Barcellona. storia, arte e movida
Barcino fu fondata da Amilcare Barca, padre di Annibale

Barcino fu fondata da Amilcare Barca, padre di Annibale
Soprannominata Ciudad Condal o Ciutat Comtal (Città dei Conti), è la seconda città della Spagna per numero di abitanti dopo Madrid. Nel 1992 fu sede dei Giochi Olimpici estivi.
Nel 2004, a Barcellona, si è tenuto, per la prima volta assoluta, il Forum Universale delle Culture, la città ha ospitato l'Esposizione internazionale del 1888 e quella 1929 e inoltre Barcellona è sede dell'Unione per il Mediterraneo.
Barcellona - Foto di Dominick Vietor da Pixabay
Forte del turismo, del porto e della vicinanza alla Francia (160 km da Le Perthus), la città vide la sua già prospera economia impennarsi dopo i giochi olimpici del 1992. La città è il secondo maggior centro industriale e finanziario della Spagna dopo Madrid, nonché il maggior porto commerciale e turistico e uno dei maggiori d'Europa.
Storia
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Amilcare Barca |
Secondo la leggenda, a fondare Barcino fu il cartaginese Amilcare Barca, padre di Annibale. In realtà l'esistenza di una Barcellona punica non si è mai potuta provare, così come sembra non avere molto più fondamento la nascita e lo sviluppo di un insediamento greco nelle immediate vicinanze della città. È probabile che i primi abitanti di Barcino fossero delle genti di origine ibera.
Successivamente i Romani riorganizzarono la città come un castrum (un campo militare ), situato a Mons Taber, una collina dove oggi sorgono da una parte il municipio e dall'altra la sede della Generalitat de Catalunya (Plaça de Sant Jaume). La città fu battezzata dai Romani con il nome di Colonia Iulia Augusta Faventia Paterna Barcino. L'organizzazione antica delle strade è ancora visibile nelle cartine del centro storico e dalle mura romane rimaste in piedi. Si ritiene che Barcino avesse anche un anfiteatro, probabilmente ubicato nei pressi della chiesa di Santa Maria del Mar.
La città fu poi conquistata dai Visigoti nel V secolo, dai Mori nel VIII secolo, dai Franchi nell'anno 801. Questi ultimi ne fecero la capitale del contado di Barcellona. Fu poi saccheggiata dal hajib omayyade Almanzor nel 985.
A partire dal X secolo Barcellona visse un lungo periodo di prosperità che continuò anche quando, nel 1137, per un gioco di alleanze, il conte divenne re di Aragona, e la città il centro più rappresentativo del reame. Barcellona divenne uno dei maggiori porti del Mar Mediterraneo (i suoi mercanti e armatori rivaleggiavano con i genovesi); il centro si arricchì di sontuosi edifici gotici e, tra il XIII e il XIV secolo, due nuove cinte murarie ne fortificarono il cuore medievale.
Ritratto del re Ferdinando II d'Aragona e della regina Isabella di Castiglia - Foto da Studia Rapido
Nel XIV secolo, la città entrò in un periodo di decadenza che si protrasse nei secoli successivi. L'unione personale con il regno di Castiglia, iniziatasi con il matrimonio tra Ferdinando II di Aragona e Isabella di Castiglia nel tardo Quattrocento, segnò il declino economico della Catalogna, i cui cittadini furono esclusi dal commercio con l'America ormai scoperta. L'anno 1717, seguito alla sconfitta subita davanti alle forze del primo dei Borboni di Spagna, re Filippo V, la Catalogna perse l'indipendenza politica.
L'industrializzazione dell'Ottocento è proseguita in tutto il Novecento risollevando l'economia, e la città tornò a essere un importante centro commerciale, politico e culturale. Testimoni ne sono le due Esposizioni Universali organizzate nel 1888 e nel 1929. Nella seconda metà del XIX secolo il progetto di abbattere le antiche mura medievali fece spazio a l'Estensione (in catalano Eixample) che allargò i confini della città fino a inglobare i paesini della vicina periferia. Fu il caso di Gràcia, Sarrià, Horta, Sant Gervasi de Cassoles, Les Corts, Sants, Sant Andreu de Palomar e Sant Martí de Provençals.
