Crotone, ''Città della Vela''

Crotone è un comune capoluogo dell'omonima provincia in Calabria.
La città di Crotone fu fondata da coloni greci, provenienti dalla regionedell'Acaia (quindi Achei) nel terzo quarto dell'VIII secolo a.C., nel luogo di un preesistente insediamento indigeno e rappresentò uno dei centri più importanti della Magna Grecia.
La città vecchia si sviluppa in un dedalo di stretti vicoli e piazzette fino al duomo e alla centrale piazza Pitagora, punto di contatto tra città vecchia e nuova.
Crotone - Capo Colonna
La città è situata sul versante est della Calabria, si affaccia sul mar Ionio presso la foce del fiume Esaro.
Il promontorio di Kroton era abitato da popolazioni indigene, forse enotri e japigi, già nell'età del bronzo e nella prima età del ferro. La fondazione greca di Crotone risale al 718 a.C., come citato da Eusebio di Cesarea nel suo Chronicon, sebbene altre fonti la rimandino al 710 a.C., o al tempo del re Polidoro, nel 743 a.C.
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Piatto con guerrieri achei |
La fondazione storica della città avvenne ad opera di Achei provenienti dalla montuosa regione dell'Acaia.
La leggenda narra che il nome Crotone derivi da "Kroton", figlio di Eaco, che morì ucciso per errore dal suo amico Eracle.
Questi, per rimediare all'errore compiuto e per onorare l'amico che lo aveva ospitato, lo fece seppellire con solenne cerimonia sulle sponde del torrente Esaro e poi vicino alla tomba fece sorgere la città a cui diede il suo nome.
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Alcinoo re dei Feaci |
Un'altra tradizione fa risalire il nome della città all'eroe Kroton, fratello di Alcinoo re dei Feaci.
Infine, una possibile spiegazione del nome, lo lega al verso (crocidio) emesso dagli aironi o dalle gru che popolavano le paludi costiere.
In effetti un airone compare accanto al tripode su alcune tra le più antiche monete argentee incuse di Kroton.
Dopo una coesistenza iniziale relativamente pacifica, tra le città magnogreche, verso la metà del VI secolo a.C. iniziarono le discordie, che riproducevano a distanza lo scontro tra Atene e Sparta.
Soldati spartani
Nel 560 a.C. Kroton e Locri iniziarono una guerra decennale, che si concluse con la battaglia della Sagra, vinta dai Locresi, sostenuti da Sparta.
La città era famosa per il suo clima salubre, per la bellezza delle sue donne, per le fertili campagne e per la forza fisica dei suoi uomini, tra cui ricordiamo il pluri-olimpionico Milone, tanto che superò ogni altra città greca nel numero di vincitori nei Giochi olimpici: un proverbio diceva "ultimo dei Crotoniati, primo dei Greci
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Pitagora |
Pitagora, nato a Samo nel 572 a.C. si trasferì - intorno al 530 a.C. - a Kroton presso l'amico Democède, creando una scuola di sapere di scienza, matematica, musica.
Resti di elementi architettonici appartenenti ad edifici monumentali di età greca (del V sec. a.C.) sono stati individuati (fine anni novanta del XX sec. - anno 2007) in Piazza Castello, corrispondente al punto più alto dell'acropoli dell'antica pòlis.
Gli scavi del 2009-2010 della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria - Ufficio territoriale di Crotone hanno individuato un grande edificio del I-II secolo d.C. con impianto termale, collocato sul versante nord-orientale dell'attuale centro storico (discesa Fosso-Largo Palazzo Giunti). Tale edificio nasce su una domus di età repubblicana, attribuibile alla colonia romana del II sec. a.C. A sua volta, tale costruzione poggia le sue fondazioni sui resti delle mura urbiche di età greca (IV sec. a.C.), costruite in grandi blocchi di calcarenite locale.
Seppur decaduta durante l'impero romano, la città risorse nuovamente in epoca bizantina, quando fu sede di un presidio.
Le ricerche archeologiche (2009-2010) a piazza Villaroja, nel settore sud-occidentale del centro storico, a cura della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria hanno messo in luce una chiesa paleocristiana (intitolata forse a San Giorgio) fondata direttamente sui resti della città d'età romana imperiale.
