Si riserva di costituirsi parte civile contro gli artefici del giro di patenti facili in cui sono stati coinvolti anche calciatori del Napoli, la Confederazione che rappresenta le scuole nautiche sul territorio nazionale (Confarca).
Il danno di immagine arrecato agli operatori del settore “è enorme”, commenta il segretario della sezione nautica della Confarca, Adolfo D’Angelo, al punto di motivare la confederazione nel presentarsi come parte lesa nel processo. “Chiediamo che i colpevoli di questo giro, non il primo denunciato in Campania, vengano puniti e che le patenti rilasciate vengano immediatamente revocate”, spiega D’Angelo.
L’inchiesta della Procura della Repubblica del capoluogo campano getta nuove ombre sulla vecchia dirigenza della Motorizzazione civile e anche sulle attuali procedure per il conseguimento del titolo per il comando dei natanti da diporto. “Purtroppo questi fenomeni non sono nuovi – afferma il segretario della Confarca – e accade sempre più spesso che i candidati vanno alla ricerca di escamotage illegali quando si trovano di fronte a quiz troppo poco chiari o comunque troppo arzigogolati. Le domande nelle prove scritte sono spesso inutili, bisogna ammetterlo, ed in alcuni casi risultano addirittura fuorvianti. Noi ci battiamo da tempo per una semplificazione dei quiz, con domande che siano maggiormente indirizzate sulle tematiche della sicurezza e sulla prevenzione dal fenomeno degli abbordi in mare”.
Ufficio Stampa Confarca
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