Grote Mandrenke: una catastrofe naturale del medioevo
di Fabrizio Fattori
di Fabrizio Fattori
“Oggi sono passato per Rungholt, la città che andò sotto cinquecento anni fa” così Von Lilienchron (1844-1909), poeta tedesco dell’ottocento, descrive questo accadimento contribuendo ad alimentare nell’immaginario collettivo l’orrore di quegli eventi cui l’uomo è soggetto da secoli, e, come noto, si vanno intensificando di anno in anno a causa dell’inesorabile cambiamento climatico in corso.
Una ricca comunità mercantile del XIV secolo, legata alle attività delle Lega Anseatica, presente sulle coste della Frisia settentrionale, fu spazzata via dalla seconda alluvione di San Marcello (gennaio 1362).
La comunità di mercanti e agricoltori, appena ripresasi dalla Peste Nera, fu annientata a seguito di un’inusuale tempesta di mare che spazzò le coste comprese tra l’Olanda e la Danimarca mutando la geografia dei luoghi, causando migliaia di vittime e distruggendo villaggi sin nell’interno.
Carte dei territori interessati all'inondazione prima del 1362 (a sinistra) e dopo il 1634 (a destra) secondo Johannes Mejer, 1652.
Cancellandone la memoria al punto che a lungo si dubitò della sua esistenza e fu solo nell’ottocento che, raccogliendo reperti, ossa e vestigia, la tragedia ebbe conferma storica archeologica.
Ancora oggi qualcuno, navigando nelle acquae del mare di Wadden, dice di sentire i rintocchi della campana della sua chiesa cosa che confermerebbe il coinvolgimento divino a monito dell’offesa recata al parroco della chiesa locale costretto a bere birra dal calice dell’eucarestia da un gruppo di cittadini ubriachi.
Ricordata anche come “Grote Mandrenke” (la grande affogatrice) è solo uno degli eventi catastrofici che nel corso dei secoli hanno colpito gli insediamenti umani, repertoriati da storici e cronisti sin dall’epoca classica fino ai nostri giorni, dove si assiste impotenti all’incremento distruttivo di una natura che pare ribellarsi alle molteplici offese arrecategli dall’uomo.
Fabrizio Fattori
© Copyright 2011-2023 - Nautica Report - Reg. Tribunale di Roma n.314 - 27-12-2013 - Editore Carlo Alessandrelli - Un marchio Wave Promotion srls - P.Iva: 12411241008
Ti Potrebbe Interessare Anche
Alla ricerca della longitudine
Navigare in mare aperto ha comportato sempre moltissimi rischi. Il conoscere l’esatta posizione confortava i naviganti, ma questo non fu possibile...
Il Moro, un corsaro a San Diego
Storia di vela e di Coppa America, ma anche di un grande uomo di mare e dell'industria. Coraggioso ed intrepido come un vero corsaro, come fu definito...
America's Cup, ''There is no second''
L'America's Cup è il più famoso trofeo nello sport della vela, nonché il più antico trofeo sportivo del mondo per cui...
Un paradiso chiamato Florida Keys
Oltre 800 isole coralline a sud di Miami, di cui 45 aperte ai turisti. Da Key Largo a Islamorada, da Marathon alla mitica Key West Le Florida...
Le 10 spiagge più belle del mondo
Spettacolari luoghi naturali dove terra, acqua e aria si incontrano per dare vita ai più suggestivi panorami mai visti; paradisi in terra dove il...
Florence Arthaud, la fidanzata dell'Atlantico
Florence Arthaud è stata una velista francese: Boulogne-Billancourt (Francia) 28 ottobre 1957 - Villa Castelli (Argentina) 9 marzo 2015, in un incidente...
I misteri di Rapa Nui
Tra gli innumerevoli luoghi dove le attività umane hanno lasciato nel corso dei secoli vestigia, tracce, o reperti che malgrado gli innumerevoli...
Mogador, l'isola della porpora
L’isola di Mogador, situata non lontano dalla citta’ di Essaouira in Marocco, nell’oceano Atlantico, cela le tracce di un sito risalente...
La Digue, l'isola paradiso alle Seychelles
La Digue è la quarta più grande isola abitata delle Seychelles, situata a est dell'isola di Praslin e a ovest di Félicité. Ha...