La città si trova all'estremo levante della Liguria, a pochi chilometri dal confine con la Toscana, al centro di un profondo golfo naturale al quale dà il nome.
Tale golfo, conosciuto anche con l'appellativo di Golfo dei Poeti, è cinto da una catena di colline, la cui cima più imponente è il monte Verrugoli, 749 m s.l.m., asperità che è situata alla periferia occidentale del centro abitato.
La Spezia - Golfo dei Poeti -
Il territorio comunale spezzino fa parte dell'Autorità di Bacino Interregionale del Fiume Magra e una piccola porzione del territorio comunale, rappresentata dal piccolo borgo di Tramonti e dalla circostante collina, fa parte del Parco Nazionale delle Cinque Terre.
La città sorge su un angusto lembo di terra stretto tra mare e monti; diretta conseguenza di ciò è la presenza di numerosi quartieri collinari e la disposizione piuttosto irregolare della pianta urbana, che negli anni venti ha richiesto addirittura lo sbancamento del colle dei Cappuccini (dove sorge l'attuale piazza Europa) per consentire al centro storico lo sviluppo possibile verso est, in direzione della piana di Migliarina, poiché l'area a ovest è occupata dall'arsenale militare.
Parco nazionale delle Cinque Terre
Tale sviluppo urbanistico ha richiesto ingenti opere di bonifica; infatti dove oggi sorge la gran parte dello scalo portuale era un tempo un'ampia zona paludosa, detta gli Stagnoni.
Il golfo che protegge la città ha un'estensione di circa 150 ettari, ed è chiuso da una diga foranea lunga circa 2.210 metri con due passaggi, quello di ponente di circa 400 metri e quello di levante di circa 200 metri. L'insenatura del golfo ha una profondità di 4,6 km e una larghezza di 3,2 km.
La Spezia - La diga foranea
Proprio la particolare conformazione del golfo, ben riparato dalla furia delle mareggiate e da possibili attacchi nemici, ha fatto sì che alla Spezia venisse costruito uno dei più grandi arsenali della Marina Militare e, nel corso degli anni, si potesse sviluppare uno dei maggiori porti mercantili del mar Mediterraneo.
Nel 1901 La Spezia contava circa 73.000 abitanti. Il nuovo secolo manifesta un crescere di iniziative culturali e sociali: nel 1904 la stesura di un nuovo piano regolatore e l'inizio dei lavori per il nuovo ospedale; nel 1906 in Palazzo Crozza trova sede la Biblioteca Civica e nello stesso anno viene fondata la società cittadina Spezia Calcio 1906.
Nel 1913 l'architetto Vincenzo Bacigalupi vi erige un nuovo teatro, il Trianon, piccola sala teatrale ricca di sculture, affreschi, velluti e stucchi, pregevole al punto da meritare un premio internazionale di architettura.
La Spezia - L'esterno del Teatro Trianon
Nel primo dopoguerra la città divenne capoluogo della Provincia (nel 1923) e, dotatasi di un terzo piano urbanistico, si sviluppò ancora arrichendosi di nuovi edifici come il Tribunale (nell'edificio che oggi ospita il CAMeC) e il Palazzo degli Studi dovuto all'architetto carrarese Armando Titta.
Molto attivo l'architetto Franco Oliva, che nel 1923 edificò Villa Marmori, nel 1928 il Palazzo del Governo (oggi sede della Prefettura e della Provincia) e nel 1933 pose mano alla radicale modifica del Teatro Civico.
Il 1929 vede il compimento dell'edifico, progettato da Manlio Costa, della sede dell'Accademia Lunigianense di Scienze.
La Spezia - Villa Marmori
Negli anni trenta, su un tratto dell'antica Via Aurelia, venne realizzata la principale arteria viaria della città, l'attuale Viale Italia. Il suo percorso è rettilineo e congiunge Piazza Concordia nel quartiere di Migliarina, con Viale Amendola nei pressi dell'Arsenale. La lunghezza totale è di 3.5 chilometri e la larghezza media di 6 metri e mezzo.
