Christo: camminare sull'acqua
Di Fabrizio Fattori
Di Fabrizio Fattori
Impossibile non essersi mai imbattuti in uno dei monumentali lavori di forte impatto ambientale ed emotivo che Christo Vladimirov Javacheff ha realizzato in giro per il mondo con l’aiuto di Jeanne-Claude de Guillebon, moglie e compagna d’arte.
Intervenire sull’ambiente inserendo colori e materiali estranei tali da creare feste visuali o produrre forme inconsuete realizzate con l’impacchettare luoghi e monumenti, è la missione artistica di questa coppia . Visione così fortemente voluta al punto da effettuare viaggi aerei separati per impedire che in caso di incidente si potesse interrompere inesorabilmente la progettualità programmata.
Il progetto del pontile galleggiante
Oggi Christo si trova a lavorare da solo dopo la morte della moglie, ad un progetto, che come alcuni in passato, interesserà una vasta superficie d’acqua: il lago d'Iseo.
La costa incartata realizzata nel 1969 poco lontano da Sidney, le undici isole avvolte in teli rosati della baia di Biscayne (1983) in Florida, ma anche le strutture e i tendaggi color zafferano installati nel 2005 in Central Park a NY ( definiti dagli autori come un fiume dorato) rimandano all’elemento liquido come capace di inspirare le installazioni e creare forti suggestioni ambientali.
Il progetto del pontile galleggiante
“Il pontile galleggiante” come viene definito questo nuovo lavoro di Christo, verrà reso agibile dal 18 giugno al 3 luglio 2016, sulle acque del lago di Iseo. Sarà possibile camminare per tre kilometri su dei cubi galleggianti coperti da luccicanti teloni giallo- dalia, strettamente tenuti insieme da robuste corde di nailon . Sarà possibile sentire l’acqua sotto i piedi e l’impressione che se ne ricaverà sarà quella di una vera e propria passeggiata su di un letto d’acqua. Anche le strade di Sulzano e Peschiera Maraglio saranno allestite con 1.500 metri di tela dello stesso colore per dare continuità all’opera galleggiante.
Il costo dell’opera sarà di circa 11 milioni di dollari, completamente coperti dalla vendita degli studi preparatori del progetto e richiederà il lavoro di 600 persone per una settimana. Al termine del periodo di esposizione l’opera sarà completamente rimossa e riciclata, anche se l’autore pensa di sezionare la tela in piccoli frammenti e farne dono ai visitatori.
Fabrizio Fattori
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