Il Passaggio a Nord-Ovest e il riscaldamento globale
Una eterna disputa tra Canada e Stati Uniti
Una eterna disputa tra Canada e Stati Uniti
Il passaggio a nord-ovest è una rotta che collega l'Oceano Atlantico all'Oceano Pacifico nell'emisfero boreale passando attraverso l'arcipelago artico del Canada, in territorio Artico, all'interno del Mar Glaciale Artico.
Tale rotta, nota sin dalle prime esplorazioni dell'Artide, ma soggetta al blocco dei ghiacci, è soggetta ad una disputa territoriale tra Canada e Stati Uniti: gli USA considerano il passaggio a nord-ovest come acque internazionali, mentre il Canada le considera acque territoriali canadesi.
Rotte polari attraverso l'arcipelago canadese
La disputa assume importanza se si considera che le rotte dall'Europa all'Estremo Oriente risparmierebbero 4.000 km attraverso il passaggio, rispetto alle attuali rotte passanti per il Canale di Panamá.
Le prime esplorazioni
Tra la fine del XV e il XX secolo, gli europei hanno cercato di stabilire una rotta commerciale marina che passasse a nord e ad ovest del continente americano. Gli inglesi chiamarono la rotta passaggio a nord-ovest, mentre gli spagnoli la battezzarono stretto di Anián. Il desiderio di trovare questa rotta motivò gran parte dell'esplorazione europea di entrambe le coste del Nord America.
Hernán Cortés
Nel 1539 Hernán Cortés incaricò Francisco de Ulloa di navigare lungo l'odierna Baja California alla ricerca dello Stretto di Anián. L'8 agosto 1585, l'esploratore inglese John Davis entrò nello Stretto (golfo) di Cumberland presso la costa dell'isola di Baffin. Nel 1609, Henry Hudson navigò lungo il fiume che oggi porta il suo nome (fiume Hudson) alla ricerca del passaggio. Hudson in seguito esplorò l'artico canadese e scoprì la baia che da lui prese il nome.
Il 30 luglio 1789 partì da Cadice la spedizione Malaspina il cui compito era quello di esplorare le regioni più lontane e non ancora cartografate del continente americano e dell'oceano Pacifico,svolgere un programma di determinazioni magnetiche, raccogliere informazioni politiche ed economiche e individuare il presunto passaggio a Nord-Ovest. Tale spedizione composta da due corvette passò da Capo Horn costeggiando Nord Africa e Sud-america. Risalì facendo rotta a Panama fino all'Alaska ma fu costretta ad abbandonare la ricerca ritornardo ad Acapulco.
La rotta di Malaspina - Foto da www.giornirubati.it
Nel 1845 una ben equipaggiata spedizione di due navi, guidata da Sir John Franklin (la spedizione perduta di Franklin), tentò di forzare il passaggio attraverso i ghiacci artici dalla Baia di Baffin al Mare di Beaufort. Quando la spedizione non riuscì a rientrare, diverse spedizioni di soccorso e squadre di ricerca esplorarono l'artico canadese tra i due corpi d'acqua aperta, producendo alla fine la carta nautica di un possibile passaggio. Della spedizione sono state ritrovate poche tracce, comprese registrazioni che indicano che le navi vennero bloccate dalla morsa di ghiaccio nel 1845 vicino all'Isola di Re William, a circa metà strada del passaggio, e non furono in grado di disincagliarsi nell'estate successiva.
Lo stesso Franklin, apparentemente, morì nel 1847. Non è chiaro il motivo per cui tutti i 134 membri della spedizione, pur ben equipaggiata e ben rifornita, perirono. L'ipotesi più recente ritiene che la morte sia stata causata dal piombo rilasciato dai contenitori metallici contenenti le scorte alimentari della spedizione; per la fornitura di cibo era stata indetta una gara d'appalto al ribasso. Questa ipotesi è confortata dalle prime autopsie sui corpi, che il ghiaccio ha conservato in buone condizioni, eseguite alla fine del XX secolo. Così, mentre percorrevano le vie di terra per raggiungere un forte o un villaggio, gli uomini della spedizione si nutrivano con cibo intossicato dal piombo.[senza fonte]
Una delle due navi della spedizione di Sir John Franklin
Nel settembre 2014 il relitto della nave di Franklin viene trovato da una spedizione canadese per mezzo di immagini sonar vicino all'isola del Re William, nel territorio del Nunavut. (Vedi articolo del Corriere della Sera)
I primi successi
Il passaggio a nord-ovest venne infine conquistato nel 1906, quando l'esploratore norvegese Roald Amundsen, che era salpato giusto in tempo per sfuggire ai creditori che cercavano di fermare la spedizione, completò un viaggio di tre anni su di un peschereccio per la pesca delle aringhe convertito, di 47 tonnellate di stazza. Alla fine di questo viaggio, entrò nella città di Circle, in Alaska, ed inviò un telegramma che annunciava il suo successo. La sua rotta tuttavia non era pratica dal punto di vista commerciale: in aggiunta al tempo che occorreva, alcune delle sue acque erano estremamente poco profonde.
