È stata una giornata molto intensa al Ponton D'Honneur di Fort-de-France. Ecco una carrellata dei principali classificati IMOCA e il meglio dei racconti sul molo...
Finali IMOCA e citazioni selezionate, 

14° posto, Louis Duc e Rémi Aubrun su Fives Group - Lantana Environnement hanno concluso la regata alle 04:51:34 ora locale (08:51:34 UTC), con un tempo di gara di 14 giorni 0 ore 21 minuti e 34 secondi. Hanno concluso la regata 2 giorni, 2 ore, 49 minuti e 3 secondi dopo il vincitore dell'IMOCA.

Louis Duc: "È fantastico che ci sia così tanta gente qui la mattina presto" (le 4 del mattino locali) Siamo davvero fortunati a poter navigare con queste barche. Ci piacciono molto, hanno un'accelerazione e una velocità incredibili.

Ci sono state tante storie in questa gara. Abbiamo cercato di tenere il passo di Monnoyeur e abbiamo assistito da lontano a una grande gara nel Sud con Violette Dorange e Conrad Colman. Meritano le nostre congratulazioni. Non saremmo stati così veloci sul percorso meridionale. Ci sono circa sei foiler ancora dietro di noi. Volevamo salire sul podio dei non foiler e ce l'abbiamo fatta".

Il 15° posto, Damien Seguin e Laurent Bourgues su Groupe Apicil, è stato raggiunto alle 11:22:17 ora locale (15:22:17 UTC). Il tempo di gara è di 14 giorni, 6 ore, 52 minuti e 17 secondi. Hanno concluso la regata 2 giorni, 9 ore, 19 minuti e 46 secondi dopo il vincitore dell'IMOCA.

Hanno dovuto tornare a Lorient con un boma rotto e danni alle vele. 
Seguin: "Siamo partiti 36 ore dopo gli altri. Vorrei ringraziare il team di terra. Non sono mai riuscito a ripartire così velocemente. Poi, ci sono state le condizioni che abbiamo incontrato. Grazie al team di Benjamin che ci ha prestato un boma, che ci ha permesso di ripartire rapidamente".

Il 16° posto, Louis Burton e Davy Beaudart su Bureau Vallée, è stato raggiunto alle 11:58:23 ora locale (15:58:23 UTC). Il tempo di gara è di 14 giorni, 7 ore, 28 minuti e 23 secondi. I due hanno concluso la regata 2 giorni, 9 ore, 55 minuti e 52 secondi dopo il vincitore dell'IMOCA...

Burton ha perso l'albero nella regata del 2021 e di nuovo nella Route du Rhum dello scorso anno, quindi aveva bisogno di un arrivo. Nonostante ciò, lo skipper di Saint Malo è riuscito ad affrontare la "parete nord", prendendo la rotta verso ovest. Anche loro, come Pip Hare e Nick Bubb, hanno avuto una penalità di cinque ore per essere partiti tra la boa di distanza interna e la barca di partenza. 

Burton: "Bureau Vallée ha fatto il percorso inverso rispetto agli altri ed è fantastico. Sono passati due anni e mezzo da quando abbiamo comprato la barca, e abbiamo avuto molti problemi, ma non ci siamo mai arresi, il nostro partner è sempre stato presente. Oggi tutto il nostro team ha le lacrime agli occhi perché è stato estremamente importante finire in Martinica. Ci siamo goduti la Transat Jacques Vabre dall'inizio alla fine, anche se abbiamo avuto una penalità di 5 ore all'inizio. Questo non ci ha impedito di divertirci il più possibile! È un po' speciale, però, perché tra 8 giorni partirò in solitaria per La Retour À La Base. Domani navigheremo con i dipendenti dei negozi del Bureau Vallée de La Martinique e poi andrò davvero a riposare per essere pronto. Per quanto riguarda l'opzione Nord, non è stato facile con il vento instabile, ma ci abbiamo pensato bene".

