Suzuki Motor Corporation ha sviluppato il primo* dispositivo al mondo di raccolta della microplastica, che può essere installato sui motori fuoribordo.
Negli ultimi anni i rifiuti di plastica presenti in mare sono divenuti un problema ambientale rilevante: un'enorme quantità di plastiche che non sono state raccolte e smaltite correttamente, confluiscono negli oceani. Una volta in mare, dopo lungo tempo, queste si scompongono in microplastiche, il cui impatto sull’ecosistema sta generando grande apprensione.
Per affrontare questi problemi, gli ingegneri di Suzuki si sono concentrati sulla struttura del fuoribordo che, quando è in funzione, aspira e rimette in mare tonnellate di acqua. E’ stato quindi sviluppato un dispositivo di filtraggio e raccolta, che seleziona la microplastica, utilizzando proprio il sistema di ricircolo dell’acqua di raffreddamento. Attraverso tale dispositivo, le microplastiche disciolte in mare possono dunque essere raccolte, semplicemente utilizzando la propria barca con il motore Suzuki.
Mentre navighi… pulisci!
Il dispositivo può essere installato facilmente all’interno del sistema di raffreddamento e non influisce sulle prestazioni del motore poiché impiega solo l'acqua che è già stata utilizzata per raffreddare il motore. Secondo quanto è emerso da una ricerca condotta in Giappone, fra le sostanze raccolte attraverso questo sistema di filtraggio, sono stati trovati rilevanti depositi di microplastiche. Ulteriori dati sono in via di aggiornamento e si avranno al termine della fase di ricerca e sviluppo del sistema che Suzuki sta conducendo anche nel resto del mondo.
Dispositivo di raccolta della micro plastica
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Rifiuti di microplastiche realmente |
Suzuki conta di introdurre tale dispositivo come optional sui propri fuoribordo a partire dal 2021 e successivamente di renderlo disponibile come tecnologia standard per la propria gamma.
*(Ricerca Suzuki a partire dal 1° ottobre 2020)
Suzuki Clean Ocean Project
Il 2020 segna il decimo anno da quando Suzuki ha messo in atto le proprie campagne ambientali per la pulizia di oceani, fiumi e laghi.
Poiché la presenza dei rifiuti di plastica in mare sta diventando un problema sempre più grave e impellente, è giunto il momento di rivedere il modo col quale ci relazioniamo all'ambiente e alla società, e valutare cosa possiamo fare per determinare una nuova strada da intraprendere. Oltre a raccogliere le microplastiche in mare attraverso il dispositivo Micro-Plastic Collector, il progetto Suzuki Clean Ocean include le seguenti attività:
Clean-Up the World Campaign
Nel 2010 è partita la campagna ambientale per la pulizia di mari, fiumi, laghi e stagni, denominata Clean-up the World, promossa nel quartier generale Suzuki, ad Hamamatsu, in Giappone. Dal 2011 hanno aderito alla campagna anche tutte le filiali Suzuki nel mondo e in totale sono stati oltre 8.000 i dipendenti e manager, che hanno volontariamente partecipato alle attività di pulizia che quest’anno giungeranno, quindi, al 10° anno.
Per contribuire alla riduzione dei rifiuti in plastica, abbiamo cominciato col progettare sistemi d’imballaggio per i fuoribordo Suzuki, dove l’uso della plastica venisse drasticamente ridotto. Ciò è stato possibile grazie all’adozione di materiali alternativi il cui utilizzo è stato avviato in via sperimentale per alcuni modelli, a partire da quelli prodotti nel giugno 2020. Stiamo attualmente conducendo un’analisi per valutare qual è stato l’impatto dell’iniziativa sul mercato.
Per ciò che riguarda le spedizioni di parti di ricambio originali Suzuki, da settembre 2020 siamo partiti con la sostituzione dei materiali d’imballaggio in plastica, in luogo dei quali viene utilizzata la carta. Solo da questa iniziativa, considerando esclusivamente la divisione Suzuki Marine, sarà possibile ridurre di circa 2,3 tonnellate la produzione e l’uso di plastica, che verrà quindi sostituita da materiale ecosostenibile.
Gli imballaggi dei ricambi originali Suzuki Marine: convenzionali (a sinistra); in carta, ecocompatibili (a destra)
Coerenti con l’impegno preso con l’ambiente e col mare, anche nelle sedi di lavoro abbiamo cambiato le nostre abitudini e messo in atto alcuni comportamenti che favoriscono la salvaguardia dell’ambiente: abbiamo diminuito l’uso delle bottiglie e bicchieri di plastica a favore di erogatori dell’acqua comunale, borracce, tazze e tazzine di ceramica; eliminato i cestini singoli a favore della raccolta differenziata collettiva; abbiamo favorita la piantumazione di alberi nella sede di lavoro; abbiamo rinnovato l’impianto elettrico ottenendo una maggiore efficienza energetica; sosteniamo attività a favore dell’ambiente.
Promuovere a tutti i livelli il Suzuki Clean Ocean Project è una delle nostre priorità per risolvere i problemi sociali elencati negli SDG (Sustainable Development Goals). Tale attività esprime, inoltre, l'impegno di Suzuki nel perseguire la mission sintetizzata dal pay-off del marchio, “The Ultimate Outboard”, ossia la volontà di produrre i migliori fuoribordo disponibili sul mercato, non solo dal punto di vista delle performance, ma anche sotto l'aspetto ambientale.
Suzuki Italia SpA
Ufficio Stampa e PR Corporate
In copertina un motore fuoribordo Suzuki con il dispositivo Micro-Plastic Collector per la raccolta della microplastica installato
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