Si chiude con quasi 900 segnalazioni la seconda stagione della fortunata iniziativa per lo studio e la salvaguardia di balene e delfini del Mediterraneo, il progetto di citizen science di Tethys e Guardia Costiera rivolto ai diportisti dei nostri mari - a cui uno speciale vademecum insegna come comportarsi con gli animali.
Sanremo, 29 ottobre 2019 - A chi va per mare può capitare di incontrare una balenottera, un capodoglio o un gruppo di delfini. Come manovrare senza arrecare disturbo agli animali? E come far sì che l’avvistamento contribuisca anche alla loro tutela? Il progetto “Cetacei FAI Attenzione” è nato per effettuare una capillare informazione del pubblico diffondendo tra i diportisti il codice di condotta da seguire in presenza di cetacei, raccogliendo contemporaneamente le segnalazioni degli avvistamenti. In questo modo si allarga significativamente l’area di studio di Tethys, l’istituto di ricerca che da oltre trent’anni studia i cetacei con lo scopo di tutelare gli animali e, di conseguenza, l’ambiente marino.
Il progetto aveva preso il via lo scorso anno, in collaborazione con la Guardia Costiera e grazie al contributo di “I Luoghi del Cuore” del FAI - Fondo Ambiente Italiano, Intesa Sanpaolo e numerosi altri sostenitori. Oltre 5000 erano stati infatti gli italiani a votare il Santuario Pelagos, la grande area protetta per i cetacei del Mediterraneo come luogo del cuore durante il
censimento del FAI.
Fin dalla scorsa stagione erano stati distribuiti poster, con le regole da rispettare durante gli avvistamenti, in tutti i porti e le marine della costa ligure e tirrenica, ed erano state raccolte centinaia di segnalazioni. All’inizio dell’estate 2019 la distribuzione dei poster è stata estesa alle coste ionica e adriatica e sono stati stampati in aggiunta anche 30.000 “vademecum” da tenere a portata di mano in barca. Concepiti appositamente per i diportisti, contengono informazioni passo per passo per riconoscere le specie, le regole di avvicinamento, come fotografare gli animali, cosa fare in caso di emergenza e come segnalare gli avvistamenti.
Il numero di segnalazioni che si contano alla fine dell’estate, arrivate da diportisti, ricercatori Tethys, Guardia Costiera e diverse organizzazioni quali Marevivo, Whale Watch Genova, Whale Watch Imperia, Consorzio Liguria Via Mare, Costa Balenae, Whale Watching Sardina-SEAME e Battibaleno-Operazione Delphis, ha superato le più rosee aspettative, passando dalle circa 600 del 2018 a quasi 900, con un incremento del 50%.
Il successo dell'iniziativa di citizen science, la scienza "fatta dai cittadini", è dovuto in gran parte alla preziosa collaborazione con il Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera, che ha svolto un’attività mirata di sensibilizzazione nei confronti dei diportisti sul tema della salvaguardia dei cetacei nel Mediterraneo. Il progetto rientra infatti nel comune impegno in materia di educazione alla tutela dell’ambiente, siglato, con Tethys nel marzo del 2018 con un protocollo d’intesa.
Tra gli avvistamenti, ben 10 specie di cetacei, fra cui due considerate accidentali in Mediterraneo: la megattera e la pseudorca. Particolarmente significative sono state le 16 segnalazioni di grampo (Grampus griseus), il delfino che nel mar Ligure occidentale non viene più avvistato da ormai 5 anni; per poterlo tutelare è importante conoscere dove e perché si è spostato.
Grazie ai dati ricevuti viene confermata la presenza regolare di questa specie nei canyon di fronte a Genova e nel golfo di Taranto.
Un’altra “protagonista” degli avvistamenti dell’estate è stata anche la balenottera comune chiamata “Propeller” (“Elica”), identificata per la prima volta da Tethys nel 2010 e facilmente riconoscibile da una profonda cicatrice sul dorso, quasi sicuramente ricordo di una collisione con una barca. L’ultima volta era stata avvistata lo scorso ottobre da alcuni diportisti italiani davanti al monte di Portofino, mentre a riavvistarla quest’anno a luglio sono stati i ricercatori di Tethys nelle acque antistanti l’estremo ponente ligure.
Tutti gli avvistamenti sono liberamente visibili sotto forma di mappe sul sito www.cetaceifaiattenzione.it, nella pagina dedicata ai risultati della campagna.
