Titoli e professionalità della gente di mare. Troppa confusione e poca chiarezza
di Nicola Silenti
di Nicola Silenti
Una produttività in costante crescita, investimenti al rialzo e prospettive occupazionali di segno positivo.
Il diporto nautico si è confermato un settore di eccellenza del made in Italy come attestato dai numeri venuti fuori dal convegno di Napoli del 14 febbraio, richiamato in un precedente articolo, nonchè dall’evento di Roma del 20 febbraio che ha visto la partecipazione degli ”Stati generali della portualità turistica italiana” con l’obiettivo di dare voce e visibilità a due eccellenze del made in Italy che sono proprio il turismo e la nautica da diporto. Un aspetto specifico di questo complesso e multiforme universo del diporto è indubbiamente legato anche alla crescita delle imbarcazioni e al numero e alle dimensioni degli yachts che influenzano la richiesta di personale adeguatamente formato e una forza lavoro costituita da non meno di 20mila marittimi del diporto, tra l’altro molti stagionali, che trovavano enormi difficoltà a vedere rinnovati i loro certificati di competenza per l’esistenza di normative ben più restrittive di quelle di altri paesi europei.
Questa situazione ha determinato la riforma dei titoli del diporto con la pubblicazione del provvedimento del 13 dicembre 2023 n.227 che modifica il DM 121 /2005 sui titoli professionale del diporto. La nuova normativa presenta dati positivi laddove introduce lo snellimento dei requisiti per ottenere le varie certificazioni, sia di coperta che di macchine, che se sommate all’ampliamento delle abilitazioni concesse dai vari certificati, tornano a rendere la carriera italiana più appetibile rispetto a quella inglese. Difatti la figura di Comandante del diporto consentirà il comando di yachts senza limiti di stazza,mentre analoga figura in altri paesi si ferma a 3000 GT. Considerate le dimensioni degli yachts di nuova costruzione, decisamente portate verso il gigantismo, questa è un’ottima notizia.
Quello che invece non risulta una buona decisione è la impostazione della figura dell’Ufficiale di navigazione di 2a Classe.” Siamo stati sempre favorevoli all’introduzione di questo titolo, che avrebbe dovuto costituire il primo scalino di accesso alla carriera, con requisiti un po’ più leggeri ma comunque sempre nell’ambito di una certa professionalità” dichiara il Comandante Luciano Panizzut di A.Ma.Di “invece si è voluto accontentare certe lobbies, che avevano bisogno di portare ai propri associati la soluzione al problema della gestione di flotte di imbarcazioni senza dover ricorrere alle figure professionali esistenti, che richiedono di essere inquadrate secondo quanto previste dal codice della navigazione”.
Per illustrare il disaccordo sulla istituzione di questa figura professionale – Uff.le di 2a classe – si segnala che non è necessario essere iscritti alla gente di mare, non è richiesto alcun periodo di navigazione ma sono solo necessari i 4 corsi del Basic Training ed un esame del quale non si conoscono ancora i contenuti. Da considerare che la relativa abilitazione li porterà a comandare imbarcazioni fino a 200GT, anche a noleggio senza alcuna esperienza in mare che potrebbe coinvolgere la sicurezza delle persone trasportate denotando inoltre una palese disparità nei confronti di chi ha intrapreso un diverso percorso professionale con altri costi ed altro impiego. Attendiamo di conoscere il programma di esame per l’Ufficiale di 2° classe per vedere che verifica sulle capacità verrà fatta in sede di esame e ci piacerebbe conoscere il pensiero del Comando Generale delle Capitanerie di Porto sempre attente alla sicurezza della vita umana in mare. Per concludere condividiamo da sempre il pensiero del Com.Te Panizzut quando dichiara che ”spero che per il futuro si possa tornare a quel clima di collaborazione tra le varie Associazioni di categoria e il Ministero che tanti buoni frutti aveva portato in passato e permettere di mantenere la normativa sempre aggiornata e al passo con i tempi veloci della nautica odierna”.
Nicola Silenti
In copertina foto da DEPOSITPHOTOS
Ti Potrebbe Interessare Anche
Sanlorenzo scende in campo con il nuovo contratto integrativo aziendale: al centro...
Sanlorenzo, azienda leader a livello mondiale nel settore della nautica di lusso che produce yacht e superyacht “su misura” personalizzati...
Assarmatori organizza ''Salpa verso la tua carriera'' a Livorno una risposta concreta...
“Salpa verso la tua carriera”: questo il titolo dell’evento che andrà in scena lunedì prossimo, 25 marzo, sui ponti della...
Trasporto marittimo e sicurezza: la flotta italiana si incontra al Comando Generale...
Un momento significativo, quello di ieri, espressione e sintesi dei numerosi servizi offerti durante l’anno a favore del personale navigante e dell’armamento...
La 24ª edizione del Benetti Yachtmaster esplora le tematiche del lifestyle e il...
Benetti Yachtmaster 2024: due giorni di condivisione, ascolto e dialogo con i professionisti del settore dedicati all’esplorazione della customer...
Mare & lavoro: il rapporto di SRM sull’economia blu
Il cluster marittimo italiano celebra i suoi numeri da record con l’uscita di Port Infographics 2024, la pubblicazione del Centro Studi del gruppo...
NSS Charter: Il mondo delle vacanze a vela in vetrina al Boot Düsseldorf
Il mondo delle vacanze a vela sarà in esposizione al Boot Düsseldorf, il più grande salone nautico al coperto del mondo, in...
Confindustria Nautica: nel DDL Concorrenza l'adeguamento della disciplina del mediatore...
Cecchi: "le regole attuative varate nel precedente governo non hanno consentito di far partirela nuova figura professionale, adesso attendiamo la revisione...
La pesca italiana, un comparto importante quanto dimenticato
«Gettate la rete. Il lavoro umano è un segno dell’immensa fiducia con cui Dio ci avvolge di dignità». Con questo incipit...
I giovani e le “professioni d’aMare”: successo per l’iniziativa organizzata...
Promosso dalla Capitaneria di Porto di Manfredonia, si è tenuto il 28 novembre 2023 presso la Lega Navale di Manfredonia l'incontro di orientamento...