Oristano, una storia antica

Oristano è un comune capoluogo della provincia omonima nella Sardegna centro-occidentale, situata nella parte settentrionale della pianura del Campidano, nella regione detta Campidano di Oristano.
Istituita capoluogo di provincia il 16 luglio 1974, ha una storia antica, in particolare legata al Giudicato di Arborea ed alla figura di Eleonora d'Arborea.
OristanoSentiero di sabbia in riva al mare sullo sfondo con una vecchia torre - Foto da DEPOSITPHOTOS
Storia
La bizantina Aristianis, sorta presso l'antica città fenicia di Othoca, l'attuale Santa Giusta, divenne un centro importante nel 1070, quando l'arcivescovo arborense Theoto vi trasferì la sede vescovile, abbandonando l'ormai decaduta Tharros, e il Giudice Orzocco I la eresse a capitale del Giudicato di Arborea.
Prima di allora è ragionevole pensare che vi fosse un borgo abitato da contadini e allevatori cresciuto all'ombra delle più importanti città vicine.
Oristano - Monumento a Eleonora d'Arborea -Foto da DEPOSITPHOTOS
Questo trasferimento probabilmente fu dovuto alle incursioni saracene che in quegli anni imperversavano sul litorale occidentale sardo, e alle quali la città di Tharros era soggetta.
La nuova città era invece protetta dalle eventuali incursioni nemiche da barriere naturali quali gli stagni di Santa Giusta e la biforcazione del fiume Tirso, che prima di arrivare ad Oristano si divideva in due rami, di cui uno passava a nord e l'altro a sud della città.
Oristano - Tharros - Foto da DEPOSITPHOTOS
Il medioevo oristanese fu caratterizzato da numerose guerre tra il giudicato arborense e gli altri regni sardi. Nel 1198 il giudicato venne invaso dal Giudice di Cagliari Guglielmo I Salusio IV che dilagò sulla capitale spargendo distruzione.
La città fu presto ristrutturata dai successivi giudici arborensi del XIII e XIV secolo che migliorarono la antiche fortificazioni, erette dal Giudice Barisone, attraverso la costruzione di circa ventotto torri e l'innalzamento delle mura cittadine fino ai dieci-quindici metri.
Oristano - Rovine di mura romane della città di Tharros -Foto da DEPOSITPHOTOS
Oristano all'epoca contava circa 10.000 abitanti e comprendendo i sobborghi di San Lazzaro, Nono, Maddalena e Vasai raggiungeva un'estensione di circa 27 ettari. La forma della città a fuso era tipica della città-fortificata medioevale italiana. La reggia giudicale si trovava nell'attuale Piazza Manno, in passato denominata "Sa Majorìa".
Il Giudicato di Arborea nel 1324 si alleò coi catalano-aragonesi per la conquista dei territori pisani, per poi passare a contrastare lungamente gli stessi dalla conquista del resto dell'isola per unificare il Regno di Sardegna. La lunga e sanguinosa guerra culminò nel tentativo di egemonia sull'intera isola operato dal giudice Mariano IV, 1347-75, e dai suoi figli Ugone III (1376-83) ed Eleonora, 1383-1404, reggente dei figli, e devastò l'intera Sardegna oltre che i due schieramenti, anche a causa delle epidemie di peste.
Oristano - Ghilarza: la Chiesa di San Serafino: stemma del Giudicato d'Arborea
Il Giudicato di Arborea fu il più longevo dei giudicati sardi, e cessò di esistere nel 1420, quando l'ultimo sovrano di Arborea, Guglielmo III di Narbona, cedette quel che rimaneva dell'antico regno alla Corona aragonese per 100.000 fiorini d'oro, non riuscendo più a invertire le forze in campo in seguito alla Battaglia di Sanluri del 1409.
Acquisito quindi dagli aragonesi fu nel 1420 trasformato in marchesato a favore di Leonardo Cubello, discendente da Ugone II di Arborea.
Leonardo Alagon, ultimo marchese di Oristano, tentò di rivendicare i propri territori dal Viceré, ma nel 1478 a Macomer il suo esercito subì una pesantissima sconfitta e il marchesato fu annesso definitivamente all'Aragona.
