Marinedì: al Marina di Porto San Giorgio attività culturali e laboratori didattici per diffondere la cultura del mare

Continua sulla via della cultura il percorso del Marina di Porto San Giorgio, che sostiene la valorizzazione del patrimonio immateriale del luogo e una nuova vita dell’area portuale, in linea con la filosofia del Gruppo Marinedi.
Per il terzo anno, l’Approdo, il piccolo e unico edificio rimasto del primo pontile realizzato tra gli anni ’50 e ’60, recuperato e valorizzato dal concessionario Marina di Porto San Giorgio, torna a ospitare un artista in residenza. Si tratta di Edoardo Manzoni che, dal 22 marzo scorso, occupa l’Approdo. È il quarto artista a essere ospitato all’interno del Marina e, come coloro che lo hanno preceduto, si farà guidare nella ricerca dal ricco patrimonio materiale e immateriale legato alla civiltà marinara e dei pescatori. Durante la sua permanenza saranno organizzati dei laboratori didattici con le scuole che ne hanno fatto richiesta e, a inizio settembre, sarà allestita una mostra in occasione della quale verranno presentate le opere che l’artista realizzerà lasciandosi ispirare da questi luoghi e dai loro racconti.
Come sottolinea Renato Marconi, l’amministratore unico del Gruppo Marinedi: “Il nostro obiettivo è quello di valorizzare attraverso la cultura i territori dove sono inseriti i nostri Marina, nel caso di Porto San Giorgio la collaborazione con l’associazione culturale Karusell si muove nell’ottica di un rilancio delle attività del porto, che stiamo cercando sempre più di inserire all’interno del discorso culturale e di partecipazione sociale del territorio. Il porto, infatti, non può essere solo inteso come luogo di sosta e transito dei diportisti, ma anche come nuovo sito di slancio culturale e di dinamiche relazionali e sociali per la comunità locale, i diportisti e quanti vorranno visitarlo”.
Così spiega Matilde Galletti storica dell’arte e referente di Karusell: “Con i laboratori didattici e? possibile far esplorare e conoscere tutta l’area portuale e approfondire le tematiche legate alla civiltà marinara, grazie anche alla collaborazione di personaggi ad essa legati, che portano le loro preziose testimonianze ai bambini. Le attività didattiche sono completamente gratuite – azione che vede sempre più manifesto l’interesse da parte del Marina a un’apertura verso il territorio attraverso iniziative volte all’inclusività – e mosse dal desiderio di rafforzare l’idea di ‘comunità di patrimonio’ attraverso la valorizzazione dei diversi attori del territorio, per condividere e ampliare la conoscenza del patrimonio culturale storico, materiale e immateriale, legato alle radici del contesto, e i nuovi linguaggi della creatività contemporanea”.
L’Approdo
Il sogno dei marinai sangiorgesi è sempre stato quello di avere un punto di approdo. Per questo, nei primi anni ’30 nasce il progetto di un porto fatto a forma di àncora. Circa vent’anni dopo, tra gli anni ’50 e ’60, di questo porto fu realizzata solo una parte, ovvero un lungo pontile perpendicolare alla costa, che si protendeva in mare per diverse decine di metri. Il pontile risultava però solo parzialmente funzionale, perché nei giorni di mare mosso i pescatori non riuscivano a sbarcare il pesce. Da qui la necessità di avere un porto vero e proprio che soddisfacesse appieno le loro esigenze. Questa piccola casetta che reca la scritta ‘L’APPRODO’ si trovava circa dieci metri a nord della radice del vecchio pontile ed era utilizzata in un primo momento come rimessa per i pescatori e successivamente come punto vendita per le cozze che crescevano sui pilastri del pontile. La casetta dell’Approdo è l’unica struttura sopravvissuta alla demolizione del pontile avvenuta nei primi anni ’80 in occasione della costruzione dell’attuale porto turistico e peschereccio, dando così ai pescatori il rifugio che per anni era stato loro promesso.
Lo studio d’artista e spazio espositivo
L’architettura, ora ristrutturata, ospita un artista in residenza, che lo utilizza come proprio studio per un periodo di tempo che va dalle due alle quattro settimane. Successivamente, le opere pensate e prodotte per questo spazio vengono allestite al suo interno e sono visibili a chiunque passi davanti all’Approdo. Gli artisti, individuati tra i giovani emergenti italiani, sono invitati a fare una ricerca sul patrimonio immateriale legato alla civiltà marinara, di pescatori e viaggiatori, di cui questi luoghi sono impregnati, per scoprire un territorio curioso e ricco di storia. Da luogo vissuto della cultura marinara a luogo in cui questa si trasforma in narrazione per non perderne le tracce, dialogando con il presente.
L’artista: Edoardo Manzoni
Edoardo Manzoni (1993), vive e lavora a Milano. La sua ricerca si sviluppa dal contesto rurale nel quale è cresciuto. Il mondo contadino ha stimolato il suo interesse verso tematiche quali il naturale e l’artificiale, l’umano e l’animale. I suoi ultimi lavori riflettono sul rapporto tra seduzione e violenza, partendo dalla relazione che l’uomo e l’animale hanno instaurato attraverso la pratica della caccia e i processi di inganno e nascondimento che questa presuppone. L’obiettivo è di riflettere sull’animalità che accompagna l’umano, dai tempi profondi fino alla contemporaneità.
I suoi lavori sono stati esposti in diversi contesti, tra i quali: PAV, Torino; Vin Vin, Vienna; Renata Fabbri, Milano; The Address, Brescia; Art Noble, Milano; State Of, Milano; Fondazione Antonio Ratti, Como; Triennale, Milano; Sonnenstube, Lugano; Fondazione Pini, Milano. Dal 2017 fa parte di Altalena, un progetto di ricerca indipendente. Nel 2018 fonda il progetto Residenza La Fornace invitando differenti artisti a entrare in contatto e a confrontarsi con la cascina dove è cresciuto e dove tuttora porta avanti la sua ricerca artistica.
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