Porto Cesareo grazie al suo"Porto naturale"che si affaccia sull'Isola Grande, detta anche Isola dei Conigli, è uno dei più bei posti della costa salentina.
Dista solo 500 m dalla costa ed è ricoperta da una folta pineta di 'Pino d'Aleppo' e da acacie, piantate dai forestali nel circa 40 anni fa. I fondali presentano un caratteristico ambiente sub-tropicale con associazioni animali molto particolari e tipiche dei mari caldi. Il coralligeno, per la presenza di madreporari, si trova a profondità minime ed a brevissima distanza dalla costa.
Spiaggia di Porto Cesareo - Foto da DEPOSITPHOTOS
Si incontrano infine coloratissimi nudibranchi ed il gasteropode "Mitra zonata", la cui conchiglia scura a fasce marroni chiare è molto ricercata e considerata una vera rarità dai collezionisti. Il litorale della riserva di Porto Cesareo è molto frastagliato e vario: dalle spianate calcaree dei terrazzi si passa alle spiagge, dove la duna costiera ospita una fitta vegetazione arbustiva tra golfi, insenature, speroni rocciosi, scogli e isolotti. L'integrità dei fondali è testimoniata dal recente avvistamento di alcuni giovani esemplari di Caretta caretta, che è ormai una rarità in Italia peninsulare.
Gli Habitat
I popolamenti bentonici presenti lungo i fondali dell'A.M.P. di Porto Cesareo sono stati descritti nell'ambito di un dettagliato studio di mappatura effettuato tra Torre Lapillo e Torre Squillace, promosso da un accordo di programma tra Università di Lecce e Comune di Porto Cesareo. Questo studio ha almeno 10 tipologie di habitat differenti (Mappa Biocenosi) lungo il tratto di mare antistante la riserva. Tra di essi degni di nota sono gli habitat che includono la Posidonia oceanica, il Coralligeno e gli ambienti di grotta.
Area Marina Protetta Porto Cesareo - Fondali
Aspetti Geologici
La costa dell'area marina protetta "Porto Cesareo" conserva ancora intatti alcuni tratti che consentono una corretta valutazione all'evoluzione naturale avvenuta sulla stessa. Tale fenomeno ha incentivato enormemente lo sviluppo di studi di dinamica ambientale tanto che, già a partire dal 1971, il Professore Pietro Parenzan aveva sollecitato le autorità competenti a salvaguardare questi lembi di costa, nei quali i cordoni di altissime dune, ghetti, le saline retrostanti ed i particolari sprofondamenti del terreno di origine carsica, detti spunnulate, ospitano ancora oggi un rigogliosa vegetazione naturale.
Spaiggaia di Torre Chainca -Foto da DEPOSITPHOTOS
La Medusa Immortale
Lungo le coste dell'area marina protetta "Porto Cesareo", i biologi dell'istituto Talassografico "A. Cerreti"/CNR di Taranto e dell'Università di Lecce hanno scoperto recentemente l'unico organismo fino ad oggi conosciuto capace di invertire il proprio ciclo biologico e di sfuggire alla tappa finale del processo di invecchiamento: la morte.
Ambiente Marino
Caratteristica peculiare di questo tratto dei Mar Jonio sono le formazioni di coralligeno abbondante e multicolore dai quali fu attratto il Prof. Parenzan, che ne evidenziò la biodiversità attraverso l'enumerazione delle specie presenti rilevate dalle catture con la benna e con le reti; ne furono attratti anche i primi sommozzatori, che descrissero la grande rigogliosità di quei fondi in cui la sovrapposizione di alghe, spugne e antozoi forma un insieme tratteggiato da una miriade di colori che ne fanno uno degli scenari più belli del nostro mare; la bellezza di questi scenari raggiunge l'apice quando i raggi del sole penetrano nelle decine di grotte marine presenti nella zona.
Le Grotte Marine
La presenza di grotte sommerse è molto frequente lungo le coste salentine data la natura carsica della regione; gli studiosi della Stazione di Biologia Marina di Porto Cesareo e gli speleosub del Gruppo Speleologico Neretino di Nardò, hanno segnalato e descritto 53 grotte sommerse che, peraltro, rappresentano solo una parte delle cavità sommerse presenti lungo le coste del Salento.
Area Marina Protetta Porto Cesareo - Grotta marina
I Datteri di mare
La istituzione dell'area marina protetta ha enfatizzato i problemi della salvaguardia e della tutela d ell'ambiente marino mettendo in evidenza i danni spesso quasi irreversibili arrecati negli ultimi decenni dall'intensa pesca di frodo; tra i più evidenti va senz'altro annoverato quello causato alle scogliere per l'indiscriminata raccolta del dattero di mare.