Oristano - La cattedrale di Santa Maria Assunta -Foto da DEPOSITPHOTOS
Da quel momento Oristano, elevata al rango di città regia il 15 agosto 1479,[8] seguì la comune storia della Sardegna attraverso le dinastie aragonese-spagnola, fino al 1708, e sabauda, dal 1720.
Nell'aprile del 1921 Davide Cova, Emilio Lussu, Camillo Bellieni e altri reduci sardi della prima guerra mondiale fondarono in città il Partito Sardo d'Azione. Staccandosi col suo circondario dalla Provincia di Cagliari, divenne infine capoluogo della neonata Provincia di Oristano il 16 luglio 1974.
L’antico centro storico risale all’Undicesimo secolo e conserva la maestosa Torre di San Cristoforo, chiamata anche Porta Manna (porta grande). In epoca medievale la città fu governata dalla giudicessa Eleonora d’Arborea, promotrice della Carta de Logu, uno fra i primi codici di leggi scritte in Europa.
Oristano - Torre di San Cristoforo - Foto da DEPOSITPHOTOS
Il territorio è caratterizzato dalla presenza di numerose zone umide e lagunari. Tra esse è da segnalare la laguna di Cabras, nota per la presenza in estate dei fenicotteri.
L’economia della città è basata sull’industria dolciaria, ittica, sull’agricoltura, sull’artigianato di ceramiche, legno, ferro battuto e sulla viticoltura. Molto rinomata la Vernaccia, un vino da gustare con i tipici dolci di mandorle.
Oristano -veduta della splendida spiaggia di Is Arutas - Foto da DEPOSITPHOTOS
L’evento più atteso dell’anno è il carnevale: la Domenica e il Martedì Grasso ha luogo la Sartiglia, un’emozionante giostra equestre ricca di storia e tradizioni.
Da visitare l’Antiquarium Arborense, presso l’antico Palazzo Parpaglia, dove si possono ammirare diversi reperti archeologici provenienti dagli scavi della città fenicio-romana di Tharros.
Oristano - La Sartiglia - Foto da DEPOSITPHOTOS
Per quanto riguarda gli edifici religiosi, sono da visitare sia la maestosa Cattedrale di Santa Maria Assunta, nel centro storico della città, sia la piccola chiesa di Santa Chiara che, nascosta fra le vie del centro, rappresenta uno dei rari esempi di stile gotico in Sardegna.
La Marina di Torregrande o semplicemente Torre Grande è una piccola borgata marina situata a circa 7 chilometri da Oristano, di cui è una frazione.
Oristano - Torre Grande
Il paese, di origini moderne, si è sviluppato come centro residenziale estivo attorno all'antica Torre Spagnola, la più grande in Sardegna.
La lunga spiaggia arenosa (quasi 3 chilometri), va dalla foce del fiume Tirso fino al Porticciolo Turistico, a Nord del Golfo di Oristano.
Oristano -Spiaggia di mari ermi, vicino Cabras - Foto da DEPOSITPHOTOS
Cucina
La zona di Oristano e provincia è affacciata sul mare, ma questo non preclude alla gastronomia locale di includere piatti derivanti dalla tradizione agricola e pastorale.
Innanzitutto è assolutamente da citare il piatto antico e forse il più prestigioso della zona: la bottarga. Le anguille sono un altro piatto molto comune, queste vengono chiamate "su scabecciu", vengono marinate dopo la cottura in salsa d'aceto.
Scabecciu di anguilla
La Panada, una sorta di calzone di pasta sfoglia cotto al forno ripieno di carni, verdure, legumi freschi oppure anguilla.
Il porto
Il Porto Turistico di Oristano si trova nella Marina di Torregrande, al centro della costa occidentale della Sardegna.
La struttura, grazie alla sua posizione, è meta ideale per visitare la parte Ovest dell’isola con le sue spiagge e i suoi fondali ancora incontaminati.
Oristano - Porto turistico Marina di Torre Grande
Il Porto Turistico, gestito dalla società Marine Oristanesi, si caratterizza anche per la presenza di numerosi servizi a terra, nautici e cantieristici.
COORDINATE
PORTO TURISTICO - TORREGRANDE
39°54',11 N 08°29',73 E
PER CONTATTARE IL PORTO
VHF canale 09
E-mail: torremarina@tin.it
Telefono: 0783-22189
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