Le Naumachie
di Giulio Galassi

di Giulio Galassi
Le Naumachieerano simulazioni di battaglie navali svolte in bacini naturali o artificiali allagati per la circostanza, dove si rievocavano famose battaglie storiche.
La prima Naumachia conosciuta è quella organizzata da Giulio Cesare a Roma nel 46 a.C. per il suo quadruplice trionfo. Dopo aver fatto scavare vicino al Tevere, a Campo Marzio, un ampio bacino capace di contenere imbarcazioni biremi, triremi e quadriremi, Cesare ingaggiò tra i prigionieri di guerra 2000 combattenti e 4000 rematori.
La prima Naumachia a Campo marzio
Sempre nel Campo Marzio si svolsero la Naumachia di Caligola e Domiziano e quella fatta tenere da Filippo l’Arabo per le feste commemorative del millenario di Roma.
Nerone fece riempire con acqua di mare un anfiteatro in legno immettendo anche pesci e animali marini. Dopo la rappresentazione della Naumachia venne fatta defluire l’acqua e nell’arena ormai asciutta si fronteggiarono gruppi di Gladiatori.
Tempio di Marte Ultore - Da www.romasegreta.it
Nel 2 a.C., in occasione dell'inaugurazione del Tempio di Marte Ultore (Marte Vendicatore), l’Imperatore Augusto organizzò una Naumachia che riproduceva fedelmente quella di Cesare. Come ricorda egli stesso nelle Res gestæ egli fece scavare sulla riva destra del Tevere, nel luogo denominato "Nemus Caesarum " (Bosco dei Cesari), un bacino dove s'affrontarono 3000 uomini più i rematori su 30 vascelli con rostri, e molte unità più piccole.
Claudio nel 52 diede una Naumachia su un vasto specchio d'acqua naturale, il Lago del Fucino, per inaugurarne i lavori di prosciugamento.
Lac Fucino et les montagnes des Abruzzes, Jean-Joseph-Xavier Bidauld (1789, Metropolitan Museum of Art)
I combattenti erano dei condannati a morte. Si sa in particolare da Svetonio che i Naumachiarii (combattenti nella Naumachia) prima della battaglia salutavano l'Imperatore con una frase divenuta famosa: “Ave Cesare morituri te salutant”.
Una tradizione erronea però se n'è appropriata per farne una frase rituale dei Gladiatori all'Imperatore, mentre in realtà viene attestata solo in questa occasione.
Un esempio di Naumachia, da un dipinto di Ulpiano Checa (1894)
La Naumachia era quindi uno spettacolo più micidiale di quello dei Gladiatori: quest'ultimo prevedeva degli effettivi a volte meno traumatici rispetto alla Naumachie, perché i combattimenti dei Gladiatori non terminavano sistematicamente con la morte dei vinti. Nelle Naumachie invece, per lo meno in quelle iniziali, si compivano vere e proprie stragi.
L'apparizione delle Naumachie è strettamente legata a quella, leggermente anteriore, di un altro spettacolo, il ‘combattimento fra truppe’ che non ingaggiava dei combattenti a coppie, ma due piccole armate. Proprio in queste ultime i combattenti erano spesso dei condannati senza allenamento specifico rispetto ai veri Gladiatori.
Giulio Cesare, creatore della prima Naumachia, traspose semplicemente in un ambiente navale il principio delle formazioni di battaglia terrestre.
Naumachia
Tuttavia, in rapporto ai combattimenti fra truppe, le naumachie avevano la peculiarità di sviluppare dei temi storici o pseudo-storici. Ogni flotta che s'affrontava incarnava un popolo celebre per la sua potenza marittima, nella Grecia classica o nell'Oriente ellenistico: Egizi e Fenici per la naumachia di Cesare, Persiani ed Ateniesi per quella di Augusto, Siculi e Rodii per quella di Claudio. Inoltre, si rendevano necessari mezzi considerevoli, superiori persino a quelli dei più grandi combattimenti con le truppe.
Questo fattore rendeva la Naumachia uno spettacolo riservato ad occasioni eccezionali, strettamente legato alle celebrazioni dell'Imperatore, sue vittorie o suoi monumenti.
L'origine del termine Naumachia deriva una parola onomatopeica greca, indicante una battaglia navale, ma in seguito avrebbe assunto il significato di vasti bacini artificiali ad essa dedicata.
Naumachia
L'immissione d'acqua negli anfiteatri solleva ancora oggi numerose domande. Innanzi tutto, questi luoghi non servivano esclusivamente per le Naumachie e dovevano essere comunque disponibili per le cacce e le lotte tra i Gladiatori. L'alternanza rapida tra spettacoli terrestri ed acquatici sembra essere stata la principale attrazione di quest'innovazione.
Le naumachie si svolgevano nelle città dell’Impero Romano che avevano a disposizione un bacino o un anfiteatro o un lago.
Naumachia a Milano nel 1807
A Verona ad esempio la fossa centrale dell'anfiteatro era più profonda delle stanze normalmente trovate sotto l'arena, e serviva come bacino; quest’ultimo era collegato a due condutture assiali.
La caduta dell'Impero Romano non determina la fine delle Naumachie. In effetti, ne ebbero luogo delle altre nel corso dei secoli successivi, in particolare nel 1550 a Rouen per il re Enrico II di Francia e nel 1807 a Milano, per l'Imperatore Napoleone Bonaparte.
Giulio Galassi
In copertina disegno da DEPOSITPHOTOS
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