Crotone - Scavo a piazza Villaroja
Nel 1284 fu concessa dagli Aragonesi ai Ruffo di Catanzaro. Alla morte nel 1434 di don Niccolò, figlio di Antonello e ultimo marchese di Crotone, gli successe la figlia Giovannella, assassinata nella sua dimora un anno dopo. Indi le successe la sorella Enrichetta, che sposò in seconde nozze il nobile spagnolo Don Antonio Centelles, conte di Collesano e principe di Santa Severina, senza eredi.
Indagini condotte dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria (2010-2011) nel cosiddetto Orto Candela, ai piedi della "cortina de lo critazzo" posta tra i Bastioni di San Giacomo e Santa Caterina, hanno riscoperto i resti della Torre di Santa Maria, pertinente al più antico castello medievale.
Crotone - Castello di Carlo V
Il re di Spagna Carlo V le concesse ampi privilegi, e ne fece potenziare il porto. Nel 1541, il viceré Don Pedro di Toledo fece restaurare e fortificare il castello preesistente, oggi noto come "Castello di Carlo V", con intervento ad opera di Gian Giacomo dell'Acaya.
Nel XVI secolo la città venne chiamata "Cotrone".
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Eugenio Filippo Albani |
Nel 1907 viene inaugurato il primo acquedotto di Crotone, voluto da Eugenio Filippo Albani, che porta in città le fresche acque della Sila, captate dalle sorgenti - di proprietà comunale - poste sul monte Gariglione. Ora tali sorgenti sono disperse e sfruttate da allacci non autorizzati, mentre a Crotone si beve l'acqua del fiume Neto.
Nel 1928 la città cambiò nome da Cotrone a "Crotone".
Il suo porto, che strategicamente colma le distanze fra i vicini porti di Taranto e Messina, favorisce ogni attività di scambio e si propone come traino per l'economia agricola e le attività industriali.
L'insediamento industriale ha visto la città protagonista nel periodo a cavallo fra le due guerre mondiali, anche grazie alla vicinanza con la centrale idroelettrica di Calusia, presso Cotronei.
La popolazione crotonese raddoppia durante gli anni trenta, fino a superare i 60.000 abitanti odierni.
Il mare di Crotone
Questo meraviglioso angolo di Calabria lambito dalle limpide acque del Mar Ionio, con il suo territorio ricco di armoniose colline e immense distese verdi, fu uno dei principali centri della Magna Grecia.
La città conserva ancora la gloriosa tradizione di questa civiltà antica che ha contribuito a gettare le sue basi culturali, artistiche e filosofiche. Il clima sempre mite, dovuto alla felice localizzazione geografica, a breve distanza dal mare e dalle montagne della Sila, assicura un'ottima escursione termica tra il giorno e la notte, ha permesso un fiorente sviluppo dell'agricoltura e soprattutto la coltura della vite che rappresenta una delle maggiori ricchezze della zona.
Crotone - Centro Storico
Turismo
Il turismo, negli ultimi tempi, sta gradualmente tornando a svilupparsi. Uno stimolo sta venendo dagli eventi. Su proposta della società sportiva Club Velico Crotone, il Comune di Crotone ha adottato il logo 'città della vela' proponendosi all'Italia e all'Europa della vela come luogo ideale in cui svolgere manifestazioni e regate.
Nel 2013, il Club Velico Crotone e Assolaser hanno organizzato il 39esimo Campionato di distretto della classe laser, partecipato da centInaia di imbarcazioni. A maggio del 2014 il Club Velico Crotone e l'Aico ha organizzato le Selezioni per i Campionati Europeo e Mondiale optimist di Dublino e San Isidro, Argentina.
Campionato Laser 2013
Cucina
La cucina calabrese è strettamente collegata alla vita religiosa e spirituale e comporta regole e abitudini spesso legate alle ricorrenze che risalgono ai tempi antichi, essendo il risultato di quasi 3.000 anni di storia, dalla Magna Grecia all'Unità d'Italia.
Nella provincia di Crotone si produce il rinomato vino di Cirò D.O.C., che costituisce la fonte primaria dell'economia del cirotano. Ottimo ed esportato anche in molte regioni del nord Italia è il pane di Cutro, prodotto tipicamente dai fornai del luogo con la farina di grano duro.
Pipi e patati
Un altro prodotto enogastronomico assai rinomato è il pecorino crotonese, un formaggio tipico ricavato dal latte ovino, di produzione locale. Gli altri prodotti tipici sono: peperoni e patate (pipi e patati), soppressata e sardella.
