei, aree marine protette e ambienti di enorme rilievo naturalistico.
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