Torna in mare il Christina, lo yacht gioiello di Onassis
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Lo yacht più lussuoso del mondo, e anche il più leggendario, dove Aristotele Onassis amoreggiava prima con la Callas e poi con Jacqueline, dove intratteneva Winston Churchill e conversava con John Kennedy, dove corteggiava Greta Garbo e ospitava Grace Kelly e Ranieri di Monaco. Il Christina diventerà una nave da crociera.
Dopo essere stato abbandonato in un cantiere navale per oltre un quarto di secolo, è stato completamente restaurato e restituito al suo antico fulgore da John Paul Papanicolau, un armatore che intende utilizzarlo per alcuni brevi periodi dell'anno e per il resto affittarlo a nababbi suoi pari, disposti a pagare cifre impressionanti per calcare i cinque ponti del celeberrimo yacht e annusare il profumo del mito.
Aristotele Onassis
D'altra parte hanno speso più di cento miliardi (vecchie lire) Papanicolau e un gruppo di investitori per riportare la nave ai suoi fasti, come scriveva ieri il Sunday Times. Ai suoi tempi il mega panfilo uno dei simboli della potenza di Onassis, e manna per i paparazzi aveva bagni con rubinetti d'oro e maniglie d'avorio, un caminetto extralarge tempestato di pietre preziose, lavandini in lapislazzulo e un bagno di marmo, quello dell'armatore, con una vasca ispirata a quella del mitico Minosse, re di Creta.
Non badò a spese e non ebbe paura di strafare né di essere considerato pacchiano il parvenu Onassis, che arredò la sua reggia galleggiante (97 metri, venti camere da letto doppie, eliporto, palestra, piscina, teatro, sala operatoria) con mobilio Luigi XIV e quadri da museo, inclusi un Rubens, un El Greco, un Renoir.
Aristotele Onassis e Winston Churchill
L'appartamento dell'armatore, di quattro stanze, era rivestito di stucchi veneziani. Le altre nove suites, riservate agli ospiti di riguardo, avevano ognuna il nome di un'isola greca. E così Greta Garbo ogni estate poteva tornare a Itaca. Puntiglioso e attento al dettaglio è stato il restauro.
Gli sgabelli del bar davanti alla vetrata panoramica, dove il magnate amava offrire l'aperitivo, sono stati oggi rifoderati, come allora, con pelle di scroto di balena, il che consentiva ad Onassis, ospitale ma non certo signorilissimo, di giocarsi perennemente la stessa battuta con ogni nuova invitata: Madame, attenzione, lo sa che lei in questo momento è seduta sul più grande c... del mondo? Lo disse così, tanto per rompere il ghiaccio anche ad Ava Gardner e a Marlène Dietrich.
E' certo la fama dei personaggi invitati in crociera su e giù per il Mediterraneo ad avere creato il mito, e non la lussuosità degli arredi, buona per un qualunque "Nabila". A suonare il pianoforte, la sera, era spesso Frank Sinatra. A esercitare il proprio canto, riempendo l'aria di vocalizzi sempre meno graditi al Creso Aristotele, era Maria Callas. A sedere sul ponte, mangiando all'aperto sotto la tenda, erano donne di bellezza leggendaria come Grace Kelly, Elizabeth Taylor, Marilyn Monroe. A servirsi tre o quattro volte di whisky era Rudolph Nureyev. A scattare le fotografie era John Wayne.
A fumare il sigaro in coperta giocando a "bezique", sotto l'ala di un ampio panama, era Winston Churchill. Ad annoiarsi, in piena era Callas, era Helmut Berger, convocato al seguito di Luchino Visconti. Trovò Maria Callas, nella veste mai legittimata di padrona di casa, abbastanza lagnosa con tutte quelle fisime per il suo cagnolino: Il maggiordomo doveva calare in acqua una speciale attrezzatura: erano piccoli materassini con ombrellini altrettanto piccoli per proteggere la pelle delicata del suo adorato.
Maria Callas e Winston Churchill
Proprio sul Christina, sotto lo sguardo ironico di Churchill, era scoccato il colpo di fulmine fra Onassis e la Callas, entrambi accompagnati in quella fatale crociera dai rispettivi consorti, nell'estate del '59. Tre anni più tardi Onassis invitò la principessa Lee Radziwill, sorella di Jacqueline Kennedy, e la corteggiò furiosamente, tradendo davanti a tutti Maria.
Durante la stessa estate, due mesi più tardi, Lee tornò accompagnata della sorella: la moglie del presidente, spiegò in un imbarazzato comunicato la Casa Bianca, sta trascorrendo alcuni giorni di convalescenza dopo la morte del figlio neonato Patrick sul panfilo di Mr Onassis, già abbondantemente chiacchierato come tycoon.
Aristotele e Jackie
E fu proprio sul Christina che il magnate greco organizzò un incontro, più volte sollecitato dallo statista britannico, fra Churchill e Kennedy. Il presidente degli Stati Uniti si fermò il minimo indispensabile: un paio d'ore. Si sarebbe fermata molto più a lungo invece, a partire dall'ottobre del '68, Jacqueline, che pose clamorosamente fine alla sua vedovanza con un matrimoniolampo nell'isola privata del nuovo marito, Skorpios, e con un'interminabile luna di miele proprio fra le mollezze del Christina.
Morto l'armatore, nel '75, la figlia (la barca si chiamava come la figlia, non la figlia come la barca) donò l'impegnativissimo panfilo al governo greco, che constatò ben presto l'onere dei costi per la manutenzione. Ancora non è noto con precisione quanto costerà trascorrere una settimana di vacanza sul Christina nuova gestione, ma sicuramente la tariffa non sarà inferiore ai 900 dollari a settimana. Sempre così: se vi informate sul prezzo, vuol dire che non ve lo potete permettere.
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