Il ''Nautilus'' e l' ''Ictineo''
di Fabrizio Fattori

di Fabrizio Fattori
La fantasia degli scrittori, specie quelli che ambientano i loro racconti nel futuro, ci meraviglia per la capacità di creare scenari inimmaginabili e lo fanno con tale precisione e maestria al punto da renderli realmente credibili.
Ma è anche vero che i più accorti tra loro siano sensibili a quanto proviene dal mondo della scienza e della sperimentazione nel quale cogliere l’origine di qualcosa da ampliare con abilità romanzesca. E’ improbabile che Jules Verne e Narciso Monturiol Estarriol ebbero modo di conoscersi personalmente ma è certo che il narratore trasse ispirazione da quanto l’avvocato catalano andava sperimentando in quegli stessi anni: la navigazione sottomarina.
“20.000 leghe sotto i mari”, pubblicato nel 1867, ha innegabili passaggi descrittivi con quanto veniva realizzato, con alterne fortune, nei mari della Catalogna. Narciso Monturiol Estarriol, fugura poliforme di intelletuale, si dedicò al suo sogno di esploratore subacqueo partendo dall’esperianza familiare nel campo della realizzazione di botti.
![]() |
Narciso Monturiol Estarriol
Avvalendosi di quanto già fatto da altri e con la conoscenza delle duttili capacità del legno di olivo, resistente e facilmente impermiabilizzabile, riuscì a costruire, nei cantieri della “Nuevo Vulcano” di Barcellona, un primo modello di battello subacqueo, varato nel settembre del 1859, l’ “Ictineo I” (dal greco pesce-nave) dotato di un doppio scafo, lungo 7 metri e largo poco più di 2, dislocante 10 tonnellate, spinto da propulsione umana, effettuò, con successo e grande enfasi giornalistica, un buon numero di immersioni, sino a venti metri.
Un sistema di riciclo dell’aria, pompata attraverso un filtro di calce spenta (idrossido di calcio) assicurava un’autonomia di un paio di ore estensibili a quattro con l’immissione nell’abitacolo di ossigeno imbottigliato. La visione all’esterno era assicurata da oblò conici.
Il suo destino si concluse con un irreversibile danneggiamento dovuto ad una collisione con una nave da carico. Con una sua pubblicazione (“Memoria sobre la navegacion submarina”) Monturiol esprime il suo entusiasmo sulla possibilità di esplorazione subacquea e sui molteplici impieghi del suo battello: dalla pesca dei coralli, alla ricerca di relitti, allo studio delle correnti oltre che alla conoscenza dell’ambiente e all’eventuale uso bellico.
L'interno dell'Ictineo II
A questo seguì l’ “Ictineo II” costruito per mancanza di fondi sempre in legno ma dotato di un motore autonomo. Lungo 17 metri e dislocante ben 72 tonnellate, con 20 persone di equipaggio.
Dopo impegnativi test e messe a punto l’ “Ictineo II” viene varato nel maggio del 1865 ed effettua, con successo un’immersione fino a 30 metri e di 5 ore di durata garantita da aria artificiale, la migliore prestazione tra le tante effettuate da ricercatori di vari paesi.
Ma malgrado il successo la macchina subacquea non avrà futuro. Non si riescono a trovare ulteriori fondi per le necessarie migliorie. I debiti costringono allo smantellamento dell’ “Ictineo II” il sogno per il momento è finito. Ma per molti continuerà sulle pagine di “20.000 leghe sotto i mari”
Fabrizio Fattori
© Copyright 2011-2023 - Nautica Report - Reg. Tribunale di Roma n.314 - 27-12-2013 - Editore Carlo Alessandrelli - Un marchio Wave Promotion srls - P.Iva: 12411241008
Ti Potrebbe Interessare Anche
Il lago di Pilato
Non lontano dalla vetta del monte Vettore (2.477m. del gruppo dei Sibillini), all’interno di una valle morenica, permane un doppio bacino lacustre...
Il Monolite del Foro Italico: il trasporto da Carrara e la navigazione sul Tevere...
Nel 1927 una commissione di industriali, presentatadall’on. Renato Ricci, rivolgeva a Benito Mussolini, in nomedel popolo di Carrara, l’offerta...
Le radici africane
Veniamo tutti dall’Africa e ancor prima dalle scimmie antropomorfe di quelle regioni; “Purché non si sappia in giro” come affermò...
L’isola di Clipperton (o della Passione)
Uno dei luoghi più remoti, a più di 540 miglia nautiche dalle coste del pacifico Messicano, luogo di disperazione e follia che spesso caratterizza...
Il Kon-Tiki. La spedizione di Thor Heyerdahl nel 1947 su una zattera
Il Kon-Tikiè la zattera usata dall'esploratore e scrittore norvegeseThor Heyerdahl nella sua spedizione nel 1947 attraversol'Oceano Pacifico dal...
Il veliero Preussen che affondò a Dover. Uno dei più grandi mai costruiti
La Preussen è stata una nave a vela a cinque alberi con chiglia in acciaio costruita nel 1902 a Geestemünde per la compagnia di navigazione...
Phoinikes: i ''Rossi'' Fenici
Così i greci chiamavano gli uomini dalla pelle “arrossata” dal sole, che con tozze navi ripresero a dar vita ai commerci sulle sponde...
Quando infuria il Libeccio
Esistono popolazioni costiere abituate da sempre a convivere con la furia del mare, come a Camogli (Ge), dove il Libeccio spesso flagella l'abitato. I...
Medicane, l'uragano di casa nostra
In meteorologia per Medicane (ciclone di tipo tropicale) o Cicloni tropicali mediterranei o anche uragani mediterranei s'intende un sistema di bassa pressione...