Monte Argentario è un comune della provincia di Grosseto, situato a circa 45 km a sud-est del capoluogo, prende la denominazione dall'omonimo promontorio.
I principali centri abitati sono, Porto Santo Stefano all'estremità nord-occidentale e Porto Ercole sulla sponda orientale del territorio.
Foto di maurizio maurizio da Pixabay
Il Monte Argentario è un promontorio che si protende nel Mar Tirreno in corrispondenza delle due isole più meridionali dell'Arcipelago Toscano; l'Isola del Giglio e l'Isola di Giannutri.
Anche l'Argentario nasce come isola, ma nel corso dei secoli l'azione congiunta delle correnti marine e del fiume Albegna ha creato due tomboli, il Tombolo della Giannella ed il Tombolo della Feniglia, che hanno unito l'isola alla terra ferma, formando nel contempo la Laguna di Orbetello.
Il Promontorio dell'Argentario con a sinistra il Tombolo della Giannella a destar il tombolo della Feniglia e in fondo centrale la laguna di orbetello
Il Monte Argentario raggiunge il punto più alto in corrispondenza di Punta Telegrafo (635 m) ed è caratterizzato da un territorio completamente collinare e a tratti impervio, addolcito unicamente dall'opera dell'uomo che ha creato nel tempo delle terrazze dove si coltiva prevalentemente la vite (Ansonica Costa dell'Argentario).
Monte Argentario - Mappa
La costa, molto frastagliata, offre cale e calette, prevalentemente sassose, di notevole bellezza dal punto di vista naturalistico ed è inserita nel Santuario dei cetacei istituito nel 1991 come area naturale marina protetta di interesse internazionale.
Santuario dei cetacei
Storia
Il promontorio, probabilmente già abitato dagli etruschi, entrò nella proprietà personale della famiglia degli Enobarbi-Domizi che la ottennero come risarcimento delle somme da loro prestate alla repubblica romana durante la seconda guerra punica.
Da quest'atto probabilmente deriva il nome del monte, in quanto la famiglia era anche nota anche come "degli Argentari" (nell'antica Roma così erano chiamati i prestatori di denaro), da cui il nome Mons Argentarii.
Ara pacis di Augusto, con rappresentata la famiglia dei Domizi Enobarbi
Il monte entrò poi nella dote degli imperatori, finché Costantino nel IV secolo la donò alla chiesa romana. Nel medioevo, anche in conseguenza del minor traffico che si svolgeva sulla via Aurelia e del progressivo impaludamento della Maremma, questi luoghi rimasero a lungo poco abitati.
Nel basso medioevo il monte segui le sorti di Orbetello, per cui passò nei domini degli Aldobrandeschi, degli Orsini, di Ladislao re di Napoli e di Siena, per finire poi sotto il dominio degli spagnoli intorno alla metà del Cinquecento. Questi fortificarono pesantemente il monte e i due porti, facendone il perno difensivo dello Stato dei Presidii e riattivando la vita civile di questi luoghi.
Gli Spagnoli, all'epoca della loro dominazione su queste terre, costruirono sul monte, ma anche lungo l'intera costa tra Talamone ed Ansedonia, tutta una serie di fortezze e torri di avvistamento in modo da garantirsi il controllo sul Mar Tirreno. Tra queste, notevoli sono la Fortezza Spagnola a Porto Santo Stefano e Forte Filippo, Forte Stella e la Rocca aldobrandesca a Porto Ercole.
Foto di nonmisvegliate da Pixabay
Sconfitto Napoleone, nel 1815 i possedimenti spagnoli passarono al Granducato di Toscana fino al 1860, quando furono annessi al Regno d'Italia.
Durante l'ultimo conflitto mondiale, i centri argentarini furono teatro di violenti bombardamenti che videro pagare con la vita numerosi civili. Il porto di Porto Santo Stefano fu interamente distrutto e solo negli anni cinquanta venne ricostruito assieme al lungomare.
Importante era la ferrovia che collegava il promontorio alla stazione di Orbetello (e quindi al resto d'Italia) e che, dopo essere stata distrutta dalle bombe, non fu più ripristinata.
Musei
Presso la Fortezza Spagnola di Porto Santo Stefano sono ospitate le mostre permanenti dei "Maestri d'Ascia", dedicata agli artigiani costruttori di navi e imbarcazioni da pesca, e delle "Memorie Sommerse", impostata sui reperti ritrovati nelle acque intorno al Monte Argentario.
Porto Santo stefano - Fortezza spagnola - Mostra permanente dei "Maestri d'ascia"
Sul lungomare di Porto Santo Stefano e stato allestito dall'Accademia Mare Ambiente il Centro Didattico di Biologia Marina con annesso l'Acquario mediterraneo della Costa d'Argento.
Le due mostre permanenti e l'Acquario fanno parte della "Rete museale della Maremma" (Costa d'Argento).
Economia
Turismo: l'economia della zona si basa essenzialmente sulle attività turistiche, molto sviluppate lungo tutta la costa e legate alla normale stagionalità delle festività italiane. Alle normali attività alberghiere e ristorative, si aggiungono quelle derivanti dai collegamenti con le vicine Isola del Giglio e Isola di Giannutri. L’Argentario è luogo privilegiato del turismo nautico, riveste inoltre particolare interesse dal punto di vista subacqueo, tanto da essere meta irrinunciabile sia per gli amanti delle immersioni sia per gli appassionati di biologia marina.
L'isola del Giglio vista da Monte Argentario
Il comune si fregia ormai da diversi anni della Bandiera Blu, prestigioso riconoscimento conferito dalla FEE (Foundation for Environmental Education) alle migliori località costiere europee.
COORDINATE
PORTO DEL VALLE - PORTO S.STEFANO
42°26',28 N 11°07',54 E
PER CONTATTARE IL PORTO
VHF canale 16 – 12 (porto Domiziano) - 14
E-mail: portosantostefano@guardiacostiera.it
Telefono: 0564-810400
COORDINATE
PORTO VECCHIO - PORTO S.STEFANO
42°26',41 N 11°07',08 E
PER CONTATTARE IL PORTO
VHF canale 16 lavoro 12/14
E-mail: portosantostefano@guardiacostiera.it
Telefono: 0564-810400
COORDINATE
PORTO ERCOLE
42°23',60 N 11°12',68 E
PER CONTATTARE IL PORTO
VHF canale 16
E-mail: portoercole@guardiacostiera.it
Telefono: 0564-833923
In coopertina foto da DEPOSITPHOTOS
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