Il 17° posto di Romain Attanasio e Loïs Berrehar su Fortinet - Best Western è stato raggiunto alle 12:00:15 ora locale (16:00:15 UTC). Il tempo di gara è di 14 giorni, 7 ore, 30 minuti e 15 secondi. Hanno concluso la regata 2 giorni, 9 ore, 57 minuti e 44 secondi dopo il vincitore dell'IMOCA.

Il 18° posto di Sébastien Simon e Iker Martinez (ESP) su Groupe Dubreuil è stato raggiunto alle 1323 ora locale (1723 ora UTC). Il tempo di gara è di 14 giorni, 8 ore, 53 minuti e 4 secondi. I due hanno concluso la regata 2 giorni, 11 ore, 53 minuti e 4 secondi dopo il vincitore dell'IMOCA.

Lo spagnolo Iker Martinez, due volte medaglia olimpica e tre volte asso delle Ocean Race, è tornato a regatare in doppio sull'IMOCA che ha vinto la Ocean Race come 11th Hour Racing. I due erano nel gruppo di testa e stavano andando bene, dopo aver scelto di andare a nord con Teamwork.net quando la loro randa si è "distrutta". 

Martinez: "All'inizio è stato tutto un po' folle, abbiamo perso un po' il treno nelle prime miglia, non sapevamo nemmeno come inserire correttamente la zavorra e come impostare tutto, ma appena l'abbiamo fatto siamo andati avanti, eravamo molto bravi. E poi, non appena abbiamo visto un'opportunità, l'abbiamo colta al volo. Pensavamo di vincere. Ci siamo detti: "Ok, ora stiamo andando nel posto giusto, stiamo andando a ovest, pagheremo, avevamo una barca davanti, stavamo andando più veloci, stavamo spingendo forte, eravamo in gara". Credo che fossimo a due miglia dal leader quando la randa si è rotta in mille pezzi. Non so cosa sia successo, è esplosa. Anche il J3 è esploso, quindi non lo so. Stavamo regatando. Sappiamo che la barca è stanca e viene dalla Ocean Race, ma hanno cambiato le vele. Ora voglio solo aiutare Seb a prepararsi per La Retour À La Base".

Il 19° posto di Alan Roura e Simon Koster (SUI) su HUBLOT è stato raggiunto alle 14:10:45 ora locale (19:10:45 UTC). Il tempo di gara è di 14 giorni, 10 ore, 45 minuti e 26 secondi. Hanno concluso la regata 2 giorni, 13 ore, 12 minuti e 55 secondi dopo i vincitori dell'IMOCA. 

Roura: "È stata una grande regata nonostante la classifica. Non dovremmo essere gli unici ad essere frustrati da questa opzione Sud che non ha funzionato per tutti. Non siamo riusciti a essere veloci come avremmo voluto in un aliseo che alla fine era piuttosto debole. Siamo rimasti troppo indietro fin dall'inizio e poi, con il tempo calante, non siamo riusciti a raggiungere il gruppo davanti a noi. Il risultato non è sufficiente per noi! "

"Per noi è andato tutto storto al largo di Cherbourg. Abbiamo fatto due virate che non sono andate bene. La barca davanti ha fatto lo stesso, ma era un miglio avanti e si è allontanata. E noi siamo rimasti bloccati. Questo miglio si è trasformato in 10 miglia e poi in 40 miglia, e queste 40 miglia sono quelle che hanno permesso a quelli davanti di passare con i venti leggeri delle Canarie e non a noi. Siamo usciti con 100 miglia di ritardo e ci mancano le 100 miglia all'arrivo. È pazzesco come vada sempre tutto in testa! Quando andavamo lungo la costa portoghese avevamo sempre in mente l'opzione Nord. E ci siamo torturati per giorni, dicendoci che non sarebbero andati lì, che tutti sarebbero andati a sud e poi, bum, c'è un piccolo pacchetto che va a sud".

www.transatjacquesvabre.org

In copertina foto © Jean-Marie Liot / Alea