La città di Ancona sorge nella costa dell'Adriatico centrale su un promontorio formato dalle pendici settentrionali di monte Conero o monte d'Ancona.
Questo promontorio dà origine ad un golfo, il golfo di Ancona, nella cui parte più interna si trova il porto naturale.
Ad Ancona il sole sorge e tramonta sul mare; questo fenomeno è dovuto alla forma a gomito del suo promontorio, bagnato dal mare sia ad est che ad ovest, ed è tipico dei litorali con posizione geografica simile.
Ancona - Il golfo
La città possiede varie spiagge, sia di costa alta sia di costa bassa. Tra quelle del primo tipo la più centrale è quella del Passetto, con grandi scogli bianchi, tra i quali la Seggiola del Papa (uno dei simboli della città) e lo scoglio del Quadrato.
Altre spiagge rocciose raggiungibili con impervi sentieri si susseguono verso Sud; tra esse si deve ricordare almeno la lunga spiaggia libera di Mezzavalle.
Ancona - Portonovo
La più nota spiaggia a Sud di Ancona è Portonovo, posta sotto il Monte Conero, con tipici sassi bianchi e arrotondati, sede di attrezzature turistiche. A Nord del porto la costa è invece bassa; in questa zona è da ricordare la spiaggia attrezzatissima di Palombina, sabbiosa, di carattere urbano e con un'aria vivacemente popolare, con panorama sul golfo dorico e bordata dalla linea ferroviaria.
Storia
Generalmente si considera inizio della millenaria storia di Ancona la fondazione greca; questo è esatto considerando Ancona come città; prima di essere città, però, Ancona esisteva come villaggio o come insieme di villaggi; gli scavi archeologici infatti ci informano dell'esistenza di due centri durante l'Età del bronzo e di uno nell'Età del ferro, quest'ultimo riferibile alla civiltà picena.
Museo Archeologico Nazionale di Ancona - Stele da Novilara (500 a.c.)
Ancona diviene città dunque nel 387 a.C., data di fondazione della colonia diAnkòn da parte di Greci siracusani di stirpe dorica. Il centro piceno venne pacificamente assorbito da quello greco. La città rimase per circa due secoli una fiorente colonia greca.
In seguito fu alleata e poi municipio di Roma, attivo porto di comunicazione tra la capitale e l'Oriente. Ebbe particolare importanza sotto l'impero di Traiano.
Ancona - Arco di Traiano
Dopo la caduta dell'Impero romano d'occidente, in seguito alla guerra gotico-bizantina, fu una delle metropoli dell'Impero Bizantino.
Dopo il Mille la città entrò nel periodo più splendido della sua storia, ossia quello in cui fu libero comune e repubblica marinara. Durante i cinque secoli di indipendenza si distinse dalle altre repubbliche marinare per un comportamento alquanto singolare: mai intraprese guerre di sopraffazione contro altre città, contenta del proprio rapporto con il mare e con l'Oriente; dovette però spesso difendersi da potenze nemiche, cosa che fece sempre con grande ardore. Una costante della storia di Ancona di tutti i secoli è anzi il ripetersi di difficili assedi dai quali emerse quasi sempre vittoriosa, dopo lunghi patimenti.
Ancona - Palazzo del Senato (XIII secolo)
Altra costante della storia di Ancona, che emerge studiando il periodo della colonia greca, del municipio romano e della repubblica marinara, è il rapporto intenso con il mare, la navigazione e l'Oriente, rapporto che ancor oggi caratterizza la città.
Entrò a far parte dello Stato Pontificio nel 1532, entro il quale fu fiorente sotto papa Clemente VII. Dopo la Rivoluzione francese diede vita alla Repubblica napoleonica anconitana. Partecipò attivamente al Risorgimento italiano, specie durante i fatti del 1848-1849; nel 1860 entrò nel Regno d'Italia e nella compagine del nuovo stato e rivestì nei primi dieci anni di regno un importante ruolo militare.
Clemente VII
Fu nota nei primi anni del Novecento per il suo spirito ribelle, che la portò per due volte ad essere scena di rivolte poi propagatesi in tutta la nazione: la Settimana rossa e la rivolta dei Bersaglieri.
Con l'arrivo delle due guerre mondiali Ancona e l'area portuale subirono gravissimi danni a causa dei bombardamenti. Negli anni successivi si provvedette alla ricostruzione.Turismo
Il turismo ha una sua importanza, non tanto per l'alto numero di persone che si imbarcano (circa 2.000.000 all'anno), che in realtà spesso non escono dall'area portuale, ma per la spiaggia di Portonovo, dotata di alberghi e campeggi.
Ancona - Spiaggia di Portonovo
Il settore alberghiero, ha infatti, aperto la strada ad un concreto sviluppo nel settore turismo, soprattutto in considerazione dell'amplissima gamma e ricchezza nell'offerta storico-culturale, naturalistica, balneare, e dell'intrattenimento che già la sola città può offrire, e che comporta ogni anno la presenza di un gran numero di turisti datutto il mondo.
Cucina
Il simbolo universalmente riconosciuto delle tradizioni gastronomiche di Ancona è lo stoccafisso all'anconetana, celebrato da manifestazioni ricorrenti nell'anno e tutelato da un'apposita accademia.