Roald Amundsen
Il primo passaggio in una sola stagione venne effettuato solo nel 1944, quando la St. Roch, uno schooner della Reale Polizia a cavallo canadese, riuscì nell'impresa.
Le spedizioni successive
Il primo attraversamento del Passaggio a Nord Ovest con slitte trainate da cani è stato realizzato da groenlandese Knud Rasmussen, mentre con la quinta Thule Expedition (1921-1924) Rasmussen e due Inuit della Groenlandia hanno viaggiato dall'Atlantico al Pacifico in 16 mesi con slitte trainate da cani.
Nel 1940, l'ufficiale canadese Henry Larsen della RCMP fu il secondo a navigare il passaggio, attraversandolo da ovest a est, da Vancouver a Halifax. Più di una volta in questo viaggio si temette che il St. Roch, una goletta della Royal Canadian Mounted Police rinforzata appositamente per resistere alla pressione dei ghiacci, non sarebbe sopravvissuto ai danni del ghiaccio marino.
Il St Roch di Henry Larsen - Foto da Henry Larsen and the St. Roch
Ad un certo punto, Larsen si chiese "se fossimo arrivati a questo punto solo per essere schiacciati come una noce su una secca e poi sepolti dal ghiaccio." La nave e tutti i membri del suo equipaggio eccetto uno sopravvissero all'inverno sulla penisola di Boothia. A ciascuno degli uomini che compirono il viaggio venne assegnata una medaglia dal sovrano del Canada, Re Giorgio VI, in riconoscimento di questa notevole impresa di navigazione polare.
Più tardi, nel 1944, il viaggio di ritorno Larsen fu molto più veloce del primo: i 28 mesi impiegati nel primo viaggio furono significativamente ridotti e impiegò solo 86 giorni per tornare indietro da Halifax, Nova Scotia a Vancouver, British Columbia, segnando il record per averlo attraversato in una sola stagione. La nave seguì un percorso più a nord in parte inesplorato e portò anche dei miglioramenti.
Il 1º luglio 1957, il cutter della United States Coast Guard di nome Storis partì in compagnia della USCGC Bramble e della USCGC Spar per il progetto di ricerca di un canale più profondo attraverso l'Oceano Artico e per la raccolta di informazioni idrografiche. Al suo ritorno nelle acque Groenlandesi la Storis fu la prima nave battente bandiera degli Stati Uniti a circumnavigare il Nord America. Poco dopo il suo ritorno alla fine del 1957, fu riassegnata al suo nuovo porto di Kodiak, Alaska.
Il cutter Storis - Foto da www.mxak.org
Nel 1969, la SS Manhattan effettuò il passaggio, accompagnata dal rompighiaccio canadese CCGS John A. Macdonald e dalla CCGS Louis S. St-Laurent. I rompighiaccio US Coast Guard Northwind e Staten Island navigarono a supporto della spedizione. La Manhattan fu una superpetroliera particolarmente rinforzata inviata per verificare la fattibilità del passaggio per il trasporto di petrolio. Se la Manhattan riuscì, il percorso fu però ritenuto non praticabile in termini di costi e al suo posto fu costruita la Alaska Pipeline.
Nel giugno 1977 Willy de Roos lasciò il Belgio per tentare il Passaggio a Nord Ovest sulla sua barca in acciaio di 13,8 m (45 piedi) Williwaw. Raggiunse lo stretto di Bering in settembre e dopo una sosta a Victoria, British Columbia, doppiò Capo Horn e tornò in Belgio, diventando così non solo il primo diportista a completare il Passaggio a Nord Ovest, ma anche il primo a circumnavigare tutta l'America in barca.