Mappa antica di Barcellona - Foto da Spagna.it
Durante la Guerra Civile Barcellona si schierò dalla parte della Repubblica. Più precisamente, il forte e radicato movimento anarchico della città diede impulso a massicce collettivizzazioni e a diffuse esperienze di autogestione nell'industria e nei servizi pubblici.
Durante la guerra, la città fu bombardata in diverse occasioni principalmente dall'Aviazione Legionaria italiana, ma anche dalla Legione Condor, nazista, al servizio del generale Franco.
Bombardamento italiano su Barcellona - Foto da Il Post
Ci furono 385 bombardamenti, i quali causarono 2.750 morti. La città fu occupata il 26 gennaio 1939 dall'Esercito franchista. Il regime abolì le istituzioni politiche autonome e l'uso della lingua catalana.
Durante i 36 anni della dittatura, Barcellona si vide in un periodo di rinascita sociale e culturale. La forte immigrazione (essenzialmente dal sud della Spagna) iniettò nel substrato cittadino un gran numero di abitanti di lingua spagnola, riducendo l'impatto del catalano.
Alla fine degli anni settanta, il ritorno della democrazia portò anche un recupero dell'identità politico-culturale catalana.
Barcellona cominciò un nuovo sviluppo culturale e urbanistico che l'ha trasformata nella moderna metropoli del presente. I Giochi Olimpici, organizzati nel 1992, contribuirono molto allo sviluppo del capoluogo catalano.
Negli anni che vanno dalla designazione olimpica nel 1986 al 1992, Barcellona si trasformò radicalmente, rinnovandosi, ampliandosi e promuovendo la sua immagine ovunque nel mondo.
Dalla rivoluzione industriale a oggi.
Storicamente l'economia Barcellonese si è basata sul commercio attraverso il suo porto, il settore industriale cominciò a prendere peso durante il XIX secolo a partire dalla rivoluzione industriale, specialmente il settore tessile, in un primo periodo, per svilupparsi successivamente all'industria editoriale, chimica, farmaceutica, automobilistica, logistica ed elettronica, fino a trasformare la provincia di Barcellona nella principale zona industriale della Spagna.
Con la crescita della prosperità la città di Barcellona cominciò a espellere le zone industriali fuori dai suoi limiti urbani. L'economia della città si specializzò così nel commercio, nella ristorazione e soprattutto nel turismo, che negli ultimi anni è cresciuto enormemente in città; il turismo è diventato per la città una delle principali fonti economiche.
Il porto di Barcellona - Foto di Leonhard Niederwimmer da Pixabay
Infrastrutture con impatto economico
Ancora oggi il porto di Barcellona è uno dei motori economici della città, si è trasformato negli ultimi anni in uno dei più grandi porti del Mediterraneo per tonnellaggio di mercanzie e numero di container[4] permettendo di esportare la produzione industriale e importare i materiali primi o semilavorati. È anche il primo porto del Mediterraneo e il quinto nel mondo per numero di navi da crociera, dalle sue banchine passano fino a due milioni di passeggeri all'anno.
L'aeroporto del Prat, nel 2008 ha visto un numero di passeggeri superiore ai 30 milioni, situandosi al secondo posto in Spagna per traffico aereo, è appena stato inaugurato il nuovo terminal che permetterà di raggiungere i 40 milioni di passeggeri.
Aeroporto de El Prat de Barcelona - Photo Bene Riobó
Questa infrastruttura ha permesso lo sviluppo di una potente industria turistica che genera grandi benefici per la città anche se recentemente si è discusso del bisogno di orientare la politica dell'aeroporto verso i voli intercontinentali e non verso i "low cost", attraendo così allo stesso tempo un pubblico con un profilo economico più elevato e grandi società multinazionali.
Nei primi mesi del 2008 è stata inaugurata anche la linea ferroviaria ad alta velocità tra Madrid e Barcellona. La linea dell'alta velocità sarà prolungata fino alla frontiera francese, dove potrà connettersi con l'attuale rete ferroviaria francese.
Treno Renfe-SNCF in arrivo a Barcellona - Foto da Interrail
Questa linea è costruita per permettere un uso misto, sia per treni passeggeri sia per treni merci, permettendo così una connessione ferroviaria rapida ai passeggeri e un traffico mercantile con il resto d'Europa delle merci giunte nel porto.
La Fiera di Barcellona organizza numerose esposizioni, saloni, congressi e fiere per professionisti. Alcune di queste sono tra le più importanti in Spagna e in Europa, con più di 3,5 milioni di visitatori annuali, che generano un grande giro d'affari per il settore alberghiero e ristoratore.
