Siamo nella piena stagione di pesca. Il mese più caldo dell'estate segna anche l'arrivo più consistente di specie come le lampughe, gli spada, le lecce e i tonni giganti.
Però dovremo anche fare i conti col crescente traffico nautico che specialmente sottocosta condizionerà non poco le nostre uscite di pesca. Molti saranno in ferie e qualcuno ne approfitterà per pescare in posti bellissimi ma anche per chi rimane le possibilità di pesca sono molteplici. Vediamole nel dettaglio.
Traina col vivo
Come sempre, a dominare il sottocosta, è sempre lui, il pesce serra. Ormai c'è ben poco da dire su questo splendido e temibile predone. Il questo periodo si pesca con ottimi risultati a traina col gronghetto morto oppure con l'esca viva. Gli orari migliori vanno dal tardo pomeriggio fino a notte inoltrata. Negli ultimi due anni, però, si è registrato un forte calo nel numero di serra presenti nella nostra zona di pesca. Speriamo in una inversione di tendenza...
Ora il serra trova con una certa frequenza un avversario nell'attività predatoria delle acque basse: la leccia.
Questo bellissimo carangide, che spesso nelle nostre acque supera i 20 kg. di peso, si può insidiare a traina col vivo, utilizzando cefali, lanzardi, aguglie, sugarelli e stelle. Le ore più redditizie sono quelle centrali, ma non è esclusa la sua cattura nella mattinata presto o al tramonto.
Difficile invece la situazione di Tor Paterno. Troppe azioni di disturbo da parte di barche e subacquei tengono il pesce alla larga. Tuttavia evitando le ore di punta... dentici di taglia medio-piccola ma anche big ricciole.
Vertical jigging
Lasciamo perdere per un pò Tor Paterno, non è il periodo migliore per questa tecnica. Meglio cercare il pesce azzurro e occhio alle prime lampughe in avvicinamento, anche se di solito di piccola taglia.
Traina con gli artificiali
Nell'immediato sottocosta possiamo cercare i serra, specialmente nelle ore che precedono e seguono alba e tramonto.
Nonostante la tecnica ideale per la leccia sia la traina col vivo, in questo periodo di primo accostamento, le lecce, anche di buona taglia, possono essere insidiate con le esche artificiali.
Spostandoci più a largo, su batimetriche da 20 a 80 mt., possiamo incontrare le mangianze di palamite, lanzardi, sugarelli e tombarelli, insidiabili con la traina con esche artificiali, di superfice o di fondo, per mezzo di un piombo a sgancio rapido o un affondatore idrodinamico.
Anche questo mese può ancora essere buono per una battuta di pesca in traina d'altura. Normalmente, per arrivare sui posti buoni, si naviga anche 20-30 miglia ma se arrivati a destinazione si vedono mangianze, il divertimento è assicurato.
Tonni, alalunghe, lampughe, pesci spada e aguglie imperiali, sono le prede possibili catturabili con questa tecnica divertente ed efficace.
Light drifting
Con questa tecnica, in questo periodo dell'anno, si pescano con successo palamite, lanzardi, sugarelli, stelle e tombarelli, nonchè le prime lampughe, da cercare nelle zone d'ombra come boe o ostacoli galleggianti.
Drifting
Finalmente siamo operativi al 100 per 100 con i tonni giganti. E' questo il mese della verità: se non arrivano adesso difficilmente ci saranno nei prossimi mesi. Possiamo andare a cercare i grossi rossi su batimetriche che oscillano tra 80 e 120 mt.
Le sarde, tagliate a pezzi, tritate e intere saranno la base della pastura necessaria per attirare i pesci. Sarde, alici, alacce e sgombri sono le esche possibili da innescare. Nel mese di Agosto i tonni possono essere di notevole dimensione, quindi conviene usare un'attrezzatura adeguata utile per contrastare il potente pesce.
Occhio però alla normativa... la chiusura della pesca dipende dall'andamento della pesca stessa, più tonni ci sono e più corta sarà la stagione.
Spinning costiero
In foce rende bene con i serra e può essere efficace con le lecce, che, appena arrivate, attaccano più facilmente la esche artificiali.
Spinning in mare aperto
Spostandoci più al largo, possiamo spinnare sulle mangianze di palamite, lanzardi, sugarelli e tombarelli. Tecnica efficace e divertente.
Altre tecniche
E' sempre il bolentino di profondità a tener banco.
Per scappare dalla confusione del sottosta basta imbarcare una canna di sarde, fare il pieno e puntare verso il largo.
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