Oggetto di culto e simbolo di femminilità, ad oggi è l’accessorio del desiderio dell’estate. La storia del costume moda bikini nasce 76 anni fa, e, sono proprio i due pezzi che liberano la pancia, sdoganando l'ombelico open air.
A lanciarlo ufficialmente fu un inusuale sarto francese, tale Louis Réard. Secondo i racconti, infatti, il couturier non era un semplice stilista bensì un ex-ingegnere automobilistico che decise di rilevare l’attività di lingerie inaugurata dalla madre. Ispirato dai modelli indossati allora sulle spiagge di Saint Tropez, dove le dame dell'epoca avevano l’abitudine di arrotolare i propri costumi da bagno il più possibile per garantirsi un’abbronzatura migliore e di più ampie parti del corpo, l'inventore del bikini disegnò un modello audace, spezzato e dirompente che, per la prima volta, fece indossare a Michelle Bernardini. La bellissima ballerina senza veli che si esibiva al Casino de Paris sfilò a bordo piscina, esattamente tra gli spazi di Piscine Molitor a Parigi, "appena" coperta da quattro triangoli di soli 30 pollici di tessuto stampato.
Ad accogliere la provocazione, ma altresì il gesto creativo, di Réard furono attrici e modelle d'oltreconfine che, nonostante le critiche dell'ortodossia del Tempo (il bikini venne duramente osteggiato dal Vaticano, che lo dichiarò addirittura “peccaminoso"), giocarono un ruolo importantissimo nella sua ascesa all'olimpo dello stile.
Dalle provocanti Jayne Mansfield e Raquel Welch, alle bellissime Brigitte Bardot e Ava Gardner, passando per le italiane Sophia Loren e Gina Lollobrigida, senza dimenticare il mito di Marilyn Monroe, le dive di Hollywood esibivano il nuovo due pezzi come un oggetto di ordinaria venerazione femminile.
Più succinto dell'antenato costume disegnato da Jacques Heim - che pochi anni prima aveva immaginato l’Atome, il costume da bagno più piccolo del mondo, -, il nuovo bikini fu poi consacrato sul maxi-schermo nel 1962 da Ursula Andress, nelle vesti di Honey Ryder, la prima Bond girl nella pellicola del film di James Bond. Considerato scandaloso, liberatorio, rivoluzionario, il modello da spiaggia che tutt'oggi vive e respira nei lidi di tutto il mondo, interpretando forme e gusti in continua evoluzione, rappresenta il must have delle vacanze in riva al mare.
Segno e simbolo di una femminilità alla riscossa, il bikini è sempre un rivoluzionario capo sulla cresta dell'onda: se ieri ri-vestiva un messaggio per l'emancipazione, oggi preferisce sventolare sotto il solleone come vessillo di inclusività.
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