Portofino è un comune della provincia di Genova ed è considerato uno dei più caratteristici e pittoreschi borghi marinari del mondo.
Il comune è situato nella parte occidentale del Golfo del Tigullio, in una baia ai piedi dell'omonimo promontorio, a circa 36 chilometri ad est di Genova, segnando di fatto il confine geografico tra il Golfo Paradiso e il Tigullio.
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Confina a nord con il comune di Santa Margherita Ligure, a sud e ad est è bagnato dal mar Ligure e ad ovest con Camogli.
Portofino fa parte del Parco naturale regionale di Portofino insieme ad altri sei comuni liguri e alla Riserva marina di Portofino.
Storia
Secondo Plinio il Vecchio, il borgo di Portofino fu fondato durante l'Impero romano col nome di Portus Delphin dovuto, forse, per la grande popolazione di questi animali (i delfini) nel Golfo del Tigullio.
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Fin dall'epoca longobarda nel territorio operavano i monaci dell'abbazia di San Colombano di Bobbio; essi in Liguria avevano sede oltre che a Genova anche nel levante, in zona si erano espansi da Pieve Ligure fino a Moneglia, con varie abbazie, monasteri e celle, fra le quali quella di Comorga nei pressi di Carasco e di San Fruttuoso di Capodimonte.
Il villaggio è citato in un diploma del 986 di Adelaide del Sacro Romano Impero, moglie di Lotario II d'Italia, nella quale veniva ufficializzata la donazione del villaggio alla vicina abbazia colombaniana di San Fruttuoso (ora nel territorio comunale di Camogli). Un documento degli annali di Bernardo Marangone, del 1072, attesta il fallimentare assalto della flotta navale di Pisa, atto contrastato vittoriosamente dagli stessi abitanti portofinesi.
Adelaide del Sacro Romano Impero divenuta Santa Adelaide
Nel 1175 il piccolo borgo marinaro fu sottoposto al controllo amministrativo, assieme all'attigua Santa Margherita Ligure, del libero comune di Rapallo che acquistò i diritti sul borgo per 70 lire genovesi per conto dei consoli rapallesi.
A partire dal 1229 diverrà parte integrante della Repubblica di Genova, così come l'intero territorio rapallese, ora sede della locale podesteria, divenendo quasi rifugio della marina mercantile genovese grazie al suo porto naturale.
Carlo VI di Francia
Nel 1409, dopo l'allontanamento da Genova dell'imperatore Carlo VI di Francia, quest'ultimo vendette il borgo a Firenze, ma saranno gli stessi Fiorentini a restituire il territorio alla repubblica genovese.
Durante il XV secolo subì diversi passaggi di amministrazione delle più potenti famiglie feudali del tempo; nel 1425 divenne possedimento della famiglia Fregoso - nella persona specifica di Tomaso Fregoso, già doge della Repubblica di Genova dal 1415 al 1421 e signore di Sarzana - infeudando il borgo per cinque anni. Dal 1430 furono gli Spinola i signori del feudo, alla guida di Francesco Spinola, ottenendo il governo del paese per ben quindici anni. Nel 1445 Portofino fu sottratto agli Spinola da Giovanni Antonio Fieschi, secondo gli storici per puro atto dimostrativo, poiché fu lo stesso Fieschi a riconsegnare in tempi brevi il borgo ai genovesi. Fu ancora un discendente della famiglia Fregoso, Pietro, ad ottenere dal 1459 un breve periodo di governo del paese.
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L'alleanza politica e soprattutto militare tra gli Adorno e i Fieschi con il duca di Milano Francesco Sforza porteranno, nel 1513, ad un vero e proprio assedio del borgo. Prontamente la repubblica genovese, con un contingente di circa 4.000 unità, riuscì a riportare la supremazia genovese in paese sconfiggendo, tra l'altro, gli uomini dell'ammiraglio Andrea Doria corsi in aiuto via mare al castellano Filippino Fieschi.
Dopo la congiura dei Fieschi del 1547 il territorio fu preso da Andrea Doria. Dal 1608 venne inserito nei territori del capitaneato di Rapallo.
