Ritenuto per secoli di origine vegetale, come conferma anche Ovidio nelle Metamorfosi, traeva il suo mito nel sangue della Medusa pietrificatosi sulle alghe delle profondità marine dove Perseo aveva gettato la testa della Gorgone.

Elemento di grande bellezza e ritenuto di grande potere, ancora oggi conserva le sue capacità apotropoiche sotto forma di cornetti bene auguranti. Pescato da secoli in tutto il Mediterraneo, era esportato agli estremi del mondo antico conosciuto, dalla Gallia, all’India. Le più antiche tecniche di pesca, rimaste immutate per secoli, prevedevano l’immersione di tavole incrociate avvolte in lini leggeri (ingenium) fatte ruotare da corde manovrate dalle barche.

Il lino si impigliava nei rami di corallo portandoli in superficie. In passato era un materiale lavorato dalla comunità ebraica, ed è stato usato per gli strumenti di preghiera trasversali alle religioni, come i primi rosari, il tasbih mussulmano, o per le preghiere buddhiste.

Ci vollero secoli (XVIII) per capire che il corallo è un essere vivente animale. Un insieme di minuscoli polipi abbarbicati tra loro a lentissima crescita e riuniti in colonie in passato molto numerose.

Usato prevalentemente per gioielli o elementi decorativi di mobili, armi, o vestiti, ma anche utilizzato da artisti contemporanei per le loro opere. Jan Fabre, tra questi, ha ora in corso a Roma presso la Galleria Mucciaccia uno splendido esempio di utilizzo di questo materiale sotto forma di microcoralli applicati alle consuete icone dell’immaginario dell’artista, rendendone a pieno l’antico fascino.

Oggi la pesca è rigidamente regolata e se in passato l’“ingenium” era sufficiente per dragare il fondo a dieci o quindici metri, oggi per raccogliere sparuti rametti bisogna scendere oltre i 50 metri, con apposite attrezzature e rigidamente controllati da regole non sempre applicate. Il risultato è che il corallo è divenuto un bene sempre più prezioso e raro, qualità che hanno dato spazio a tipologie commerciali di natura oceanica di ben altra qualità e fascino.

Fabrizio fattori

Foto da DEPOSITPHOTOS