A pochissimi chilometri da Roma l'Oasi di Porto offre, in una splendida cornice naturale, tracce affascinanti della storia del territorio sulla riva destra del Tevere (spalle a monte e fronte a valle), in prossimità dello sbocco del fiume micinum (il braccio piccolo del Tevere) in mare.
L'Oasi intera si sviluppa lungo le sponde del lago di Traiano. Il bacino artificiale, di perfetta forma geometrica esagonale, copre un'area di oltre 33 ettari e oltre ad essere un'opera d'eccezionale importanza storica, si configura come un primario punto di sosta per tutti gli uccelli acquatici migratori durante le lunghe trasvolate tra le aree mediterranee e nord europee ove avviene la nidificazione.
Oasi di Porto - Gli uccelli migratori
In particolare, si possono scorgere varie specie d'anatre, svassi, e cormorani (che amano le acque ed i pesci del Tevere) gabbiani onnipresenti sulle sponde del litorale romano, e splendidi esemplari di airone cinerino.
Non di rado si possono osservare anche cavaliere d'Italia e bellissime rondini di mare, che in stormi numerosi frequentano il lago di Traiano alla ricerca di un'oasi di sosta in cui trascorrere periodi più o meno lunghi.
Oasi di Porto - Il lago
E' possibile prenotare la visita all'Oasi e visitarla esclusivamente o con le visite guidate, molto amate anche dai piccoli in quanto si svolgono con carri da campagna trainati da coppie di cavalli da tiro e con carrozze d'epoca.
Agli ospiti, con il biglietto di ingresso è offerta anche una colazione nell'antica Cicognera, una piccola casa rossiccia all'entrata dell'Oasi e a ridosso del lago interamente restaurata ove il servizio, l'ambiente, e in una parola il paesaggio consentiranno di vivere una “avventura nel tempo” raffinata ed autentica, al riparo dalla vita quotidiana fatta di rumori, smog, plastica che spesso invadono il turismo di oggi, anche quello più esclusivo.
Oasi di Porto - Antica Cicognera
Oltre al verde e ai ruderi di epoca romana che circondano l'area, l'elemento che maggiormente caratterizza l'Oasi di Porto è l'antico bacino portuale fatto costruire dall'Imperatore romano Traiano (100/112 d.C.), sostituendo così il preesistente Porto di Claudio, che a differenza del lago esagonale, era aperto sul mare e si rese inutilizzabile a causa di un insabbiamento.
Si trattò all'epoca di un'opera imponente e fondamentale al tempo per gli ingenti approvvigionamenti della Roma Imperiale. Questa area portuale era dotata di tutte le strutture portuali più funzionali (magazzini, darsena, etc.) e di edifici civili e sacri come da tradizione romana.
Oasi di Porto - La guida mostra l'antica composizione del Porto di Claudio e di quello di Traiano
A seguito del crollo dell'impero Romano e delle invasioni barbariche, il territorio nel periodo medievale, a causa anche dell'abbandono, venne invaso a più riprese dalle acque che diedero vita a molteplici paludi malariche.
L'intervento successivo dei due Pontefici Pio II e Sisto IV non fu sufficiente per un risanamento, mentre alcune famiglie patrizie romane, in seguito ai due pontefici, tentarono nuovamente l'impresa di riportare allo splendore antico l'area degradata (Panfilo di Pietro, Pallavicino) ma anche esse senza successo.
La tenuta fu acquistata dal Principe Alessandro di Torlonia nel 1856, il quale diede il via ad una seria opera di bonifica, colonizzando del territorio circostante. Furono finalmente attuati dal suo successore Principe Giovanni Torlonia il recupero delle importanti testimonianze archeologiche, fino ad allora in stato di degrado ed abbandono.
Mussolini visita la tenuta del principe Torlonia (attuale oasi di Porto) nei pressi di Fiumicino
A seguito di questa bonifica intensiva e del ripristino delle vie di comunicazione, il riscatto del territorio alla vita civile e produttiva vede l'attività agricola dell'Agro Portuense recuperare rapidamente una posizione di primaria importanza nell'ambito dell'economia locale dell'epoca.
