Costituisce uno dei quattro laghi costieri che, unitamente alle Zone Umide, va a formare un complesso territoriale dichiarato "Zona Umida di Interesse Internazionale" ai sensi della Convenzione di Ramsar (Iran 1971).
Il lago di Paola è il più meridionale dei quattro laghi Pontini. Si presenta separato dal Mar Tirreno da una duna sabbiosa larga circa 200 metri ed è costituito da un corpo principale ed altre insenature. Il lago è lungo 6,7 Km, presenta una superficie di circa 400 Ha, un perimetro di 20 Km, un volume di 14.000.000 di m3 e una profondità media di 4 – 4,5 m, con punte massime di circa 10 metri (fossa della Molella).
Sabaudia - Il lago di Paola sulla destra visto da promontorio del Circeo
Il lago ha una conformazione allungata e frastagliata ed è collegato al mare da un canale emissario romano, posto ai piedi del promontorio del Circeo, presenta verso l'interno una serie di 5 anse dette "bracci", residui dei letti di antichi corsi d'acqua che vi affluivano.
Lo scambio idrico con l’ambiente marino costiero si realizza attraverso due canali: - all'estremo meridionale la foce di Torre Paola, primario collegamento con il mare canalizzato già all'epoca dei romani e ripristinato nel 1721; - all’estremo settentrionale la foce del Caterattino, scavato nel corso della recente bonifica delle paludi pontine.
Sabaudia - Il lago di Paola
Il lago è rifornito di acqua dolce attraverso alcuni canali di raccolta delle acque piovane, realizzati durante le opere di bonifica, e da poche sorgenti le cui portate attualmente si sono ridotte a causa dell’intenso prelievo di acque di falda ad uso irriguo.
Fino al 1980, la maggior parte del carico eutrofizzante era costituito dalle acque fognarie della città di Sabaudia e dalle acque di scarico di alcune aziende agricole dedite ad attività zootecniche. Successivamente al 1980, le acque nere sono state deviate e, previo trattamento depurativo, riversate in mare.
Sabaudia - Barche a vela sul lago di Paola
Attualmente sono immesse nel lago le acque bianche della città di Sabaudia e le acque del bacino imbrifero, in parte coltivato e in parte boschivo. Nel lago di Sabaudia vengono esercitati essenzialmente due differenti tipi di pesca:con le reti e con il lavoriero. Di grande interesse è la produzione estensiva della vongola verace lungo le sponde del lago.
Oltre al lago di Paola, Sabaudia, dispone di bacini d'acqua minori: il lago dei Monaci, il lago di Caprolace ed il lago di Fogliano, tutti riconosciuti zone umide di interesse internazionale.
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