Isola di Giannutri - Arcipelago Toscano (GR)

Giannutri è l'isola più meridionale dell'Arcipelago Toscano e si trova a circa 8 miglia a sud-est dell'Isola del Giglio, del cui comune fa parte, e a circa 6 miglia a sud dell'Argentario.
L'isola è un'importantissima area di sosta durante le migrazioni. Sono presenti rare specie ornitiche nidificanti marine oppure legate ad habitat rocciosi ed alle garighe.
Giannutri Spalmatoio gulf, with Monte Argentario Behind - Foto di Federico Del Bene (delbene) - Opera propria, Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=2357983
Tra esse, il gabbiano corso (Larus audouinii) è presente lungo le coste dell’isola ma non vi sono indizi di nidificazione in anni recenti.
La berta minore (Puffinus yelkouan) nidifica con un numero imprecisato di coppie; la monachella (Oenanthe hispanica) nidifica, forse in modo regolare; la magnanina sarda (Sylvia sarda) è nidificante; il marangone dal ciuffo (Phalacrocorax aristotelis) nidifica con 1-2 coppie.
Gabbiano Corso
Storia
L'isola di Giannutri, abitata durante l'Età del Bronzo, vide il suo massimo splendore in epoca romana, quando furono realizzati il porto ed una villa lungo la costa occidentale dell'isola, quest'ultima costruita dalla famiglia degli Enobarbi.
Terminati gli splendori di epoca romana, l'isola si trovò di fatto disabitata per molti secoli, essendo situata in mare aperto ed avendo un territorio quasi piatto che non permetteva rifugi naturali in caso di incursione piratesche. Spesso gli stessi pirati vi sbarcavano per trovare covi temporanei nelle grotte dell'isola, in vista di assalti verso le coste della Toscana.
Giannutri - Villa romana
Entrata a far parte dello Stato dei Presidi nella seconda metà del Cinquecento, l'isola era considerata dagli Spagnoli stessi il punto debole del loro stato, che aveva fatto la sua forza basandosi su un efficiente sistema difensivo. Per diversi secoli i governanti spagnoli studiarono la possibilità di realizzare a Giannutri un sistema difensivo per poter permettere lo sviluppo di insediamenti abitativi.
Tuttavia, diverse fortificazioni furono progettate soltanto nel corso del Settecento, pur rimanendo soltanto sulla carta, non essendo mai stati realizzati i progetti per la loro costruzione. Tra le strutture difensive che dovevano sorgervi vi era una torre di avvistamento ad insolita pianta ottagonale ed un'imponente fortificazione a sezione quadrangolare che avrebbe dovuto svilupparsi su tre livelli ed essere munita di sotterranei da usare come rifugio in caso di incursione piratesca.
Isola di Giannutri
Accantonata la possibilità di realizzare questo ambizioso progetto difensivo, venne invece realizzato agli inizi dell'Ottocento dai Francesi durante il periodo napoleonico, in collaborazione coi reggenti del Regno d'Etruria, il Forte della Scoperta, del quale però non rimane più traccia.
Nel 1861, quando l'isola era entrata a far parte del Regno d'Italia, venne costruito lungo la costa meridionale il Faro di Capel Rosso per segnalare l'isola nelle ore notturne ai natanti in transito. Infine, l'isola venne assegnata al comune di Isola del Giglio della provincia di Grosseto.
Giannutri - Il Faro di Capel Rosso
Subacquea
L'isola ha notevole interesse per la subacquea, grazie alle pareti verticali ricche di gorgonie, spugne, coralli e tunicati.
Oggi la maggior parte dei fondali sono stati indicati come zona protetta di tipo "1" (nella quale sono proibite la navigazione a motore, a vela ed a remi, la pesca, le immersioni e la balneazione) e quindi da un lato si è favorito il ripopolamento ittico, dall'altro ha reso difficile trovare dei buoni punti d'immersione.
Giannutri - Relitto dell'Anna Bianca
Si possono comunque trovare liberi per l'immersione le estese praterie di Posidonia e i due relitti dell'Anna Bianca (a 40-50 metri di profondità) e del Nasim (a 60 metri).
Turismo
Sull'isola, che è sotto la tutela dell'Ente "Parco dell'Arcipelago Toscano", non vi sono alberghi ed è vietato il campeggio ma è possibile affittare piccole residenze private.
Giannutri - La Piazzetta
Il maggior numero di abitazioni è concentrato presso Cala Spalmatoio, ove è presente l'unica piccola piazza dell'isola detta "Piazzetta".
Le Dimore di Mimmina sono l'unica struttura recettiva oltre al bar Caffè Giannutri e al piccolo negozio di alimentari in piazzetta, aperti da Pasqua a settembre.
Cucina
Il solo ristorante, invece, è la Taverna del Gran Duca, a Cala Maestra, gestito da Giuseppe Morbidelli, per gli amici Pino.
Spaghetti alle vongole
Il look è spartano e il menu semplice: dagli spaghetti alle vongole alle orate al forno, dagli scampi ai frutti di mare. (www.amicidelladolcevita.it)
Approdi
Sull'isola sono presenti due approdi: Cala Spalmatoi, a sud-est e Cala Maestra, a nord-ovest.
Cala Spalmatoi è un'insenatura piuttosto ampia ben ridossata da quasi tutti i venti. E' sede di un villaggio turistico. L'approdo è costituito da una banchina in cemento armato.
Isola di Giannutri - Cala Spalmatoio
Pericoli: porre attenzione ai gavitelli nella cala.
Orario di accesso: continuo.
Fondo marino: misto.
Fondali: in banchina da 4 a 4,20 m.
Divieti: di pesca fino a 3 M dalla costa, mentre la navigazione è interdetta solamente in alcune zone dell'isola. Divieto di balneazione al di fuori delle zone delimitate da boe bianche e rosse. Divieto di ancoraggio a ruota all'interno di Cala Maestra e Spalmatoi e per un raggio di 100 m dalle imboccature di accesoo delle stesse. La velocità di ingresso delle sudddette cale dovrà essere tale da non creare in alcun modo il ritorno dell'onda.
COORDINATE
CALA SPALMATOI - I. DI GIANNUTRI
42°15',14 N 11°06',47 E
PER CONTATTARE IL PORTO
VHF canale 16 (Delemare)
Telefono: 0564-898890
Foto in copertina da DEPOSITPHOTOS
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