Le vie infinite della ricerca archeologica
di Fabrizio Fattori
![Le vie infinite della ricerca archeologica](/resizer/picscache/730x450c50/9b79171bfb701f5087ccdfa7b492088a.jpg)
di Fabrizio Fattori
Indagare il passato attraverso il più ampio utilizzo di reperti, residui e frammenti per quanto minimi , consente di ricostruire la storia dell’uomo, nel suo fare e nel suo divenire.
Oggi la ricerca archeologica si avvale di tecniche capaci di far affiorare dati significativi da quanto, in prima istanza, può apparire insignificante. Si indagano i materiali più eterogenei, dai coproliti preistorici, ai residui organici reperiti nelle latrine romane, dalle tracce di alimenti cristallizzati nel fondo di antiche anfore, o negli stomaci di uomini delle torbiere, al legno marcito nel fango, ai fragili tessuti conservati dall’aridità di deserti, ai pollini e al DNA di resti umani od animali e via via verso reperti maggiormente consistenti, da una moneta romana reperita sulle coste del Malabar, alle ceramiche bianco azzurre provenienti dalla Cina e trovate in naufragi davanti alle coste giapponesi o nei siti egiziani, sino ai documenti scritti in mille lingue su mille materiali diversi, tutto nel corso di secoli nei quali l’uomo ha lasciato le sue tracce più o meno consistenti … e tutto per capire i flussi culturali che hanno forgiato le realtà umane nei luoghi geografici più disparati fino alla globalizzazione attuale dove tutto apparirà miseramente più comprensibile agli archeologi del futuro.
Una lettera di Abraham, figlio di Maimonide, riemersa dal materiale affastellato nella Geniza cairina
Le migrazioni dei popoli e i primi insediamenti hanno ben presto dato luogo alle prime incerte attività commerciali. Scambi di merci sempre più essenziali o raffinate hanno generato relazioni intense tra genti anche molto lontane ed in questo processo il mare ha avuto un ruolo determinante malgrado i rischi dovuti alle incertezze della navigazione e alla fragilità delle prime imbarcazioni.
Un contributo enorme all’approfondimento di questi flussi è stato dato da quanto ritrovato, a fine ottocento, nella Genizah di Al Fustat, l’antica Cairo, un deposito documentario annesso alla sinagoga di Ben Ezra dove venivano conservati, in attesa del loro rituale seppellimento, documenti contenenti la formula propiziatoria “in nome di dio” e che per tanto non potevano essere distrutti.
Una mole enorme (centinaia di migliaia) di testi, spesso frammenti, di ogni tipo scritti in varie lingue e su vari supporti che vanno dal X secolo sino al XII secolo. Una dimenticanza che ha consentito con certezza di ricostruire le relazioni commerciali sia in area mediterranea che oceanica con particolare riguardo alle aree del Mar Rosso e del Golfo Persico.
Testi sacri, ma anche lettere commerciali, libri contabili, contratti e ogni altro documento testimoniano l’intensità delle relazioni di genti che si spinsero sino alle coste africane e dell’India dando luogo a collaborazioni commerciali intrareligiose impensabili per i secoli a venire. Cristiani, Ebrei, Mussulmani, Indù, si trovarono a lavorare in sostanziale armonia con l’unico obiettivo di soddisfare una crescente domanda di una gran varietà di merci, condividendo a lungo vita e guadagni.
Fabrizio Fattori
In copertina Solomon Schechter al lavoro nell’«appartamento Cairo» alla Cambridge University Library, 1897
Ti Potrebbe Interessare Anche
Dal mogano alla vetroresina: storia di un cantiere diventato leggenda
La storia dei cantieri Riva inizia nel 1842 sul lago d’Iseo a Sarnico (BG) con Pietro Riva, maestro d’ascia emigrato dal lago di Como. Prosegue...
La storia del gommone
Esistono antiche immagini scolpite di pelli di animali piene d'aria, gonfiate con la bocca e galleggianti che venivano utilizzate per attraversare i fiumi,...
La Ferrovia Roma Ostia: ''Tutti ar mare''
Roma non è mai stata una città di mare anche se questo è stato strumento così essenziale da essere definito “Mare nostrum”,...
Occhio e malocchio nel 'porto di Torlonia'
Il rilievo del cosiddetto "porto di Torlonia" (propriamente il Portus Augusti, voluto dall'imperatore Claudio per incrementare gli approvvigionamenti dell'Urbe),...
La Grande Voragine Blu del Belize
La barriera corallina mesoamericana rappresenta, ancora oggi, uno degli ecosistemi meglio conservati del pianeta. Si estende per circa mille...
Sir Peter Blake, 34 anni dalla sua vittoria alla Whitbread
Sir Peter James Blake, nato il 1 ottobre 1948 e scomparso il 5 dicembre 2001, è stato un grande velista neozelandese che ha vinto la Whitbread Round...
La portaerei Cavour, orgoglio della Marina Militare Italiana
Nave Cavour (CVH 550) è una portaerei STOVL italiana entrata in servizio per la Marina Militare Italiana nel 2009, costruita da Fincantieri cui...
L’Ambra Grigia un tesoro nascosto
Elemento indispensabile della farmacopea più antica, mangiato, inalato, indossato, e oggi, nella sua formula sintetica, prevalentemente usato dall’industria...
Roma e la nave di Enea
L’archeologia si avvale spesso di contributi storico letterari dei grandi autori classici che, con i loro scritti, spesso avventurosamente pervenutici,...