Turismo
Porto Cesareo
Porto Cesareo o Cesarea romana, sorge sul luogo di fronte all'antica Sasina, anche se il territorio presenta testimonianze di insediamenti umani, collocabili intorno ai secolo XVIII e XVII a.C., in località Scala di Furno.
Porto Cesareo - Torre di Lapillo - Foto di marcom66 da Pixabay
Ciò è attestato dai resti di un villaggio, che fungeva, molto probabilmente, da emporium, rinvenuto presso la stessa località, frequentato da marinai di provenienza greca, in cui si sono trovate, oltre ad un'area dedicata alla dea Thana, statuette votive e pezzi di ceramica.
Nardò
E' città antichissima, identificata con la romana Neretum, ricordata da Tolomeo e Plinio. Alla caduta dell'impero romano d'Occidente rimane per secoli centro bizantino. Il periodo più glorioso della storia di Nardò è il secolo XVI, quando la città assurge a ducato della potente famiglia degli Acquaviva e diviene uno dei centri più rinomati di cultura in Terra d'Otranto.
Nardò è oggi un fiorente centro agricolo con produzione ed esportazione di vino, olio, tabacco e granaglie, nonché sede di industrie per la trasformazione di questi prodotti.
Nardò - La Cattedrale
Attivi sono anche l'allevamento degli ovini e la pesca. Di particolare interesse è la antica cattedrale che, fondata nel 1090 sul luogo di una precedente chiesa basiliana, è stata rifatta in parte nel XIII sec. e restaurata nel secolo scorso. Essa, unitamente alle chiese barocche dell'Immacolata, di S. Teresa, di S. Domenico, al palazzo del Municipio (antico castello degli Acquaviva, del sec. XV completato nel sec. XVI) nonché alle numerose case e palazzi barocchi, contribuisce a dare alla città una particolare ed elegante impronta architettonica.
La palude del Capitano
A circa 2 Km a sud di Torre Sant'Isidoro, visibile dalla strada e verso la costa, vi è uno specchio d'acqua che raggiunge nella sua massima dimensione i 125 metri, denominato Palude del Capitano.
L'acqua riempie qui fino al bordo superiore una cavità sotterranea, la cui volta è crollata, espressione tipica dei fenomeni carsici presenti in tutto il Salento.
Torre Sant'Isidore - La Palude del Capitano
Il limpido specchio di acqua salmastra è alimentato da risorgive di acque dolci e dalle infiltrazioni di acqua di mare che, attraverso una fitta rete di canali, mettono in comunicazione la palude con il mare.
Nella palude si possono ritrovare cefali e anguille che, grazie alla rete dei canali, riescono a risalire dal mare. Il fieno di mare (Ruppia maritima), pianta filiforme che vive immersa nell'acqua, copre gran parte del fondo della palude. Di eccezionale valore scientifico è la presenza, in questa palude, di una delle piante più rare della flora italiana: lo spinaporci (Sarcopoterium spinosum) presente, in Italia, solo qui ed in poche altre località (Calabria, Sicilia e Sardegna).
Lo spinaporci (Sarcopoterium spinosum)
Si tratta di una rosacea dall'aspetto poco appariscente, ma facilmente riconoscibile per i caratteristici rami spinosissimi, fatto che rappresenta un tipico adattamento all'ambiente arido e salmastro della costa rocciosa.
L'Isola Grande
Il tratto di mare compreso tra Porto Cesareo e Torre Chianca è costellato di isolotti e scogli affioranti. Il più grande di questi è l'Isola Grande distante meno di 1 Km dalla riva, in corrispondenza proprio dell'abitato di Porto Cesareo. L'isola, disposta parallelamente alla costa, è lunga circa 1 Km e larga circa 400 m nel punto massimo, con un'altezza massima di 4 m sul livello del mare. E' possibile percorrere il tratto di mare che separa l'isola da Porto Cesare persino a piedi, poiché la profondità massima del canale è di appena 1,3 m.
Porto Cesareo - Isola Grande o isola dei Conigli
La forma irregolare dell'isola crea tre insenature, due rivolte verso l'interno ed una verso il mare aperto; sul fondale di una di queste baie, nel 1973, alcuni subacquei hanno rinvenuto un anello d'oro recante lettere dell'alfabeto fenicio, dimostrazione di come questo tratto di mare sia sempre stato oggetto di meta o passaggio di naviganti di tutte le epoche.
Le torri costiere
Le torri di avvistamento, sparse lungo le coste dell'Italia meridionale, testimoniano ancor oggi la guerra corsara e gli assalti dei Saraceni e dei Turchi lungo le coste del Mediterraneo; tale fenomeno ha avuto origine fin dall'antichità ed il suo maggior sviluppo si è verificato nel periodo che va dalla metà del 1500 ai primi del 1800.
