Tutte le barche del Presidente. JFK e il mare: sei yacht immortali per un mito
dI Vincenzo Zaccagnino

dI Vincenzo Zaccagnino
''Non so perché siamo tutti così presi dal mare, salvo pensare che tutti noi proveniamo proprio da lì…''. Così John Fitzgerald Kennedy spegava la sua passione per il mare parlando a Newport nel 1962, in occasione dell’America’s Cup.
Il mare, una passione profonda, che lo ha accompagnato in tutte le fasi della sua vita, da velista, ufficiale di Marina, membro del Congresso, senatore e infine presidente degli Stati Uniti, il blu ha colorato il mito. E gettando le fondamenta di un altro mito ancora, che è sopravvissuto alla sua morte: quello delle barche.
Navigano in acque italiane due delle sei barche che furono di John Fitzgerald Kennedy. A chi per le vacanze sceglie il mare nostrum, potrà persino capitare di incrociarle.
Il Marlin, grosso motoscafo lungo quasi 16 metri (oggi di proprietà dell’industriale Diego Della Valle) è di solito all’ormeggio nel porticciolo di Capri. L’altro, il Royono, yacht a vela a due alberi di 22 metri, si incontra spesso in Liguria. Appartiene a un imprenditore svizzero.
Da sinistra il motoscafo Marlin e lo yacht Royono
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Flash II |
Le quattro restanti imbarcazioni si trovano negli Stati Uniti. Ognuna è stata protagonista di un pezzo di storia che merita di essere raccontata.
A cominciare da Flash II, una Star, tipo di barca protagonista di molte olimpiadi, che dal 1932 al 1939 aveva come equipaggio i fratelli John e Joseph Kennedy, impegnati con successo in numerose regate lungo le coste del New England. John Kennedy, rimasto unico proprietario dopo la morte in guerra del fratello Joseph, la vendette per 300 dollari.
Finì in mano a un certo Gregory Olaf Anderson, poi arrestato per traffico di droga. E Flash II, sequestrata, giace ancora in un magazzino della dogana americana. Jacques Taglang, storico navale francese, in un articolo si rivolge al presidente Obama, consigliandolo di rilevarla.
La barca che Kennedy amò di più fu il Victura, modesto yacht a vela di soli 8 metri di lunghezza, oggi ospitato nel John F. Kennedy Presidential Library and Museum di Boston.
Victura
Costruita nel 1932 e ricevuta come regalo per i 15 anni dai genitori, John la usò tutta la vita. David Francus Power, che fu suo segretario alla Casa Bianca, ha scritto: «Ha veleggiato con Victura da adolescente, eroe di guerra, membro del congresso, senatore e presidente degli Stati Uniti. Lo vedevo veramente felice quando era al timone di questa barca davanti a Hyannis Port».
Manitou
Il 19 metri Manitou, yacht a vela a due alberi, varato nel 1937 e utilizzato dall’accademia della guardia costiera, venne messo a disposizione del presidente quando fu eletto e ribattezzato «Casa Bianca galleggiante» perché accoglieva gli ospiti importanti. Nel 1962, a Newport, seguirono a bordo di questa imbarcazione le regate di Coppa America l’avvocato Giovanni Agnelli e la moglie Marella Caracciolo.
Kennedy affidò il timone all’ospite italiano, che in quell’occasione chiese al presidente di patrocinare una possibile sfida del nostro paese alla Coppa America, sostenuto da Beppe Croce, presidente della Federazione Mondiale della Vela. Ma passarono vent’anni prima che ci venisse concesso di partecipare alla sfida con la mitica Azzurra. Restaurato, è oggi in vendita a due milioni di dollari.
Royono yacht
Il più grande, Royono, che vediamo spesso nei nostri porti, rimesso a nuovo, era considerato l’alcova navigante di JFK.
Gli esperti di gossip assicurano che Marilyn Monroe fosse spesso a bordo.
Il motoscafo Marlin
Tra le barche del presidente due erano a motore. Il Marlin che Diego Della Valle si assicurò in un’asta di Christie’s a New York nel 1998 e che usa regolarmente nel Golfo di Napoli. Costruito nel 1930 per un magnate dell’automobile, Edsel Ford, è un Fast-Commuter, in voga nell’anteguerra fra i proprietari nelle ville di Long Island.
Motoscafi per raggiungere Wall Street al mattino e rientrare nelle dimore stile Gatsby dopo la chiusura dei listini. Fu acquistato nel 1952 dal padre del futuro presidente, e otteneva l’ormeggio a Port Hyannis, dove sorge la dimora di famiglia. John Kennedy lo usava per riunioni informali con i vertici del paese. Fu a bordo del Marlin che apprese l’arrivo dei missili russi a Cuba e la costruzione del muro di Berlino.
Il vaporetto Honey Fitz
Resta da ricordare l’Honey Fitz, vaporetto di 28 metri in restauro in Florida. Aveva il ruolo ufficiale di yacht presidenziale. Truman lo chiamò Lenore II. Passò poi a Dwight D. Eisenhower, che cambiò il nome in Barbara Ann. John Kennedy, lo modificò ancora in Honey Fitz in ricordo di suo nonno, famoso sindaco di Boston.
Venne poi utilizzato sia da Johnson che da Nixon. Venduto nel 1970 divenne un bar-ristorante galleggiante in Florida, ormeggiato a Fort Lauderdale. A bordo, dopo aver servito i drink, l’equipaggio faceva partire una registrazione: Marilyn Monroe che cantava «Happy Birthday, Mister President».
Vincenzo Zaccagnino
Vincenzo Zaccagnino (1933 2018) Uno dei “padri fondatori” della nautica italiana. E' stato fondatore e "timoniere" di molte riviste: Nautica,Mare, Mondo Sommerso e Mondo Barca, fino a Yacht Capital e la sua galassia (Yacht Design, Yacht Digest, Yachtsman, Crociere, Traghetti). Assieme col figlio Matteo, suo discepolo, aveva saputo trasferire e raccontare, sempre con entusiasmo e ironia, cronaca, tecnica, glamour, passione, ma sopratutto l'amore per il mare. Vincenzo Onorato, armatore di Moby e Tirrenia e velista con Mascalzone Latino l'ha definito così:: “Quello che ha fatto quest’uomo per la nautica forse non l’ha fatto nessun altro” RIP
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