Caratterizzato da un delizioso profumo, da una lunghissima cottura, dalla presenza di patate in pezzi grossi e da una grande abbondanza di vino ed olio di frantoio.
Stoccafisso all'anconetana
Dopo lo stoccafisso l'altro re della cucina anconitana è il mosciolo, nome locale del mitilo o cozza, che da queste parti non si alleva, ma si pesca sulle scogliere naturali. Recentemente il "mosciolo di Portonovo" è stato riconosciuto come "prodotto di origine protetta".
Come primi piatti sono da ricordare i vincisgrassi, una sorta di lasagne particolarmente ricche di ingredienti, preparate in occasioni festive. Tutti i privati cittadini, nonché i ristoranti e le trattorie, preparano spessissimo durante l'estate i due primi piatti che celebrano l'amatissimo "mosciolo", cioè il mitilo, insieme ad altri frutti di mare; questi piatti sono gli spaghetti alla pescatora (con il pomodoro) e alla marinara (in bianco).
Tra le paste asciutte sono da ricordare anche i ciavattoni allo scoglio (dei grandi maccheroni di produzione locale conditi con frutti di mare e crostacei). La tradizione di preparare in casa la pasta all'uovo è secolare ad Ancona e in tutte le Marche. I formati tradizionali il cui consumo è quasi d'obbligo nei giorni festivi sono: le tagliatelle, i cannelloni, i quadrelli, i cappelletti e i ravioli (questi ultimi due ripieni di carne o di ricotta e spinaci).
Il porto commerciale
Oggi il porto ha raggiunto primo posto in Italia per il numero di vetture imbarcate e per il numero di passeggeri (soprattutto per coloro che utilizzano i traghetti diretti nei paesi dell'Europa orientale); per le merci in contenitore è tra i primi sei dell'Adriatico, compresi quelli non italiani.
Per la pesca è tra i primi porti d'Italia.
Ancona - Il porto
Marina Dorica
Marina Dorica è il punto di partenza ideale per una esplorazione nautica della Riviera del Conero, e per un giro turistico delle bellezze della Città di Ancona e di tutta la Marca centrale.
Il porto turistico di Marina Dorica
Caratteristiche dellla marina:
1280 posti barca in acqua, 258 posti a terra
Ormeggi con passerelle laterali (catway); è consigliato l’ormeggio con prua in banchina
Travel lift 40 ton e carrello idraulico per spostamento imbarcazioni
4 scivoli e 3 gru fisse
Stazione carburante (apertura diurna anche festiva)
Acqua ed energia elettrica in banchina
Servizi igienici e docce (4 blocchi)
Impianti per attività velica giovanile
Tutti i servizi nautici (vedere operatori in home page)
Bar, ristoranti, e altri servizi commerciali (vedere “altri operatori” in home page)
COORDINATE
MARINA DORICA - ANCONA
WP3 43°36',65 N 13°28',91 E
PER CONTATTARE IL PORTO
VHF canale 08
E-mail: info@marinadorica.it
Telefono: 071-54800
In copertina Foto di Argentino Becci da Pixabay
Ti Potrebbe Interessare Anche
''Sessanta Perle di Sardegna'': La Pelosa (Stintino - Sassari)
Solo 1500, ma non sono pochi, fortunati. Sono le persone che ogni giorno possono varcare l'ingresso della Pelosa. Una delle spiagge più conosciute,...
''Sessanta Perle di Sardegna'': l’oasi di Bidderosa (Orosei - Nuoro)
Un fiore bianco spunta dalla sabbia, simbolo di resilienza. E il segno più evidente che questo sito è ad alta intensità di natura....
''Sessanta Perle di Sardegna'': Dune di Capo Comino (Siniscola – Nuoro)
''Duna in via di estinzione. Non calpestarla, aggirala''. Questo è il cartello (didattico) di benvenuto alle dune di Capo Comino. Siamo nel Comune...
''Sessanta Perle di Sardegna'': Tharros - (Cabras) Oristano
Pensate alla Sardegna e si materializza il traghetto passeggeri. Purtroppo fumoso e inquinante. Anche se il servizio è migliorato ed è stato...
''Sessanta Perle di Sardegna'': Talmone - Palau (Sassari)
Un'oasi così incantevole così di rimando giurassico così originale che la violazione cafona di un milionario americano ha subito fatto...
''Sessanta Perle di Sardegna'': Cartoe - Dorgali (Nuoro)
Un fazzoletto di sabbia che spesso sfugge alle recensioni di guide e giornali ma è anche questa una perla da conoscere Iniziamo da Cartoe,...
''Sessanta Perle di Sardegna'': La Cinta - San Teodoro (Nuoro/Olbia)
San Teodoro come la Riviera romagnola. La località sarda della costa orientale grazie a una ricca vita notturna con locali per ogni gusto attira...
''Sessanta Perle di Sardegna'': Cea - Barisardo-Tortolì (Nuoro)
Comoda ma senza troppi balocchi, servizi di loisir ma senza rinunciare agli arbusti profumati della macchia mediterranea. Siamo a Cea, siamo nella costa...
''Sessanta Perle di Sardegna'': Cabras (Oristano)
Is Arutas, Maimoni e Mari Ermi. Tenete a mente questi tre nomi, corrispondono a tre mete balneari da non perdere nella costa occidentale della Sardegna. Siamo...