Mare Nostrum
di Giulio Galassi
di Giulio Galassi
Luogo d'incontro dei tre continenti conosciuti dalla geografia degli antichi, il Mediterraneo diventò quasi naturalmente il centro virtuale e il punto di arrivo di molti storici che ne hanno approfondito l’argomento.
Nella visione complessiva del succedersi delle età del mondo e degli Imperi (dagli Assiro-Babilonesi ai Romani) due idee principali emergevano: la storia marcia da est a ovest e gli Imperi fioriscono e decadono secondo un segreto disegno divino, nel quale il Mediterraneo gioca la parte di teatro privilegiato.
L'Impero Romano nella sua massima espansione
L'impero Romano per primo unifica tutto il Mediterraneo e quindi tutto il mondo allora conosciuto. In questa unione di storia sacra e profana due sono le capitali del Mediterraneo, Gerusalemme e Roma, ma è la seconda a comandare gli sviluppi della storia terrena: anche quando, successivamente alla decadenza della potenza Romana, l'Impero verrà trasferito ai Franchi e ai Tedeschi, che comunque saranno tenuti a considerare Roma come il fondamento di legittimità del loro potere.
I Romani non erano un popolo marinaio ed avevano dovuto copiare le navi fenicie, tant’è vero che in pochi anni costruirono molte navi per contrastare la flotta nemica. Nel 241 a.C. conquistarono la Sicilia e poi Cartagine nel 146 a.C., divenendo i nuovi dominatori del mare Mediterraneo, da allora conosciuto come il “Mare Nostrum”.
L’impero romano, che controllava tutte le coste del Mediterraneo, si estese fino in Inghilterra e lungo il fiume Reno in Germania e ad est fino in Ungheria, compresa la Romania, la Turchia ed il vicino Oriente.
Costa Egea - Pergamo
L'attuale costa Egea della Turchia era un’ importante provincia Romana, e ancora oggi navigando in quelle acque, è possibile ammirare le magnifiche rovine romane tutt’ora ben conservate, costruite sopra quelle Greche precedentemente dominate e conquistate: Pergamon, Efesus, Miletus, Priene, Iassus, Didyma, Teos ecc.
Lo splendore dell’impero Romano durò alcuni secoli, fino a circa il 400 d.C. quando gli invasori, i Goti ed i Vandali, discersero dal nord, e gli Unni dall’Asia capeggiati da Attila, portando con sé terrore e devastazione. L’impero Romano finì con la destituzione dell’ultimo Imperatore nel 476 d.C., quando incominciò una nuova era: il Medioevo.
La scoperta dell'America
Da allora il Mediterraneo ha visto molti tumulti, dati dalla sete di ricchezza e di potere di alcuni popoli. Molti imperi nacquero e morirono, alcuni nati dalla spada ed altri dal commercio. Le navi divennero più grandi e più adatte ad affrontare gli oceani, cosicché i lontani discendenti dei Fenici navigarono sempre in direzione dell’ovest, scoprendo e conquistarono nuove terre: le Americhe.
La pirateria e le razzie continuarono nelle coste più isolate, fino al diciottesimo secolo. Ecco perché la Sardegna, particolarmente esposta agli attacchi via mare, aveva un tempo poche città lungo le coste, tranne quelle fondate dai Fenici.
Pisa, Genova, Ravenna e Venezia divennero le dominanti potenze marinare, accumulando molta ricchezza. Queste ricchezze si riflettono tutt’ora nei bellissimi edifici, nelle Chiese e nei tesori artistici di queste città.
La Nascita di Venere di Botticelli
Durante il Rinascimento, l’Italia produsse qualcosa come il 70% degli attuali tesori artistici di tutto il mondo.
Quando le provviste locali di legname cominciarono a diminuire a causa dell’impoverimento dei boschi e delle foreste, non fu più possibile mantenere o rinnovare le flotte ed il dominio dei mari, quindi le potenze marinare divennero altre, al di fuori del Mediterraneo: il Portogallo, l’Olanda ed in fine, l’Inghilterra.
Gibilterra rappresenta una delle ultime roccaforti britanniche nel Mediterraneo, presidio a cui l’Inghilterra non vuole rinunciare. Come non rinuncia la Spagna al suo presidio, Ceuta, di fronte alla costa marocchina.
Lo stretto di Gibilterra
Più recentemente la protezione del Mediterraneo è stata affidata alle forze NATO, capeggiate dagli Stati Uniti. La NATO possiede molte basi aeree e navali in questa area: Rota (Spagna), Napoli, Verona, Sigonella (in Sicilia), La Maddalena e Teulada (in Sardegna), Corfù, Malta, Turchia, Kosovo.
La storia del Mediterraneo si sta ancora scrivendo: stiamo vivendo gli ultimi cambiamenti nei Balcani, in Palestina, i confini tra i paesi europei che vengono eliminati e le drammatiche migrazioni dai Paesi più poveri a quelli più ricchi.
Vi è ora un crescente senso di responsabilità da parte di tutti i Paesi confinanti con il Mediterraneo verso questo mare. Si stanno finalmente compiendo passi concreti per la sua protezione, per mantenerlo pulito, sano e sicuro, per tutti coloro che sono abbastanza fortunati da poterlo navigare ed esplorare le sue molteplici meraviglie.
Giulio Galassi
In copertina Foto di 11333328 da Pixabay
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