Oltre all’iniziale contributo del FAI e di Intesa Sanpaolo, molti sono gli sponsor che hanno contribuito al progetto. A rinnovare il loro sostegno per la seconda stagione sono stati il Comune di Sanremo, Portosole Sanremo, Amer Yachts, Rotary Club Sanremo Hanbury, Canon, UCINA Confindustria Nautica, Confindustria Imperia e Flash Vela d'Altura, ad aggiungersi sono stati Volvo Penta Italia, Acqua dell’Elba, Nautiriva e Biolù.
“Cetacei FAI Attenzione” proseguirà anche il prossimo anno, permettendo ai ricercatori di raccogliere altre segnalazioni; chi incontra mammiferi marini potrà quindi continuare a fornire i dati degli avvistamenti - sempre ottenuti però, raccomandano gli esperti, nel pieno rispetto delle regole di condotta; chi contribuirà potrà scaricare gratuitamente dal sito un wallpaper con una delle spettacolari immagini realizzate da Tethys.
Chi siamo
L’Istituto Tethys ONLUS (
www.tethys.org) è un’organizzazione senza fini di lucro dedicata alla conservazione dell’ambiente marino attraverso la ricerca scientifica e la sensibilizzazione del pubblico; fondato nel 1986, ha sede presso l’Acquario Civico di Milano. In oltre tre decenni di attività, Tethys ha prodotto uno dei più vasti dataset sui cetacei del Mediterraneo, pubblicando centinaia di lavori scientifici e partecipando al processo internazionale di conservazione. Nel 1991 ha concepito e proposto la creazione di un’area protetta emblematica, il Santuario Pelagos per la conservazione dei mammiferi marini del Mediterraneo, la prima al mondo istituita oltre le giurisdizioni nazionali.
Le attività di Tethys sono possibili grazie a finanziamenti governativi e della Comunità Europea, a donazioni private, e al contributo dei volontari di ricerca. Nell’ambito di un programma di citizen science, che oggi è tra i più lunghi al mondo, Tethys ha coinvolto nelle attività in mare migliaia di persone del vasto pubblico di ogni nazionalità.
Osservare balene e delfini in mare con Tethys è alla portata di tutti; non si tratta di semplice whale watching, ma di aiutare i ricercatori impegnati nella conservazione dell’ambiente marino. I progetti a lungo termine di Tethys sono concepiti nell’ottica dell’ecoturismo responsabile e della citizen science; i partecipanti non-specialisti rappresentano un supporto essenziale e un insostituibile aiuto sul campo.
Non è richiesta alcuna preparazione specifica o esperienza in campo scientifico né nautico: occorre solo spirito di adattamento e tanto entusiasmo. I progetti aperti al pubblico sono il Cetacean Sanctuary Research (CSR) con partenza da Portosole, Sanremo, a bordo del motorsailer “Pelagos” di Flash Vela d’Altura, e lo Ionian Dolphin Project (IDP) nella Grecia ionica, con base a Vonitsa e uscite in gommone. Per entrambi, i turni sono settimanali, da maggio a settembre.
Per informazioni su come partecipare visitare
www.balenedelfini.org o scrivere a
istituto.tethys@gmail.com Il Corpo delle Capitanerie di porto - Guardia Costiera svolge compiti relativi agli usi civili del mare ed è inquadrato funzionalmente ed organizzativamente nell’ambito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, al quale si riconducono i suoi principali compiti istituzionali.
Il Corpo, inoltre, opera in regime di dipendenza funzionale da diversi Dicasteri, tra i quali il Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, e il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, che si avvalgono della sua organizzazione e delle sue competenze specialistiche. Tra le citate competenze, in primis, la salvaguardia della vita umana in mare, della sicurezza della navigazione e del trasporto marittimo, oltreché la tutela dell’ambiente marino, dei suoi ecosistemi e l’attività di vigilanza dell’intera filiera della pesca marittima, dalla tutela delle risorse a quella del consumatore finale. A queste ultime si aggiungono le ispezioni sul naviglio nazionale mercantile, da pesca e da diporto, condotta anche sulle navi mercantili estere che scalano i porti nazionali.
Sabina Airoldi
Project Manager, Cetacean Sanctuary Research
Member of Board, Tethys Research Institute
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