Porto Cesareo - Torre Chianca
Le incursioni hanno spinto a potenziare il sistema difensivo affidato alle torri di avvistamento, sentinelle di pietra stagliate sul mare, con il compito di allertare le popolazioni dell'avvicinarsi alla costa di invasori.
Le costruzioni delle torri vengono realizzate in posizioni strategico-militari (cioè a catena) tali da permettere ad ogni torre il controllo di quelle adiacenti. Ne risulta una linea continua di fortificazione difensiva le cui singole torri comunicano tra loro visivamente tramite segnali: fumate di giorno, fuoco di notte e/o acusticamente mediante campane.
Le masserie fortificate
L'entroterra di Nardò e di Porto Cesareo, ma in generale tutto il territorio pugliese, è caratterizzato dalla presenza di uno splendido patrimonio architettonico, costituito da numerose masserie, tipiche costruzioni della grande proprietà terriera.
Porto Cesareoa - La Masseria fortificata Giudice Giorgio
A tre Km dalla costa Sud Est di Porto Cesareo fa bella mostra di sé una delle opere più spettacolari dell'architettura rurale fortificata del Salento: la Masseria "Giudice Giorgio", dal complesso sistema difensivo e dal ricco apparato decorativo. Articolato ed interessante è anche il complesso della Masseria "Donna Menga", che si può raggiungere attraverso una strada interpoderale che si allaccia sulla Veglie-Porto Cesareo.
Le colonne romane
Nell'agosto del 1960, sul fondale marino antistante Torre Chianca, alla profondità di cinque metri, vengono individuate sette colonne di marmo del diametro variabile fra i 70 ed i 100 centimetri e della lunghezza di circa 9 metri. Oggi sono visibili solo cinque delle sette colonne, sommerse in parte dalla sabbia, in posizione perfettamente parallela, ed un grande blocco marmoreo squadrato; lo stato di conservazione è buono e solo una colonna presenta un lungo spacco trasversale.
Porto Cesareo - Le colonne romane a Torre Chianca
Le colonne vengono fatte risalire, per la loro fattura, al II sec. d. C. ed il loro ritrovamento nel mare di Porto Cesareo è attribuito ad un naufragio di una nave lapidaria.
Informazioni parco
www.parks.it/riserva.marina.porto.cesareo
Le spiagge
Il comune di Porto Cesareo è particolarmente rinomato per i suoi 17 chilometri di spiagge dorate e attrezzate che permettono ai turisti di godere di un mare incantevole e facilmente fruibile.
Porto Cesareo - La spiaggia
Una particolarità del comune è quella di offrire ai suoi visitatori la possibilità di praticare la “pescaturismo”, uscendo su barche e pescherecci assieme ai pescatori locali, imparando a distinguere le specie pescate e mangiando, direttamente sulla barca, parte del pescato cucinato con maestria da membri dell’equipaggio.
Per meglio conoscere e conservare le bellezza naturali di questo angolo di Mediterraneo, sono stati costituiti la Stazione di Biologia Marina e il Museo Talassografico.
Cucina
La cucina di Porto Cesareo si basa prevalentemente sui prodotti del mare, i principali piatti tipici della località sono infatti a base di pesce (linguine ai frutti di mare, risotto alla pescatora, triglie, alici marinate, zuppa di pesce, etc).
La zuppa di pesce di Porto Cesareo
Prodotto tipico locale è la triglia di Porto Cesareo. Non mancano tuttavia i piatti poveri della tradizione contadina salentina come le verdure di campagna reperibili nell'immediato entroterra. Molto caratteristica dal punto di vista culinario è via Silvio Pellico, detta "strada delle pescherie".
Il Marina Porto Cesareo
Tutti coloro che vi ormeggino potranno usufruire dei servizi più basilari come acqua i corrente elettrica. I suoi utenti potranno usufruire della sua gamma di servizi completa. Marina ideale per imbarcazioni di medie dimensioni , può ormeggiare imbarcazioni con una lunghezza massima di 18.00 m. con una pescaggio massimo di 4.00 metri. Se state cercando una marina con dei servizi nautici il Porto Cesareo dispone di alcuni di questi.
Porto Cesareo - Il porticciolo
Oltre a poterla raggiungere in barca, in vista della breve distanza che la separa dall’aeroporto più prossimo, potete utilizzare la via aerea come alternativa per raggiungere la Marina.
COORDINATE
PORTO CESAREO
40°15',02 N 17°53',46 E
PER CONTATTARE IL PORTO
VHF canale 71
E-mail: torrecesarea@guardiacostiera.it
Telefono: 0833-560485
In copertina foto da DEPOSITPHOTOS
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