Un'oasi così incantevole così di rimando giurassico così originale che la violazione cafona di un milionario americano ha subito fatto il giro del mondo.

Un’azione un po’ burina che in questo fragile lembo di macchia mediterranea, granito e sabbia suddivisa in più calette si è materializzata con una brigata di cucina e tutti i comfort - gazebo e fornelli -  sbarcati a terra dal grande yacht.

Una pagina di cronaca da dimenticare stesi all’ombra dei monoliti di granito che determinano un profilo che rimanda alla preistoria in questo approdo al nord dell’isola. In Comune di Palau.  

Tra verde smeraldo e azzurro il cromatismo del mare, i fondali sono di media profondità e ben visibili.  Un gran richiamo per gli amanti dello snorkelling che in queste acque possono godere di una gran varietà di fauna ittica. Tutta da contemplare. 

L’esperienza non è solo immergersi in queste acque da favola, ma percorrere il profumato sentiero alla macchia mediterranea, una manciata di minuti, stare a contatto con una natura primordiale e sentieri proiettati in un spazio temporale altro rispetto a quello urbano. 

Non solo natura, ma anche una ricca pagina di storia grazie alla  Batteria Talmone, un avamposto militare per scrutare il mare dalle fortificazioni militari. 

Questa funzionalizzazione militare sorse a fine '700 e assolto il compito di monitorare  il canale di separazione tra l’isola di Spargi e la Sardegna. 

Abbandonata la funzione militare, si riavvia  nel 2002, quando la Batteria Militare venne affidata in concessione dalla Regione Sardegna al FAI che come leggiamo nel loro sito: “Grazie a un accurato e impegnativo intervento di restauro tuttora in corso, ne garantisce l'apertura al pubblico con il sostegno del Comune di Palau”.

Siete in Sardegna? Obbligatorio un passaggio con sosta in questo paradiso terrestre marino.

Gian Basilio Nieddu