Il viale è costeggiato da due controviali dai quali è diviso per mezzo di filari di platani centenari, tranne nell'ultimo tratto dove da un lato si trova la Passeggiata Morin e il mare, mentre dall'altro i Giardini Pubblici Coloniali. Viale Italia costituisce l'intero lato mare del centro della città.
La Spezia - Passeggiata Morin
Il 1933 vede anche l'inaugurazione del Palazzo delle Poste importante opera d'ispirazione razionalista dell'architetto Angiolo Mazzoni; sempre nello stesso anno viene costruito il palazzo del Littorio, d'impronta razionalista, che nel dopoguerra diventerà il Municipio.
|
Filippo Tommaso Marinetti |
Nello stesso anno i poeti futuristi Marinetti e Fillia ebbero l'idea di istituire il Premio di pittura Golfo della Spezia, destinato a diventare una rassegna d'arte molto importante nel primo dopoguerra.
Tra le due guerre mondiali, nella località del Varignano, si sviluppò il corpo degli incursori marittimi della Marina Militare.
Nel 1940 la popolazione raggiunse le 123.000 unità. Nel corso della seconda guerra mondiale, per la sua importanza industriale e militare, la Spezia subì ripetuti attacchi aerei da parte delle forze Alleate e, in particolare, nel 1943 ebbe pesanti danni a causa di massicci bombardamenti che colpirono l'Arsenale e diversi edifici cittadini.
Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 la Spezia, sede operativa della Xª Flottiglia MAS di J. Valerio Borghese rimase al centro di aspri combattimenti.
Durante il periodo della Resistenza la tensione in città aumenta, sia per gli scontri con le formazioni partigiane, sia per le rappresaglie nazifasciste, costringendo la popolazione a subire pesantissime restrizioni.
Soldati della X Flottiglia MAS
L'attività di repressione delle attività partigiane su tutto il territorio provinciale partiva direttamente dalla città capoluogo. Luoghi come il XXI Fanteria e la caserma della Milizia a nord della città, ora sede di un istituto scolastico, divennero tristemente famosi come siti dove si consumarono le torture e i delitti commessi dalle milizie fasciste.
|
Decorazione al Valor Militare |
La Spezia è tra le Città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione essendo stata insignita della Medaglia d'Argento al Valor Militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale.
La notte del 23 aprile 1945, le formazioni partigiane locali vinsero gli ultimi focolai di resistenza nazifascista e si impossessarono dei centri nevralgici della città, dichiarandola libera. Le prime elezioni libere diedero vita alla prima giunta comunale, la giunta della Liberazione presieduta dal sindaco Agostino Bronzi.
La Spezia, infine, è conosciuta in Israele e sulle carte geografiche israeliane con il nome di "Schàar Zion" (Porta di Sion) poiché al termine della Seconda guerra mondiale, nel 1946, su tre navi – la Fede, di Savona, (ribattezzata Dov Oz), il motoveliero Fenice (ribattezzato Elyahu Golomb) e l'Exodus – 1914 ebrei sopravvissuti alla Shoah salparono dal porto cittadino diretti in Palestina.
La ricostruzione nel dopoguerra ha comportato uno spiccato rinnovamento edilizio della città spesso irrispettoso della sua identità maturata nei secoli precedenti. Viene demolito l'antico Palazzo comunale, gravemente danneggiato dai bombardamenti.
La Spezia - Base Militare
Dopo la seconda guerra mondiale la base militare della Spezia ha perduto importanza rispetto a quella di Taranto, più centrale nel teatro mediterraneo. Le commesse militari e il relativo indotto hanno così gradualmente perduto d'importanza per l'economia della città.
Turismo
Dopo il calo demografico cominciato negli anni settanta a motivo della crisi e dell'emigrazione, negli anni ottanta e novanta ha inizio un processo di riconversione industriale, rivolto allo sviluppo delle attività legate alla cantieristica, alla nautica e al turismo. Nel 1991 la popolazione conta circa 101 400 unità.
