Lo chiarisce la circolare del Ministero dei Trasporti, D’Angelo (Confarca):“Nuove possibilità e più formazione in mare”
Gli aspiranti velisti che saranno bocciati nella prova a mare potranno sostenere, nella stessa seduta d’esame, l’abilitazione a motore. È quanto chiarisce il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture nella circolare, inviata a fine aprile alle scuole nautiche, sugli esami per la patente nautica con la prova pratica a vela.
L’esame consisterà anche in un colloquio con il candidato, sui principi fondamentali della vela, che verrà effettuato prima di “mollare gli ormeggi” e risulterà propedeutico alla prova pratica in mare.
“Nel caso in cui l’allievo non dovesse risultare idoneo a tale colloquio, oppure nella prova a mare – spiega il segretario nazionale della sezione Nautica di Confarca,Adolfo D’Angelo - ha l’opportunità di degradarsi e sostenere nella stessa seduta d’esame la prova a motore, o in alternativa ripresentarsi alla prova velica con le stesse modalità descritte”.
“Questa opportunità prospetta nuove possibilità agli aspiranti patentati – D’Angelo– e sarà occasione di tutte le scuole nautiche per garantire al candidato la giusta preparazione con le unità a motore, poiché questa nuova disciplina permette una formazione completa sia a motore che a vela e a noi formatori, consente d’effettuare le uscite a mare con i due mezzi nautici a disposizione”.
Confarca (Ufficio stampa
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