La pesca a giugno

Supponendo che l'estate sia arrivata che le giornate siano lunghissime e che le nostre pescate anche di più dato di poterle prolungare anche col buio, godendoci un pò d'aria fresca, speriamo, anche i pesci dovrebbero accorgersi della bella stagione e stazionare tutti un pò più vicino alla costa, quindi un pò più a portata delle nostre lenze.
Per chi ne ha la possibilità, questo "sarebbe" nonostante il tempo ancora instabile, un periodo ideale per una vacanza al mare, alla ricerca di pesci prestigiosi in ambienti diversi da quelli cui siamo abituati.
Per chi invece, per scelta o per necessità, resterà qui, a solcare il nostro mare, vediamo le possibilità offerte dalla nuova stagione per scoprire che in realtà anche nel nostro litorale c'è il modo di trarre grosse soddisfazioni dalla nostra grande passione.
Traina col vivo
In foce la presenza dei serra è una certezza sulla quale possiamo riporre fiducia per una tainata ricca di emozioni. Difficilmente un bel cefaletto guizzante passerà a lungo inosservato. Molto più rare ma non del tutto assenti, le prime lecce di stagione.
Soprattutto in ore serali, anche un gronghetto o una aguglia scongelata può essere efficace con i serra. Teniamolo presente, specie se non abbiamo il tempo da dedicare alla pesca dell'esca viva.
Per la traina a fondo il posto è sempre quello: secche di Tor Paterno. Anche il sogno è sempre lo stesso: dentice o ricciola di taglia (la cernia è protetta). Alle volte i sogni si realizzano.
Vertical jigging
Anche con questa tecnica non è da escludere la cattura di un bel pesce a Tor Paterno. Ci vuole costanza, tempo da dedicare alla ricerca del pesce e un pò di fortuna.
Inchiku, kabura e live kab sono più di un'alternativa.
Ancora tanto divertimento ci aspetta con sugarelli, lanzardi, stelle, alletterati e palamite se riusciremo a pescare sui branchi. Se ci sono le mangianze è facile, se no vanno cercati con l'ecoscandaglio.
Traina con gli artificiali
Trainando nei pressi della foce, specie nel pomeriggio e nelle ore intorno al tramonto, non è poi tanto difficile indurre qualche serra ad attaccare i nostri artificiali.
Subito un pò più fuori ci sono tutti i pesciotti pelagici. Leccie stella, sugarelli, lanzardi, palamite, tonnetti alletterati, da pescare con piume e artificiali di dimensioni piuttosto ridotte. A galla se ci sono mangianze in giro (soprattutto al mattino presto e nel tardo pomeriggio), affondando un pò se si effettua una pesca di ricerca con i pesci che stazionano in profondità.
E a proposito di traina a fondo, ricordiamoci delle spigole. Ci sono e grosse, il difficile è però individuare i posti e trovarle in caccia, condizione essenziale per indurle all'attacco dei nostri artificiali.
Questo è anche un mese ottimo per la traina d'altura. C'è da navigare per decine di miglia ma ne può valere la pena. Se è difficile pescare tonni rossi che superino le restrittive misure minime, potremo sempre rifarci con le alalunghe, le aguglie imperiali, le prime solitarie grosse lampughe. E perchè no, con un bel pesce spada!
Drifting
A partire da metà mese si può ricominciare la pesca del tonno rosso. Ricordiamoci di richiedere per tempo il permesso in capitaneria e rispettiamo scrupolosamente la normativa.
Light Drifting
E' forse questa la pesca del mese. Trovare i branchi di lanzardi e sugarelli non è un problema. Anzi, il difficile è evitarli, per poter insidiare le palamite. Meglio cercarle un pò più a fondo e cercare di fare un pò di selezione sulla taglia innescando sarde intere. E la sorpresa ci può sempre scappare...
Spinning costiero
Nei caldi pomeriggi e fino al tramonto, molti sono gli appassionati che si ritrovano in foce a insidiare i serra. C'è chi torna dalla pesca fatta al largo e chi vuole concludere una giornata di lavoro con la canna in mano.
Per tutti la speranza, spesso la realtà, di un bel serra che attacca un artificiale recuperato in superficie. Per pochi fortunati l'emozione dell'incontro con una leccia amia.
Spinning in mare aperto
Occhi aperti e motore acceso, pronti a scattare sulle mangianze o anche solo sui pesci che bollano. In alternativa dovremo cercare i pesci con l'ecoscandaglio ma se saranno troppo fondi dovremo cambiare tecnica, magari passare al vertical jigging.
Altre tecniche
Non solo bolentino di profondità a occhioni, naselli e cernie per chi può allontanarsi tanto dalla costa ma anche traina notturna e drifting alla ricerca di sua maestà il pesce spada!
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