I Porti
Il Porto Vecchio nella zona ESE della città è protetto da una larga scogliera banchinata internamente. Tutte le banchine sono munite di bitte da ormeggio.
Crotone - Porto Vecchio
Pericoli: con venti freschi dal II quadrante il mare frange all'imboccatura del porto, rendendo pericolosa la manovra di ingresso. L'illuminazione notturna cittadina ed alcune luci azzurrognole rendono difficoltoso il riconoscimento dei segnali luminosi del porto; scogli affioranti in prossimità della banchina foranea.
Orario di accesso: continuo.
Accesso: contattare sul canale 16 vhf la Capitaneria di Porto di Crotone; è vietato l'ingresso in porto alle imbarcazioni di qualsiasi tipo che hanno pescaggio superiore a 2,00 m. Accedere seguendo la rotta perpendicolare alla linea congiungente i fanali d'ingresso e mediana alla suddetta congiungente.
Fondo marino: sabbia e fango
Fondali: in banchina da 3,5 a 5,5 m.
Posti barca: 600 di cui 20 per il transito.
Lunghezza massima: 25 m.
Divieti: è assolutamente vietato l'ingresso in porto alle imbarcazioni di qualsiasi tipo che hanno pescaggio superiore a 2,50 m. E' vietato l'ormeggio di fianco alle banchine. E' altresì vietata la sosta alle banchine di rifornimento carburanti: una volta terminate le operazioni di rifornimento le imbarcazioni devono obbligatoriamente lasciare libera la suddetta banchina.
Rade sicure più vicine: per i venti da Sud, la rada tra Capo Colonne e il Porto Vecchio. Per i venti da Nord, la rada di San Leonardo di Cutro (a Sud di Capo Rizzuto).
COORDINATE
PORTO VECCHIO - CROTONE
39°04',62 N 17°08',18 E
PER CONTATTARE IL PORTO
VHF canale 16
E-mail: crotone@guardiacostiera.it
Telefono: 0962-611603
Il Porto Nuovo, siituato a Nord della città, è principalmente adibito al traffico commerciale e, su autorizzazione dell'Autorità Marittima, anche al diporto.
Crotone - Porto Nuovo
Pericoli: talvolta si stabilisce nebbia così fitta che la costa è visibile solo a poche centinaia di metri.
Orario di accesso: continuo.
Accesso: contattare l'Autorità Marittima sul canale 16 vhf.
Fondo marino: fango, sabbia.
Fondali: in entrata 10 m; in banchina da 3 a 9,50 m.
Rade sicure più vicine: a Sud di Capo Rizzuto con venti del I e IV quadrante, a Nord di Capo Colonne con venti del III quadrante.
COORDINATE
PORTO NUOVO - CROTONE
39°05',74 N 17°07',48 E
PER CONTATTARE IL PORTO
VHF canale 16 (continuo)
E-mail: crotone@guardiacostiera.it
Telefono: 0962-611603
Il porto di Le Castella si trova nell'insenatura a levante del borgo di Le castella, presso Capo Rizzuto, è composto da una darsena posta a nord e di uno specchio acqueo delimitato da un molo di sopraflutto curvilineo e da un moletto di sottoflutto. La darsena è in via di ultimazione, ben ridossata dai venti, ma capace di ospitare solo imbarcazioni con pescaggio minore di 2 m. Lo specchio acqueo delimitato dai due moli risente delle risacca con mare di est/sud-est.
Porto Le Castella
Pericoli: secche e scogli a dritta entrando.
Orario di accesso: dall'alba al tramonto.
Accesso: attenzione alla risacca e ai bassi fondali. Nella darsena nord è vietato il transito alle unità con pescaggio maggiore di m 2: entrando tenersi accostati sulla sinistra.
Fondo marino: roccioso.
Fondali: da 1 a 3,5 m.
Divieti: nella darsena nord è vietato il transito alle unità con pescaggio maggiore di m 2.
Rade sicure più vicine: 45 M a sud porto di Roccella Ionica, 20 M a nord porto di Crotone.
COORDINATE
LE CASTELLA
38°54'00 N 17°02'00 E
PER CONTATTARE IL PORTO
E-mail: crotone@guardiacostiera.it
Telefono: 0962-611603
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