Nel 1797 con la dominazione francese di Napoleone Bonaparte rientrò dal 2 dicembre nel Dipartimento del Golfo del Tigullio, con capoluogo Rapallo, all'interno della Repubblica Ligure annessa al Primo Impero francese. Dal 28 aprile del 1798 con i nuovi ordinamenti francesi, Portofino rientrò nel III cantone, capoluogo Santa Margherita, della Giurisdizione del Tigullio e dal 1803 centro principale del II cantone del Golfo del Tigullio nella Giurisdizione dell'Entella. Dal 13 giugno 1805 al 1814 venne inserito nel Dipartimento degli Appennini.
Nel 1815 fu inglobato nel Regno di Sardegna, secondo le decisioni del Congresso di Vienna del 1814, e successivamente nel Regno d'Italia dal 1861. Dal 1859 al 1926 il territorio fu compreso nel V mandamento di Rapallo del Circondario di Chiavari della provincia di Genova.
I fratelli Meldi uccisi il 2 dicembre 1944 dai nazisti insieme ad altri 20 partigiani sulla spiaggia dell'Olivetta nei pressi di Portofino - Da www.supratutto.it
Durante la seconda guerra mondiale nella vicina località detta "Olivetta" furono fucilati, nella notte del 2 e 3 dicembre del 1944, venti partigiani dai soldati fascisti, comandati da Siegfried Engel.
Tale evento è ricordato dagli storici come "L'eccidio dell'Olivetta".
Turismo
Dal tempo del grande afflusso di ospiti stranieri - dapprima britannici e quindi tedeschi - nei primi anni del Novecento l'economia di Portofino è strettamente legata al turismo.
Il comune e i suoi dintorni sono un'importante meta turistica, soprattutto per i flussi stranieri che segnalano la località per essere una fra le più gradevoli fra i porti del Mar Mediterraneo.
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"Ed ecco, all'improvviso, scoprirsi un'insenatura nascosta, di ulivi e castani. Un piccolo villaggio, Portofino, si allarga come un arco di luna attorno a questo calmo bacino. Attraversiamo lentamente lo stretto passaggio che unisce al mare questo magnifico porto naturale, e ci addentriamo verso l'anfiteatro delle case, circondate da un bosco di un verde possente e fresco, e tutto si riflette nello specchio delle acque tranquille, ove sembrano dormire alcune barche da pesca".
Guy de Maupassant 1889
Cucina
La focaccia col formaggio di Recco è uno dei prodotti più caratteristici e conosciuti di tutta la Liguria, insieme al pesto. Questa prelibatezza prende il nome da Recco, la città in cui è nata e che si è impegnata nel chiedere il riconoscimento dell’IGP, ancora non ottenuto, ma in arrivo.
Focaccia col Formaggio di Recco
L’origine di questa focaccia, preparata con pochi ingredienti (farina di grano duro, crescenza ligure, acqua, olio e sale), può essere fatta risalire addirittura ai Romani, che ne preparavano una simile nota come Scipilita.
Il porto
La rada interna del porto è composta dallo specchio acqueo formato dalla congiungente fanale rosso posto su Punta del Coppo - Punta Caieca. Il porticciolo di Portofino è totalmente banchinato, ad eccezione di un breve tratto che è utilizzato come scalo d'alaggio per piccole imbarcazioni.
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Pericoli: porre attenzione a due secche con scogli affioranti: una a pelo d'acqua antistante il caseggiato dell'Ufficio Locale Marittimo, l'altra (0,5 m) a dritta del distributore di carburante.
Orario di accesso: limitato (dalle 08,00 alle 20,30).
Accesso: entrare nel porto, utilizzando il canale al centro dello stesso, a velocità moderatissima (inferiore a 3 nodi), lasciando la precedenza alle imbarcazioni in uscita. Le unità devono contattare il servizio portuale sul canale 12 vhf.
Fondo marino: fangoso buon tenitore.
Fondali: in banchina da 1,40 a 3,60 m; in porto da 0,5 a 16 m.
Posti barca: 260 (di cui 16 gestiti dalla Marina di Portofino).
Lunghezza massima: nel porto 55 m (75 m negli ormeggi di Baia Cannone gestiti dalla Marina di Portofino).
Rade sicure più vicine: S. Margherita Ligure, Rapallo.
COORDINATE
PORTOFINO
44°18',18 N 09°12',83 E
PER CONTATTARE IL PORTO
VHF canale 12
E-mail: info@marinadiportofino.com
Telefono: 0185-269580
In copertina foto di Domenico Farone da Pixabay
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