Ma l'assetto riconquistato durò poco. Il territorio intero fu sconvolto dai decenni successivi alla grande guerra e a seguito di un processo di urbanizzazione spontanea e non regolamentata. In questo contesto, la famiglia Sforza Cesarini, che si succedette alla famiglia Torlonia ha realizzato un apposito consorzio a tutela dei valori archeologici e naturalistici dell'area, costituendo l'Oasi di Porto nel 1993.
Oasi di Porto - La tenuta
Lasciata l'auto nell'ampio parcheggio, si accede al botteghino da cui ha inizio la visita guidata lungo il percorso interno dell'Oasi di Porto. Il trasporto avviene su grandi carri di legno trainati da coppie di cavalli "Ardennesi".
La scelta di questo mezzo ecologico permette anche di non spaventare ed allontanare la fauna selvatica e aggiunge un valore estetico e caratteristico della fusione tra uomo e natura.
Oasi di porto - I grandi carri di legno trainati da coppie di cavalli "Ardennesi"
La prima sosta, dopo poche centinaia di metri viene effettuata di fronte alla "casina delle anatre", che si affaccia e si immerge letteralmente nelle acque del lago.
Qui viene offerto ai visitatori un piccolo snack con caffè o thè. Accanto alla casa delle anatre, sono visibili, in un piccolo cortile, molti arbusti da fiore, che ospitano le diverse specie di farfalle, che si lasciano tentare dai pollini e dai colori vivaci.
Oasi di porto - La Casina delle Anatre
La seconda sosta viene effettuata presso un capanno in legno costruito per l'osservazione da vicino di specie animali "timide". Il capanno è infatti mimetizzato con la natura circostante. Dai pertugi del capanno è possibile osservare moltissimi daini liberi nel proprio habitat naturale.
E' anche possibile osservare buona parte del lago ed un piccolo stagno che vede la presenza degli uccelli migratori, in particolare degli uccelli della famiglia dei trampolieri, svariate specie di anatre, svassi, cormorani, aironi cinerini, cavalieri d'italia e le splendide rondini di mare.
Oasi di Porto - Gli uccelli dell'oasi
L'Oasi di Porto è sita nel territorio del comune di Fiumicino, si trova nei pressi dell'aeroporto internazionale Leonardo da Vinci, dal quale dista soltanto 1,5 Km.
L'accesso all'Oasi è sito in via Portuense (una delle vie che partono dal centro di Roma) al civico 2264. Imboccando quindi da Roma la via Portuense, l'Oasi è sita al Km 9.100, tra Ponte Galeria e Fiumicino
Oasi di Porto - I daini della tenuta
Percorrendo invece l'autostrada Roma-Fiumicino, una volta raggiunto l'aeroporto, è possibile seguire le indicazioni urbane con cartelli blu che indicano direzione Fiumicino-Ostia, superare le due rotonde (la prima sotto il ponte e la seconda, più ampia e costeggiata da benzinai) e seguitare in direzione fiumicino fino ad imboccare il cavalcavia.
Una volta sul cavalcavia, prendere la prima uscita a destra per Fiumicino, e quindi immediatamente svoltare a sinistra sulla via Portuense in direzione Roma. Un qualsiasi navigatore satellitare vi aiuterà in questa piccola manovra. Al km 2,80 a sinistra troverete l'ingresso dell'Oasi.
Oasi di porto - Vista dalla Casina delle Anatre
L'Oasi di Porto è aperta al pubblico il Giovedì e la Domenica dalle ore 10.00 alle ore 16.00 senza bisogno di alcuna prenotazione dalla metà di ottobre alla metà di giugno
L'Oasi di Porto è l'ideale per scolaresche e per visite di gruppo su prenotazione.
Consigliamo sempre, prima di recarsi all'Oasi di contattare il numero di telefono 06.5880880 per accertarsi dell'apertura del sito.
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