Fiera di Barcellona - Foto da travelourplanet.com
Da non perdere
A Barcellona si ha la possibilità, percorrendo a piedi le strade, di trovare tracce della sua storia millenaria, dalle rovine romane e della città medievale fino ad arrivare ai quartieri del modernismo catalano, con i suoi edifici caratteristici, i suoi isolati quadrati, i suoi viali alberati e le sue strade larghe.
La città antica è praticamente piana mentre i quartieri più recenti acquisiscono maggiore pendenza man mano che ci si avvicina alla catena di colline retrostante.
Quadrat d'Or - Foto da Pinterest
Alcuni esempi del modernismo sono gli edifici del Quadrat d'Or nel quartiere dell'Eixample, le opere di Antoni Gaudí e il Palau de la Música Catalana di Lluís Domènech i Montaner, dichiarato nel 1997 patrimonio dell'umanità dall'Unesco e situato nel quartiere di Sant Pere, accanto a Via Laietana.
Non meno importanti sono i contributi architettonici, sempre d'impianto modernistico, di Josep Puig i Cadafalch.
All'interno del Barri Gòtic, nella Ciutat Vella, da notare la bellissima Cattedrale di Sant'Eulalia, dedicata alla patrona della città. La cattedrale è liberamente visitabile in alcune ore del giorno, altrimenti l'entrata è a pagamento e comprende non solo la chiesa ma anche i musei annessi all'interno dei palazzi collegati alla cattedrale tra cui il Palau del Lloctinent che fa da sfondo alla Plaça del Rei. Sempre nel Barri Gòtic si trova un'altra chiesa degna di nota: Santa Maria del Pi, mentre Santa Maria del Mar si trova nel Born.
Veduta aerea sulla magnifica Ciutat Vella, cuore di Barcellona - Foto da travelweare
Tra i luoghi di maggior attrazione è necessario ricordare Las Ramblas (in spagnolo) o Les Rambles (in catalano), viale situato tra Plaça Catalunya, centro della città moderna, e il Porto Antico.
La strada, sia di giorno sia di notte, è colma di gente e lungo il suo marciapiede centrale si possono trovare giornalai, fiorai, venditori di uccelli, artisti di strada, caffetterie, ristoranti e negozi. In prossimità del porto è frequente incontrare bancarelle dove si esercitano e lavorano pittori e disegnatori.
Las Ramblas
Passeggiando lungo Les Ramblas si possono ammirare vari edifici di interesse come il Palazzo della Virreina, il colorato Mercato della Boqueria e il famoso Teatro del Liceu, in cui vengono rappresentati opere e balletti. Anche le strade laterali sono caratteristiche; una di queste, molto breve, conduce alla Plaça Reial, una piazza con palme ed edifici i cui portici ospitano birrerie e ristoranti e nella quale, durante il fine settimana, si riuniscono i collezionisti di francobolli e di monete.
Le Ramblas terminano arrivando al Porto Antico, dove si trova la statua di Cristoforo Colombo (Cristobal Colón) che, con il dito puntato, indica metaforicamente la direzione del Nuovo Continente.
A pochi passi da lì, si incontra il Museo Marittimo dedicato soprattutto alla storia navale del Mar Mediterraneo, nel quale si può ammirare la riproduzione a scala reale di una galera da combattimento. Il Museo è situato nei cantieri navali medioevali, dove venivano costruite le barche che navigavano per il Mediterraneo. Il Porto Antico offre altre attrazioni, come un centro commerciale con negozi, ristoranti, cinema e il maggior Acquario della fauna marina mediterranea.
Museo Marittimo di Barcellona Foto da Dintorni Barcellona
La città di Gaudí
Barcellona è la città dove ha vissuto e lavorato l'architetto Antoni Gaudí, le cui opere attraggono ogni anno molti turisti da tutto il mondo.
La più nota è la chiesa della Sagrada Família, il cui nome completo in catalano è Temple Expiatori de la Sagrada Família (Tempio espiatorio della Sacra Famiglia), che Gaudí lasciò largamente incompiuta e che è tuttora in costruzione dal 1882. In base ai moderni mezzi e materiali si prevede che verrà ultimata intorno al 2020.
