L’acqua è da sempre l’elemento essenziale di tutte le forme di vita e grazie ad essa le maggiori civiltà hanno potuto svilupparsi. Il controllo dell’acqua ha consolidato poteri ed equilibri sociali ed economici, anche se ancora oggi rappresenta uno degli elementi di squilibrio tra i popoli. Il consumo medio procapite negli Usa è di 350 litri/giorno certamente imbarazzante se paragonato ai 10 litri/giorno di un abitante del Madagascar.
La Roma imperiale disponeva di un flusso giornaliero di 1.150.000 metri cubi al giorno, volumi impensabili oggi nelle metropoli superaffollate del pianeta. La parola “rivale”, dal latino “rivus”, fiume, rende bene l’idea di quanto questo elemento abbia costituito, nella sua indispensabile funzione, motivo di contesa. Le mutazioni climatiche in atto porranno in futuro gravi problemi di approvvigionamento e vedranno l’acqua al centro di dispute internazionali che alcuni prevedono possano sfociare in veri conflitti armati.
La mostra “In acqua. H2O molecole di creatività”
Cina ed India già oggi, acquistano risorse idriche in Africa a scapito delle popolazioni locali. La Russia progetta variazioni di percorso per i suoi grandi fiumi al fine di fertilizzare terre semi desertiche. Grandi dighe sono state erette con lo stesso scopo sconvolgendo a volte, ecosistemi millenari. Ma l’acqua ha costituito da sempre anche fonte di ispirazione per l’arte in tutte le sue forme. Mitologia, musica, danza, letteratura, teatro, hanno espresso temi legati all’acqua. In questo contesto trova spazio la mostra “In acqua. H2O molecole di creatività” dove la moda esprime riferimenti a questo elemento con creatività ed eleganza tipica delle proprie modalità espressive.
La mostra, aperta fino al 12 giugno, non poteva non essere collocata nel “frigidarium” delle terme di Diocleziano a Roma, luogo ideale per la continuità del tema. Vengono esposti abiti delle maggiori case di moda internazionali, costumi teatrali, creazioni affini al tema, fotografie di Paolo Belletti e creazioni artistiche attinenti. La sala ottagona è presenziata da un enorme scultura di Enrica Borghi : “Regina dei rifiuti” realizzata con bottiglie di plastica, che pone l’attenzione a quanto l’acqua possa essere vulnerabile alle attività di una umanità, a volte, criminalmente disattenta.
Fabrizio Fattori
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