“L’operazione della Guarda Costiera di Carloforte, che ha coaudiuvato le indagini che hanno portato all’arresto di undici persone ritenute coinvolte in un giro di patenti nautiche facili, merita il plauso della nostra confederazione perché neutralizzano i tentativi illegali di eludere la formazione in mare”.

A dichiararlo è Adolfo D’Angelo, segretario nazionale della sezione nautica della Confarca, confederazione italiana che rappresenta le scuole nautiche e gli Sted.

L’inchiesta, scattata un anno fa, ha portato alla luce un cambio di favori o mazzette da poche centinaia di euro che secondo l’accusa aveva tra i protagonisti il luogotenente di vascello Pierpaolo Spagnolo.

Patenti nautiche che in alcuni casi venivano concordate al ristorante. “Una indagine che ha permesso di far piazza pulita delle mele marce presenti all’interno della Capitaneria” commenta il segretario nazionale della Confarca.

“Ai fini della sicurezza dei diportisti questa operazione è fondamentale – dichiara Adolfo D’angelo – perché scoraggia i furbetti di turno che foraggiano questo malcostume ancora frequente nell’ambito della nautica”.

“L’esame per la patente, da più di un anno, è stato estremamente semplificato, con un programma mirato alla semplificazione e alla sicurezza – aggiunge D’Angelo - Non si capisce perché alcuni soggetti debbano ancora ricorrere a metodi illegali”.

Ufficio Stampa Confarca