La Spezia ha rinnovato anche il suo impulso alla cultura con il rilancio della rete dei suoi Musei, le collezioni d'arte del Centro d'Arte Moderna e Contemporanea, le sue biblioteche, il Conservatorio Giacomo Puccini nonché l'apertura di varie gallerie d'arte.
La Spezia - Centro d'Arte Moderna e Contemporanea
Il 1975 vede il completamento della nuova Cattedrale, dedicata a Cristo Re dei Secoli, su disegno di Adalberto Libera. A fine secolo, nel 1994, viene completato il nuovo Tribunale; qualche anno più tardi (1998) viene concluso il restauro del Castello San Giorgio e il suo pieno recupero come sede museale.
Le spiagge
La Liguria di lidi cristallini ne ha parecchi. E lo sa bene la Fee (Foundation for Environmental Education) che negli ultimi anni l’ha premiata con 14 bandiere blu, emblema che premia il mare doc e non solo (gestione ambientale, servizi, sicurezza, impianti di depurazione, smaltimento rifiuti).
La Spezia - Spiaggia di Monterosso al Mare
E dato che la natura ha fatto il suo dovere su tutta la costa, questo la dice lunga su tutti gli altri aspetti. Bandiera o no, le spiagge spezzine fanno comunque la loro bella figura. Variano per dimensione, panorama, attrezzature, in un susseguirsi continuo di spazi stipati tra mare e monti.
Cucina
La focaccia, il pesto, la farinata di ceci, i fiori di zucca ripieni e le torte di verdura sono ricette tipiche della cucina ligure che trovano ampia diffusione anche alla Spezia. Inoltre, sebbene originari della Lunigiana, famosi in questa zona di Liguria sono gli sgabei e i testaroli.
La mescciüa - Da ilmiodiabete.com
Ma è analizzando la vera tradizione gastronomica spezzina che si scopre l'olio extravergine d'oliva e il pepe nero essere la base di alcune ricette più tipiche; tra queste molto nota è una zuppa di legumi e cereali chiamata mescciüa.
I porti
Porto Mirabello si trova nella Rada di La Spezia tra la Darsena Duca degli Abruzzi e il Porto Mercantile. Si sviluppa su un'isola artificiale, appositamente realizzata nel Golfo della Spezia senza togliere spazio al fronte mare della città.
Un progetto innovativo, con soluzioni all'avanguardia per offrire grandi spazi e massima agibilità, dotato di ogni comfort per ormeggi di imbarcazioni da 14 a 100 metri. I moli principali d'attracco, sovradimensionati (da 25 a 34 metri di larghezza), consentono all'armatore e ai suoi ospiti di parcheggiare l'auto in prossimità del posto barca. I fondali vanno da 8 a 5 metri a seconda dei moli e delle dimensioni degli ormeggi.
La Spezia - Porto Mirabello
L'ingresso è sul versante est, a ridosso del molo frangiflutti che si sviluppa lungo l'asse ponente-levante, a protezione dai venti dei quadranti meridionali, il cui fetch è comunque limitato dalla diga foranea posta a 2 miglia di distanza
Pericoli: in avvicinamento notturno prestare attenzione alle boe di segnalazione situate entro la diga della Spezia.
Orario di accesso: continuo.
Accesso: dal passo di ponente procedere con rotta 009° fino all'imboccatura del porto.
Posti barca: 470.
Lunghezza massima: 100 m.
Divieti: è vietato dar fondo all'ancora all'interno del porto turistico.