La Williwaw di Willy de Roos
Nel 1981 facendo parte della Transglobe Expedition Ranulph Fiennes e Charles R. Burton completarono il Passaggio a Nord Ovest. Lasciarono Tuktoyaktuk il 26 luglio 1981 con il Boston Whaler di 18 piedi e raggiunsero il Tanquary Fjord il 31 agosto 1981. Il loro viaggio fu il primo transito su una barca aperta da Ovest a Est per una distanza di circa 2.600 miglia nautiche (4.800 km).
Nel 1984 la nave passeggeri MS Explorer (che poi affondò nell'Oceano Antartico nel 2007) divenne la prima nave da crociera a fare il Passaggio a Nord Ovest.
Nel luglio 1986 David Scott Cowper partì dall'Inghilterra su un battello di salvataggio da 12,8 m (42 piedi), la Mabel El Holland, e superò tre inverni artici nel Passaggio a Nord Ovest prima di raggiungere lo Stretto di Bering nell'agosto 1989. Continuò poi intorno al mondo via Capo di Buona Speranza per tornar il 24 settembre 1990, diventando il primo a cincumnavigare il mondo in barca attraverso il Passaggio a Nord Ovest.
David Scott Cowper e la Mabel El Holland
l 1º settembre 2001 Northabout, una barca a vela di alluminio di 14,3 m (47 piedi) costruita e comandata da Jarlath Cunnane, completò il Passaggio a Nord Ovest da Est a Ovest, dall'Irlanda allo Stretto di Bering. Il viaggio dall'Atlantico al Pacifico fu compiuto in 24 giorni. Northabout veleggiò per due anni in Canada prima di ritornare in Irlanda nel 2005 attraverso il Passaggio a Nord Est, completando quindi la prima circumnavigazione del Polo da Est a Ovest. Il ritorno per il Passaggio a Nord Est lungo la costa della Russia fu più lento, perché partì nel 2004, con una sosta per il ghiaccio e un inverno passato a Khatanga, Siberia, tornando poi in Irlanda attraverso la costa della Norvegia in ottobre 2005.
Il 19 maggio 2007 un velista francese, Sébastien Roubinet, con una persona di equipaggio lasciò Anchorage, Alaska, sul Babouche, un catamarano di 7,5 m (25 piedi) disegnato per navigare sull'acqua e scivolare sul ghiaccio. L'obiettivo era di navigare da Ovest a Est attraverso il Passaggio a Nord Ovest con le sole vele. Dopo un viaggio di più di 7.200 km Roubinet raggiunse la Groenlandia il 9 settembre 2007, completando per primo il Passaggio a Nord Ovest senza motore in una stagione.
Il catamarano Babouche di Sébastien Roubinet e Rodolphe André - Foto da www.allboatsavenue.com
Nel 2009 le condizioni del ghiaccio di mare furono tali che almeno nove barche da diporto e due navi da crociera completarono il Passaggio a Nord Ovest.
Alle 15:33 del 29 agosto 2012, David Scott Cowper e Jane Maufe sulla barca a motore POLAR BOUND, furono i primi a navigare in barca da Ovest a Est del Capo Prince Albert nel Passaggio a Nord Ovest attraverso lo Stretto di McClure scoperto dal Capitano Robert McClure sulla HMS INVESTIGATOR nel 1851. POLAR BOUND partì da Portrush, Northern Ireland, il 2 agosto 2012 alle 1030 GMT ed arrivò a Nome, Alaska, il venerdì 7 September 2012 alle 1800 GMT.
Nel 2012 ha completato il Passaggio a Nord Ovest la prima barca a vela italiana con equipaggio interamente italiano, il Best Explorer di Nanni Acquarone, torinese, con una spedizione interamente autofinanziata a nome dell'Associazione Arctic Sail Expeditions - Italia. Best Explorer, un cutter in acciaio di 15,17 m. (51 piedi), è partita da Tromsø (Norvegia) il 1º giugno 2012 ed è arrivata a King Cove, Alaska, il 13 ottobre 2012, dopo un viaggio di circa 8.200 miglia nautiche e che ha seguito quasi esattamente la rotta di Amundsen.
