Con il Giubileo 2025 arriva il Porto Turistico Crocieristico ''Fiumicino Isola Sacra''
di Fabrizio Fattori
di Fabrizio Fattori
Come tutti i progetti dal rilevante impatto socio economico ed ambientale oltre ad una lunga gestazione progettuale, attivano, negli addetti ai lavori e nell’opinione pubblica, schieramenti opposti destinati ad alimentare polemiche anche oltre la realizzazione dell’opera.
Difatti il progetto in argomento pare avviato sul binario della fattibilità grazie, alla spinta propulsiva del “Giubileo 2025”, che ha aggiunto a fondi privati (Fiumicino Waterfront srl della Royal Caribbean) anche il non trascurabile contributo del Vaticano, ai poteri speciali dello specifico “Commissario” in grado di soluzionare, con inusuale rapidità, eventuali criticità.
Il progetto prevede, nell’area del vecchio faro, il prolungamento della diga foranea, in parte già presente, la realizzazione di banchine e di tutte quelle strutture di accoglienza croceristica, come terminal attrezzati, collegamenti di servizio per le imbarcazioni (cold ironing), oltre alla viabilità stradale e perché no fluviale, e alla logistica di collegamento con la città (linea ferroviaria porto-aeroporto-stazione San Pietro-stazione Termini ?) e alla sistemazione dell’area circostante in verde pubblico, con nuove alberature, nel quadro di una sensibile visione degli ecosistemi già esistenti.
Successivamente a questa prima fase ed ad anno santo terminato, verrà realizzato il porto turistico per inbarcazioni da diporto anche di grandi dimensioni, lo spostamento dell'attuale Porticcciolo il Faro, un cantiere nautico ed altri servizi, oltre ad una adeguata hotellerie.
Un progetto di grandi dimensioni da realizzare in fasi successive ma avente come primo obiettivo la gestione di parte della massa di pellegrini che si riverserà sulla città per il giubileo. Il Vaticano auspica che la prima nave da crocera sbarchi sulle nuove strutture portuali i primi pellegrini dell’anno santo.
Il progetto del Porto Turistico Crocieristico di Fiumicino Isola Sacra
Sia le dimensioni del progetto e soprattutto i poteri speciali riconosciuti al “Commissario” lasciano le comunità locali coinvolte, loro malgrado, dall’impresa, abbastanza in apprensione.
Molti sono gli interrogativi posti: che pregiudizio arreca ai residenti e ai cittadini romani tutto ciò? L’ampia sistemazione dell’area, da sempre soggetta a trascuratezza e degrado, nonché l’indotto economico, anche in termini di nuovi posti di lavoro, è certamente da considerarsi in termini di positività. Ma come armonizzare questa nuova realtà con quanto già presente sul territorio che appare sotto il profilo urbanistico portuale già provato. (Civitavecchia, attuale hub croceristico, risulterà inequivocabilmente danneggiata ed assisterà ad un imbarazzante spreco di investimenti pubblici.)
Roma ha davvero bisogno di potenziare i flussi turistici ormai arrivati a livelli di intollerabilità (si parla in alcune città d’arte di “numero chiuso”), le navi da crocera, da sempre soggette a critiche per la loro invasività e capacità di inquinamento, saranno soggette in futuro a drastici ridimensionamenti?
L’impatto ambientale farà subire alle oasi fluviali, fragili e peculiari, certamente un ridimensionamento a scapito della biodiversità locale e regionale felicemente consolidata da tempo, anche in relazione alle imponenti attività di dragaggio dei fondali destinata a ridisegnare continuamente il profilo costiero.
Su questi temi, di tutta evidenza, le associazioni locali e nazionali si sono attivate reclamando attenzione dalle istituzioni, anche vaticane, nella speranza che il progetto venga abbandonato indicando alterantive di minor impatto territoriale.
Da questo contrapporsi di visioni c’è solo da auspicarsi che non si determini su tale progetto l’orrido evento del “non finito” o del “lasciato a metà” realtà, purtroppo assai diffusa su parte del territorio nazionale che nello specifico contribuirebbe ad un ulteriore degrado dell’area. Appare quindi d’obbligo divenire ad un equilibrio tra le varie voci ed interessi anche se appare impresa assai difficoltosa.
Fabrizio Fattori
In copertina il vecchio faro di Fiumicino © Copyright Nautica Report
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