I lavori per la sua costruzione sono unicamente finanziati dalle offerte dei fedeli e dalle entrate derivanti dalla vendita ai visitatori del biglietto di ingresso. La facciata della Natività era già stata completata prima della morte del progettista; recentemente è stata terminata quella della Passione e otto delle dodici torri previste (corrispondenti agli apostoli). Rimane inoltre da completare la facciata della navata centrale, quella rappresentante la Gloria.
Sagrada Família - Foto da MyLittleAdventure
Tra le altre opere di Antoni Gaudí, le più famose e importanti sono il Parc Güell, la Casa Milà, meglio conosciuta con il nome di "La Pedrera", Casa Batlló, Palau Güell e Casa Vicens.
Musei
Tra i musei dell'arte di Barcellona rivestono un grandissimo interesse quello della Fundació Joan Miró, dove si possono ammirare alcune opere del pittore maiorchino e dove vengono realizzate esposizioni itineranti provenienti da tutti i musei del mondo; il Museu Picasso, contenente un'importante collezione di opere poco conosciute del famoso pittore che risalgono al suo primo periodo.
Museu Picasso - Foto da Fodors Travel Guide
Nel MNAC - Museu Nacional d'Art de Catalunya si trova una delle più grandi collezioni di arte romanica del mondo. Tra questi di speciale interesse sono gli affreschi romanici trasferiti al museo direttamente da cappelle e chiese di tutta la Catalogna.
A pochi passi dal MNAC, alle falde di Montjuïc si trova il CaixaForum Barcelona, un grande centro culturale che trova sede nell'antica Fàbrica Casaramona.
Il Montjuïc e il Tibidabo
Per godere di uno splendido panorama di tutta la città si può salire a Montjuïc, il piccolo monte situato vicino al porto, sulla cima del quale si trova il Castell de Montjuïc, un'antica fortezza militare che servì per vigilare l'entrata a Barcellona dal mare.
Montjuic - Foto da Viaggio a Barcellona
Questo luogo è tristemente noto ai catalani perché nel 1940 vi fu fucilato dalla polizia franchista Lluis Companys, presidente della Generalitat de Catalunya, oggi considerato eroe nazionale catalano. Oltre che il già menzionato Museo Nazionale dell'Arte Catalana (MNAC), primaria attrattiva della città, ospita anche impianti olimpici come lo Stadio Olimpico Lluís Companys, progettato dall'architetto italiano Vittorio Gregotti e sede fino al 2009 delle partite casalinghe della seconda squadra di calcio della città, l'Espanyol; il palazzo dello sport (Palau Sant Jordi, in onore del Santo patrono della Catalogna), disegnato da Arata Isozaki, e le piscine. Domina il paesaggio la torre delle comunicazioni disegnata da Santiago Calatrava e costruita per le Olimpiadi del 1992. Sempre a Montjuïc si trova il giardino botanico, che dispone di una collezione unica di cactus, e il Teatre Grec costruito in occasione dell'Expo 1929.
Un altro luogo dal quale godere di una bellissima vista su Barcellona è la montagna del Tibidabo, situata nell'entroterra nella parte più alta della città. Si può salire con l'automobile, autobus, tram e funicolare. Sul Tibidabo si trova un parco di divertimenti di antiche origini e anche qui è presente, a breve distanza, un'antenna delle telecomunicazioni d'autore, disegnata da Norman Foster.
Il Tibidabo - Foto da Barcellona
I parchi
Barcellona conta numerosi parchi. I più conosciuti sono il Parc Güell opera di Antoni Gaudí situato nel distretto di Gracia, il parco di Montjuich, situato sulla cima della montagna omonima e il Parque de la Ciudadela (Parc de la Ciutadella), situato nel centro della città e nel cui interno si trova il Parlamento della Catalogna e il parco zoologico della città famoso per aver ospitato il gorilla albino Fiocco di Neve.
Recentemente è stato inaugurato il Parco della Diagonal Mar, il più grande della città, disegnato da Enric Miralles. Altri parchi minori sono: il "Parco della Spagna Industriale" nel quartiere di Sants, il "Parco del Forum" dove si è svolto il Forum Universale delle Culture del 2004, il Parco del labirinto di Horta, parco dove gli alberi sono piantati in modo da formare un labirinto, il "Parco del Clot" vicino alla Plaza de las Glorias e il "Turò Park, vicino alla plaza Francesc Macià.