Il Best Explorer di Nanni Acquarone e il suo equipaggio - Foto da www.farevela.net
La spedizione, dopo aver attraversato verso Nord il Circolo Polare nello Stretto di Davis (Groenlandia) il 10 luglio alle 13,00 GMT, è passata dallo Stretto di Bering il 18 settembre alle 18:45 GMT completando il Passaggio. Le tappe sono state Reykjavik (Islanda), Nuuk e Upernavik (Groenlandia), Pond Inlet, Gjoa Haven e Tuktoyaktuk (Canada) e Nome (Alaska). Alla spedizione hanno preso parte ventidue persone che si sono alternate lungo le otto tappe previste. Per quest'impresa all'Associazione è giunto un telegramma di congratulazioni del Presidente della Repubblica e un'analoga lettera del Ministro della Difesa.
Il 17 agosto 2012 Billy Budd II, una barca di alluminio di 35 m di bandiera inglese e con equipaggio professionale inglese, ma di proprietà della milanese Cristina Rapisardi, provenendo dalla Groenlandia si è ancorata a Winter Harbour sulla penisola di Melville, prima barca da diporto nella storia dopo Parry, nel 1819, e McClintock nel 1852. Billy Budd ha poi completato il Passaggio a Nord Ovest passando in Pacifico attraverso lo Stretto Prince of Wales (Stretto del Principe di Galles) e lo Stretto di Bering.
La Billy Budd II - Foto da www.mareonline.it
Il riscaldamento globale
Nell'estate del 2000, diverse navi si avvantaggiarono della sottile copertura di ghiaccio estiva sul Mare Glaciale Artico per compiere l'attraversamento.
Nei primi giorni del settembre 2007, l’area coperta dai ghiacci artici ha raggiunto i livelli minimi da quando, trent'anni prima, sono iniziati i rilevamenti mediante satellite. La riduzione è tale da causare l'apertura della via più veloce di collegamento marina tra l’Europa e l’Asia, nella quale precedentemente, proprio a causa dei ghiacci, il transito navale era impossibile.
Calotta artica nel 2007 confrontata con precedenti anni - NASA immagine creata da Jesse Allen, utilizzando AMSR-E per gentile concessione di dati della Nazionale Snow and Ice dati (NSIDC)
Nella situazione attuale, si sono venute ad aprire due rotte navigabili: una a nord del Canada, pienamente praticabile, e una seconda, da alcuni chiamata per analogia passaggio a nord-est, che passa a nord della Siberia ed è praticabile al 90%.
Nel 2008, per la prima volta nella storia moderna, si è naturalmente aperto tutto il passaggio a nord-ovest, che risultava sgombro dai ghiacci, e contestualmente anche il passaggio a nord-est, a settentrione della Russia.
Nell'autunno del 2013 la Nordic Orion (225 metri di lunghezza) è la prima grande nave a percorrere il passaggio a nord di Alaska e Canada per scopi commerciali.
La Nordic Orion - Foto da news.nationalpost.com
Leif Toudal Pedersen del Danish National Space Centre, che ha studiato i dati del satellite Envisat dell’Agenzia Spaziale Europea, ha affermato: «In questi giorni il ghiaccio si è ridotto di circa 3 milioni di chilometri quadrati ossia circa un milione di chilometri quadrati in più rispetto al 2005, anno di riduzione record dei ghiacci artici».
Mediamente, dal 1980, i ghiacci si erano ridotti di circa 100.000 chilometri quadrati all’anno; in due anni, invece, si è avuta una riduzione di un milione di chilometri quadrati, un valore mai riscontrato prima. Pedersen ha continuato: «La forte riduzione in atto fa supporre che la diminuzione estiva dei ghiacci proceda ad una velocità del tutto inaspettata e questo ci dice che dobbiamo riesaminarne i criteri dei processi coinvolti, perché il fenomeno non era nelle nostre previsioni».
Si ritiene che il riscaldamento globale potrebbe mantenere aperto il passaggio per periodi di tempo più ampi, rendendolo attraente come principale rotta di navigazione.
In copertina immgine acquisita dalla NASA nell'agosto 2010 del passaggio già privo di ghiavccio - Foto da DEPOSITPHOTOS
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