COORDINATE
PORTO MIRABELLO - LA SPEZIA
44°05',29 N 09°50',10 E
ACCESSO DAL PASSO DI PONENTE
PER CONTATTARE IL PORTO
VHF canale 73 (h. 08/24)
E-mail: info@portomirabello.it
Telefono: 0187-778108
Porto Lotti si trova nella parte est del Golfo di La Spezia, in località S. Bartolomeo Pagliari, ed è protetto da un molo di sopraflutto a due bracci e da un molo di sottoflutto: all'interno dello specchio acqueo sono sistemati diversi pontili. Atterrando si nota in alto una collina verdeggiante con una vecchia villa e in basso un grande carroponte bianco.
La Spezia - Porto Lotti
Pericoli: durante l'avvicinamento notturno porre attenzione alle boe di tonneggio situate entro la diga del Golfo di La Spezia.
Orario di accesso: continuo.
Accesso: dal passo di ponente nella Rada di La Spezia facendo poi rotta per 009° fino all'imboccatura del porto.
Fari e fanali: 1831.7 (E 1282.2) - fanale a lampi verdi, periodo 3 sec., portata 5 M sull'estremità del molo a dritta entrando; 1831.8 (E 1282.4) - fanale a lampi rossi, periodo 3 sec., portata 5 M sull'estremità del molo a sinistra entrando.
Fondo marino: fango, sabbia.
Fondali: in banchina da 3 a 9 m.
Posti barca: 506.
Lunghezza massima: 80/100 m.
Divieti: è vietato dare fondo all'ancora in porto.
Rade sicure più vicine: rada interna porto mercantile di La Spezia.
COORDINATE
PORTO LOTTI - LA SPEZIA
44° 05’,50 N - 09° 51’, 25 E
ACCESSO DAL PASSO DI PONENTE
PER CONTATTARE IL PORTO
VHF canale 09
E-mail: ufficioporto@portolotti.it
Telefono: 0187-5321
In copertina foto da DEPOSITPHOTOS
Ti Potrebbe Interessare Anche
''Sessanta Perle di Sardegna'': La Pelosa (Stintino - Sassari)
Solo 1500, ma non sono pochi, fortunati. Sono le persone che ogni giorno possono varcare l'ingresso della Pelosa. Una delle spiagge più conosciute,...
''Sessanta Perle di Sardegna'': l’oasi di Bidderosa (Orosei - Nuoro)
Un fiore bianco spunta dalla sabbia, simbolo di resilienza. E il segno più evidente che questo sito è ad alta intensità di natura....
''Sessanta Perle di Sardegna'': Dune di Capo Comino (Siniscola – Nuoro)
''Duna in via di estinzione. Non calpestarla, aggirala''. Questo è il cartello (didattico) di benvenuto alle dune di Capo Comino. Siamo nel Comune...
''Sessanta Perle di Sardegna'': Tharros - (Cabras) Oristano
Pensate alla Sardegna e si materializza il traghetto passeggeri. Purtroppo fumoso e inquinante. Anche se il servizio è migliorato ed è stato...
''Sessanta Perle di Sardegna'': Talmone - Palau (Sassari)
Un'oasi così incantevole così di rimando giurassico così originale che la violazione cafona di un milionario americano ha subito fatto...
''Sessanta Perle di Sardegna'': Cartoe - Dorgali (Nuoro)
Un fazzoletto di sabbia che spesso sfugge alle recensioni di guide e giornali ma è anche questa una perla da conoscere Iniziamo da Cartoe,...
''Sessanta Perle di Sardegna'': La Cinta - San Teodoro (Nuoro/Olbia)
San Teodoro come la Riviera romagnola. La località sarda della costa orientale grazie a una ricca vita notturna con locali per ogni gusto attira...
''Sessanta Perle di Sardegna'': Cea - Barisardo-Tortolì (Nuoro)
Comoda ma senza troppi balocchi, servizi di loisir ma senza rinunciare agli arbusti profumati della macchia mediterranea. Siamo a Cea, siamo nella costa...
''Sessanta Perle di Sardegna'': Cabras (Oristano)
Is Arutas, Maimoni e Mari Ermi. Tenete a mente questi tre nomi, corrispondono a tre mete balneari da non perdere nella costa occidentale della Sardegna. Siamo...