Parc Güell - Foto da Ceetiz
Le spiagge di Barcellona
Una delle principali attrattive di Barcellona negli ultimi anni sono state le sue spiagge. Grazie alla rigenerazione del litorale attuata nel 1992, per le Olimpiadi, Barcellona oggi può contare su sei spiagge che si estendono per più di 4,2 km. Le spiagge sono centrali: collegate con il centro storico e situate tutte a pochi minuti dalla città.
Tutte le spiagge sono attrezzate con i più importanti servizi: docce, vigilanza, pronto soccorso e, in alcuni casi, cabine-spogliatoio e servizio di noleggio di amache, lettini e ombrelloni. Le spiagge sono sottoposte a pulizia ogni giorno di tutto l'anno e hanno tutte la bandiera azzurra dell'Unione Europea.
Secondo dati del comune di Barcellona, ogni anno le spiagge di Barcellona ricevono più di sette milioni di bagnanti. Anche se la maggior parte di questi bagnanti si concentrano nei mesi estivi tra maggio e settembre, cittadini e turisti possono usufruire delle spiagge per tutto l'anno visto che sono attrezzate per giocare a tennis, pallavolo e altri sport. Nella spiaggia della Barceloneta, vicino all'Hotel Arts, è situato un moderno centro di talassoterapia municipale e il centro polisportivo marittimo, dotato di piscine con acqua di mare che permettono di utilizzare i servizi sportivi tutto l'anno. Le sei spiagge sono, da est a ovest: Sant Sebastià, Barceloneta, Nova Icària, Bogatell, Mar Bella e Nova Mar Bella. In quest'ultima esiste un'area riservata ai nudisti.
Sant Sebastià-Barceloneta - Foto da 60by80
La Monumental de Barcelona
La Plaza de toros Monumental di Barcellona fu inaugurata nel 1914 con il nome di "El Sport" e ribattezzata "La Monumental" nel 1916. È situata tra la Gran Via e la Calle Marina nel distretto dell'Eixample. Con una capienza di 19.582 spettatori, è stata l'ultima plaza ancora attiva a Barcellona, dopo la chiusura della Plaza de El Torin e las Arenas.
All'interno della Monumental si trova il Museo Taurino di Barcellona, dove sono esposte carte di famosi toreri, teste di celebri tori, documenti storici e oggetti relazionati con la tauromachia.
Nel 2010, il parlamento catalano ha approvato una legge, entrata in vigore il 1º gennaio 2012, che vieta la corrida in tutta la Catalogna, rendendo così inutilizzabile, a tale scopo, la Monumental.
La Plaza de toros Monumental di Barcellona - Foto da La Repubblica
Shopping
La zona più commerciale della città è situata nel suo centro storico: calles Portaferrissa, Pelai, La Rambla, Portal de l'Àngel e Plaça de Catalunya, dove piccoli negozi convivono con i grandi magazzini e le grandi catene di distribuzione.
Un poco più a nord di Plaça de Catalunya lungo Passeig de Gràcia, Rambla de Catalunya e Avinguda Diagonal, si trovano i negozi dei grandi marchi internazionali di moda, di pelletteria e di gioielleria.
I negozi di articoli di design si trovano nei vicoli del quartiere del Born che ha acquisito popolarità sin dalla fine degli anni novanta. Altre importanti zone commerciali della città sono la Calle Grande de Gracia o la Calle de Sants, e i centri commerciali come L'Illa, La Maquinista, Les Glòries o la Diagonal Mar.
Plaza Cataluña - Foto da Barcellona
Gli articoli di occasione o di seconda mano si possono trovare nel "Mercat dels Encants", nella plaça de les Glòries, che apre tutti i lunedì, mercoledì, venerdì e sabati e in quello di San Antonio dove ogni domenica mattina diverse bancarelle aprono per vendere libri, dischi, francobolli e moltissimi altri articoli per collezionisti.
Il porto
Un importante accesso alla città, specialmente per le merci, è il Porto di Barcellona, uno dei più importanti del Mediterraneo, sia per il trasporto merci sia per quello passeggeri.
Si trova nelle vicinanze del centro cittadino ed è stato modificato per consentire l'accesso alle navi da crociera. La città conta tre porti minori, il Port Vell, il Port Olímpic e il Port de Sant Adrià, che ospitano imbarcazioni private di media e piccola taglia.
In copertina foto di Joaquin Aranoa da Pixabay
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