Giorgio Mostarda - VENEZIA SVELATA - Appunti di vista

L’ennesimo libro su Venezia? Potrà mai essere scontata e banale Venezia, nonostante in tanti, tantissimi, l’abbaino raccontata, vissuta, attraverso storie, racconti, romanzi, poesie, canti, opere, ricette, e chiaramente, dipinti, pitture, e fotografie?
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Il libro |
Se dopo 1600 anni di vita della città di Venezia, ci emozioniamo ancora ogni volta che vi arriviamo, credo proprio di no! Non lo sarà mai scontata o già vista!
Ed è per questo motivo che sono orgoglioso, emozionato e lusingato di poter presentare questa nuova “opera” Venezia Svelata, il terzo volume della collana “Appunti di Vista”, dedicata appunto a questa città, una Venezia scoperta da un punto di vista a me sconosciuto fino a due anni fa, o quanto meno inusuale.
La città è scoperta attraverso il reportage di una delle regate più esclusive, speciali e particolari al mondo, la Venice Hospitality Challenge, esclusiva non foss’altro che per il campo di regata che è il bacino di San Marco!!! Come recita la definizione dello Yacht Club Venezia: “Venice Hospitality Challenge - Gran Premio Città di Venezia.
L’unica regata al mondo che si svolge in un circuito cittadino, riservato ai Maxi Yachts che si sfidano nell’esclusiva location del bacino di San Marco. Una formula vincente che abbina Sport, Lifestyle, Luxury, con i maggiori Hotels rappresentanti le hotellerie di lusso veneziane”
Questa regata nasce nell’ottobre 2014 da una intuizione di Mirko Sguario, organizzare di eventi velici e patron della manifestazione.
Venezia ti cattura, ti strizza l’occhio, ti invita a scoprirla ogni volta, anche se ti trovi in città per tutt’altro motivo che quello turistico. Ti incanta, ti rapisce. Del resto, pensandoci bene, già quando si arriva a Venezia dalla terra ferma, abituati ai nostri soliti ritmi ed abitudini terresti, appena ci metti piede, dicevo, ti accorgi che non sai camminare, non sai più pensare rapidamente, non hai più il tuo normale equilibrio. Lei, Venezia, lo sa, ed è per questo che ti prende per mano e piano ti porta alla sua scoperta. Il piede ben presto diventa “marino”, il nuovo dondolio e lo sciabordare lungo le fondamenta, tra i canali, porterà un nuovo equilibrio fisico e mentale. L’assenza dei rumori a noi noti nelle altre città, qui si trasformano in suoni rilassanti dell’acqua e nel silenzio ovattato che avvolge questa città magica.
A volte, sempre lei, Venezia, si diverte a farti perdere per le sue calli e te, viaggiatore del mondo sei sicuro di poter ritrovare la strada grazie al fiuto o affidandoti ai potenti mezzi tecnologici di geolocalizzazione satellitare. Ed è proprio allora che la Serenissima si diverte, perché ti lascia apparentemente al tuo destino, e ti osserva girare, voltare, tornare indietro, finché non ti ritrovi al punto di partenza senza minimamente essere arrivato alla meta prefissata.
Sicuramente avrai ammirato scorci bellissimi, incantevoli, ma nulla di più. Ecco allora che Lei, Venezia sempre, ti domanda : “bene, ora che fai? Ti fai portare da me? Ti fidi? O vuoi continuare a girare in tondo?” Quando acquisirai questa fiducia, allora potrai “perderti” tranquillamente, perché nel momento del dubbio, quando il senso dell’orientamento vacillerà, allora Lei ti verrà in aiuto, con un cartello segnaletico, una indicazione o meglio ancora con una veduta, uno scorcio in cui intravedi uno dei punti cardine della città.
Naturalmente non finirà di stupirti. Quando comincerai a fidarti di Lei, ti porterà in un Campo, e ti segnalerà che, “per andare dove volevi andare”, potrai prendere la direzione alla tua destra. Poi ti guardi intorno e ti accorgi che un altro segnale indica che la tua meta è raggiungibile anche prendendo la direzione alla tua sinistra!!! Scherzo? Beffa? Arlecchino nelle vicinanze? Forse, anche, ma in realtà Venezia ti lascia libero di scegliere!!! E’ la città dove tutto è permesso, dove puoi tutto, solo dovrai sempre rispettarla, amarla, difenderla come fosse un po’ anche tua! (Che poi dovrebbe essere così in qualsiasi città e borgo del mondo!) E’ pur vero, però, che Venezia vuole più coccole ed attenzioni perché più fragile.
Giorgio Mostarda
Giorgio Mostarda (1967) nasce e vive a Terni. Fin da Bambino, seguendo la passione fotografica del padre, comincia ad incuriosirsi ed avvicinarsi alla fotografia con la sua prima “macchina” Diana ricevuta in regalo per Natale quando aveva sei anni. Successivamente comincia a scoprire i segreti della fotografia in studio, dello still Life, della fotografia industriale e la magia della camera oscura, frequentando lo Studio Caporali di Terni, con cui il padre collabora.
Nella regione in cui vive, l’Umbria, non mancano certo gli spunti perché presto si appassioni alla fotografia di paesaggio. I suoi orizzonti si spalancano quando durante il suo imbarco nella Marina Militare, scopre il mare ed il suo fascino nelle riprese in giro per il mondo. Fotografie, viaggi e mare diventano le componenti di più viva ispirazione per il proseguimento della sua carriera artistica.
Dalla fotografia analogica a quella digitale, il “trauma” è d’obbligo, ma riesce poi nel tempo ad applicare e portare avanti entrambe le tecniche. Segue con successo il Master di fotografia sul ritratto, moda e still Life, presso l’Accademia Belle Arti di Terni. Perfeziona in segugio le sue conoscenze sulle riprese di moda e le varie tecniche presso Francesco Francia Studio Fotografico e la BrainStudios.
Partecipa a numerosi concorsi nazionali ed internazionali, ricevendo riconoscimenti ed apprezzamenti. Nel 2015 2016 e 2020 riceve la menzione d’onore sia al MIFA (Moscow International Fotography Awards), all’IPA (International Photo Awards), al Fine Art Photography Awards di Londra, PX3 Prix de la Photografie Paris, TIFA (Tokyo International Fotography Awards).
Collaboratore per Getty Image, dal 2017 segue le regate di barche classiche prima nel circuito “Panerai”, successivamente inizia a seguire i grandi eventi nazionali organizzati dall’AIVE (Associazione Italiana Vele d’Epoca) e quelli internazionali come la Barcolana di Trieste o Trofeo Principato di Monaco di Venezia ed eventi sportivi di Auto d’Epoca (1000 Miglia, Coppa d’Oro delle Dolomiti, Trofeo Terre di Canossa) Dal 2018 fotografo per la rivista on line Nautica Report. Intraprende una nuova sfida come fotografo di scena per una compagnia teatrale “Le Capinere” e per le stagioni concertistiche organizzate dalla Filarmonica Umbra.
“Appunti di vista” è la collana che caratterizza le sue raccolte sia multimediali che stampate. Due i libri pubblicati: “Le Vele di Brest” e “Quando il Vento diventa Reale”.
www.nikonphotographers.it/giorgiomostarda
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