Le piscine di Parigi
di Fabrizio Fattori
di Fabrizio Fattori
Molte delle grandi metropoli del mondo devono il loro sviluppo ad un fiume che per secoli ha provveduto ai bisogni dell’uomo contribuendo alle economie del luogo e all’arricchimento culturale dell’umanità.
Nel tempo molti hanno perso questo ruolo. Lo sviluppo della tecnologia ha spesso relegato queste meraviglie della natura a meri elementi paesaggistici o, nel peggiore dei casi, a fogne a cielo aperto.
Ulteriore sgradevole testimonianza dell’imbecillità umana cui, paradossalmente, sfugge l’importanza di conservare risorse essenziali alla vita e alla sua qualità.
La piscina galleggiante Josephine Baker - Foto da Italiani a Parigi - WordPress.com
Da qualche tempo alcune capitali europee hanno messo in atto costosi interventi di recupero ambientale di questi ecosistemi per restituirli ad una cittadinanza sempre più desiderosa di natura dietro l’angolo.
Parigi ormai da anni propone spiagge attrezzate con vista mozzafiato sui monumenti della città e ad un passo dalla stazione del metrò.
Recentemente si è azzardato un progetto di “balneazione diretta” nelle acque della Senna, acque non più balneabili dai primi anni venti. Fare il bagno nella Senna in piscine protette ha suscitato l’entusiasmo di molti subito rientrato poiché ad attenti controlli il livello di inquinamento risultava ben al di sopra del tollerabile.
La famosa Piscina Deligny - Foto da www.christianvancautotems.org
I parigini sono ritornati a fare il bagno nelle numerose piscine, alcune delle quali a bordo Senna, continuando una secolare tradizione cittadina. La prima piscina galleggiante venne, infatti, inaugurata alla fine del settecento nel quinto arrondissement.
L’ultima piscina galleggiante, la Deligny dal nome di uno dei primi maestri di nuoto, luogo di amenità e trasgressione ( Negli anni settanta vi comparvero i primi seni nudi, e tra l’altro a poca distanza dall’Assemblée Nationale) è affondata miseramente nel luglio del 1993, risucchiata dalla Senna e forse anche per i danni strutturali riportati qualche anno prima da un impatto con una battello.
La moda alla piscina Deligny fotografata da Helmut Newton - Foto da Modartech - Istituto Modartech
Quel che ne rimane giace a pochi metri di profondità dopo una lunga carriera che risale al XIX secolo quando Deligny utilizza la nave “Cénotaphe” destinata a recuperare le ceneri di Napoleone a Sant’Elena, per farne luogo di svago ed incontro per la buona società parigina di quegli anni.
Quel che si è perduto appare irrecuperabile anche se una nuova piscina galleggiante è stata realizzata (la Baker) a seguito delle vivaci sollecitazioni dei parigini, ma i suoi idromassaggi, il solarium e le sue vasche non sostituiranno il fascino della vecchia piscina andata a fondo.
Fabrizio Fattori
Foto di copertina Piscine Joséphine Baker photo Dictionnaires et Encyclopédies sur 'Academic'
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