Costruito nel 1897 nei cantieri navali del Delaware venne acquistato da William Randolph Hearst nel 1922 ed è ancora oggi ricordato come l’affascinante scenario di uno dei gialli “volutamente” insoluti dei folli anni di Hollywood.

Hearst era un magnate che controllava buona parte della stampa dell’epoca ed esercitava un potere enorme su tutta l’informazione, indirizzandone l’opinione pubblica a tutela dei suoi variegati affari e interessi privati.

Lo yacht era disponibile per privatissime crociere sulla costa californiana che spesso ospitavano i più bei nomi dell’effervescente industria cinematografica.

Nel novembre del 1924 al largo del porto di San Diego lo yacht ospitava, oltre al proprietario, la sua amante misteriosa Marion Davies, incerta stella nascente del cinema americano, Tom H. Ince noto regista e produttore in affari con Hearst e Charlie Chaplin già affermata stella Hollywoodiana, oltre a giovani attrici più o meno in carriera.

La crociera si svolse allegramente come in uso nei party tenuti nell’ambiente cinematografico, a base di champagne, nonostante il proibizionismo ancora in vigore, e ogni altro adeguato stimolante, per terminare con la morte di Tom H. Ince, reportata dalla stampa americana come “naturale”… forse per indigestione.

(Charlie Chaplin, Thomas Ince, Marion Davies & Hearst Yacht “Oneida”) - Copyright: https://50plusworld.com/the-myth-and-mystery-of-thomas-ince/

Mai giornali e riviste avevano riportato notizie più orchestratamente false. Il cadavere, frettolosamente cremato, aveva in tutta evidenza, per i non pochi testimoni, un foro di pistola in testa.

Si parlò anche di un revolver di Hearst tempestato di diamanti, comparso nel più bello di una incresciosa situazione che vedeva Chaplin compromesso con la misteriosa fidanzata Marion di cui l’ultra sessantenne Hearst era follemente geloso.

Il colpo, palesemente destinato ad altri colpì il povero Ince. La stampa asservita commemorò la morte naturale del brillante regista/produttore.

Ma Hollywood non taceva e le martellanti indiscrezioni sull’accaduto spinsero l’apertura di un’indagine da parte del Procuratore Distrettuale di San Diego. Dei tanti testimoni venne ascoltato solo un vecchio dipendente di Hearst che confermò quanto già riportato dalla stampa.

L’inchiesta venne chiusa, l’indigestione confermata e lo scandalo soffocato. Il potere di Herast tracimava, inequivocabilmente, nelle istituzioni più granitiche. La moglie di Ince, venduta la casa, ebbe una rendita esaurita la quale, anche a causa della crisi economica del 1929, terminò la sua vita come tassista.

Lo yacht divenne museo galleggiante legato al nome del magnate ed al mistero della morte di Ince, per poi essere rottamato nel 1941, andando a fornire il suo acciaio alla costruzione di armi per il governo canadese.

Fabrizio Fattori

In copertina lo yacht Oneida PUBLIC DOMAIN - By USN Photograph NH 103550, edited to remove obvious defects, type and handwriting added to the original photograph - Department of the Navy, Naval Historical Center, Online Library of Selected Ships, Civilian Ships, Public Domain, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=23734614