Cala Mariolu si  raggiunge solo via mare. Via terra bisogna essere allenati e sapersi orientare perché si attraversa una porzione di Supramonte marino. Una delle zone più selvagge del Mediterraneo.

Dopo la navigazione, partenza a scelta da Cala Gonone o Santa Maria Navarrese, si approda su un grande scoglio che collega con questo fazzoletto bianco composto da piccoli ciottoli bianchi da cui il nome in lingua sarda Ispuligi de nìe (pulci di neve) mentre il nome attuale è il frutto della frequentazione dei pescatori ponzesi, arrivano a Cala Gonone nei primi decenni del XX secolo e dagli anni cinquanta iniziano la valorizzazione turistica di tutto il golfo. 

Cala Mariolu - Foto da DEPOSITPHOTOS

Mariolu è il riferimento alla Foca Monaca che popolava tutto il Golfo e non disdegnava di “rubare” il pesce ai pescatori ponzesi.

Il dato centrale che rende incomparabile questa spiaggia è il mix magico composto da trasparenza  unica dell’acqua, le pareti di calcare dove è accolta e la composizione delle due spiagge.

Cala Mariolu - Foto da DEPOSITPHOTOS

Un monumento naturale così bello che attira tanti visitatori. La bellezza è indiscutibile, perde di fascino nei mesi estivi per la presenza di tante persone in un piccolo spazio.

Ma resta sempre la regina delle spiagge. Si può scegliere di noleggiare una barca per arrivare presto la mattina e precedere l’arrivo dei traghetti.

Gian Basilio Nieddu

In copertina Cala Mariolu vista dall'alto - Foto da DEPOSITPHOTOS