Coppa America: l'opinione di Thomas Tison sull'evoluzione della Coppa e sul futuro della vela

La storia della Coppa America è lastricata di battaglie contro il tempo, strategie, segreti ed innovazioni tecnologiche. Vincere la Coppa è un successo storico che può cambiare il destino dei team in gara.
Nelle ultime settimane, i team dell'America's Cup hanno messo in acqua le loro LEQ12, barche di prova di 12 metri, più piccole rispetto agli AC75 che si contenderanno l’Auld Mug a Barcellona.
Dopo un anno di lavoro, i team raccoglieranno i primi feedback sul design della barca e i velisti potranno allenarsi e acquisire dimestichezza con l’imbarcazione.
Nato nel 1985, Thomas Tison è uno dei pochi yacht designer della sua generazione ad aver influenzato la transizione dai pesanti monoscafi alle barche volanti di oggi.
Mascalzone Latino, Team Origin, Artemis Racing e ora INEOS Britannia Team: Thomas Tison, alla sua quarta partecipazione all'America's Cup, è incaricato di immaginare e progettare imbarcazioni leggere in fibra di carbonio e di trasformare in realtà le idee del team.
Thomas Tison Sailing (Credit Thomas Tison)
L'evoluzione della Coppa America: barche più leggere e più veloci.
Poiché l'obiettivo è aumentare il tempo di foiling, cercare di volare il più possibile ed evitare i touchdown, l'aspetto aerodinamico della barca sta diventando sempre più importante.
Come evolverà la barca dell'America's Cup ora che, per la prima volta nella competizione, sono coinvolti alcuni team di F1?
"I team di Coppa America e quelli di F1 lavorano in modo molto simile. I temi aerodinamici sono importanti per le vetture di F1, perché cercano di generare forza verso il basso. Da parte nostra, puntiamo a ridurre la parte del flusso d'aria che ci rallenta. Un obiettivo diverso, ma i metodi che utilizziamo sono gli stessi. Sarà interessante vedere come questo si tradurrà nel design degli yacht e come verranno eventualmente modificati alcuni elementi. L’aerodinamica ha un forte impatto sulla struttura e da parte mia l'obiettivo è quello di dare ai progettisti aerodinamici la massima libertà possibile, riducendo i pesi e progettando una piattaforma affidabile che soddisfi i requisiti del team".
Artemis
Thomas iniziò a sviluppare programmi di ottimizzazione delle strutture sfruttando l'Intelligenza Artificiale già 10 anni fa, all’università.
Se all'epoca l'Intelligenza Artificiale era un termine nuovo, oggi è diventata una prassi comune.
La potenza di calcolo è aumentata, i metodi utilizzati sono stati ottimizzati ed le operazioni che un tempo richiedevano diversi giorni ora possono essere completate in poche ore.
Dato che i team utilizzano gli stessi programmi di ottimizzazione è possibile arrivare ad una parziale convergenza dei risultati, e ciò rende la creatività umana ancora più importante.
"Quando si osservano le imbarcazioni varate, ad un occhio inesperto possono sembrare tutte simili, poiché la maggior parte dei team utilizza metodi di ottimizzazione simili e può arrivare a conclusioni analoghe.
Il vero vantaggio competitivo si trova quindi al di fuori di ciò che i computer possono analizzare, all'interfaccia tra diversi campi della scienza, dove c'è incertezza. Questo ci spinge a cercare soluzioni all’avanguardia, a non tralasciare nessun aspetto e percorrere anche le strade meno battute".
La nuova 'T6' di INEOS BRITANNIA svelata dal centro di allenamento invernale a Palma di Maiorca, Spagna SVELATA DAL CENTRO DI ALLENAMENTO INVERNALE A PALMA DI MAIORCA, SPAGNA © C.GREGORY / INEOS BRITANNIA
America's Cup: un laboratorio per idee audaci
I team dell'America's Cup fanno affidamento all'esperienza di Thomas Tison per progettare il modo in cui vengono costruite le barche. Contano sul suo approccio metodico e alle sue competenze multidisciplinari, sviluppate sia in Coppa America sia nello sviluppo di progetti custom.
Conoscenza della fibra di carbonio, dei metodi di costruzione e progettazione, e una naturale attitudine a voler superare i propri limiti.
Thomas conferma: "I progetti di Coppa America forniscono agli ingegneri il budget e le risorse per studiare a fondo aree molto specifiche. Possiamo studiare le distribuzioni delle sollecitazioni quando i carichi cambiano rapidamente, come in condizioni di volo o durante le manovre, e sperimentare nuovi materiali. Le barche da regata sono le più veloci e complesse al mondo e la sfida ingegneristica è molto stimolante".
Thomas sottolinea l'importanza di sperimentare e testare idee audaci, anche in altre classi, come fece quando progettò un mini 6.50 di 7,5 metri.
" Non dobbiamo limitare i test alle barche di Coppa America. Sperimentare nuove idee deve essere un'abitudine per un designer, e così abbiamo fatto quando abbiamo progettato il 650 PRO. La classe Mini è sempre stata un laboratorio di sperimentazione, che spinge a pensare fuori dagli schemi".
Un team vincente deve essere sufficientemente flessibile per essere in grado di innovare e adattarsi rapidamente, soprattutto in un campo in cui nessuno può prevedere da dove verrà la prossima grande idea.
Per esempio, l'introduzione dei foil sull'AC72 è stata il risultato di un'idea, all'epoca estremamente innovativa, concepita da un piccolo gruppo di persone in Nuova Zelanda.
Questa scintilla si è poi propagata, ed ora vediamo multiscafi e monoscafi con foil anche al di fuori del contesto dell'America's Cup.
Il fascino e l'eleganza della Coppa America
"In quanto ingegnere il mio ruolo è quello di rendere le cose possibili. La Coppa America, con la sua forte enfasi sulla ricerca delle prestazioni, è il mio ambiente naturale. La collaborazione con il Mercedes-AMG Petronas F1 Team stimola tutti i membri del team INEOS a puntare sempre più in alto".
Oltre alla sfida ingegneristica, Thomas Tison ha sottolineato l'importanza del fascino della storia della Coppa America, ammettendo che ciò che in primo luogo lo ha avvicinato a questo mondo erano la bellezza delle imbarcazioni, lo spirito velistico e l'eleganza dei classe J. Molte delle pagine che descrivono la storia della competizione sono state scritte nel Regno Unito, un paese con cui Thomas ha un rapporto speciale.
"Quando sono arrivato a studiare nel Regno Unito sono andato subito sull'Isola di Wight a cercare le foto di Beken of Cowes. Avendo passato molti anni della mia vita in questo paese, sono orgoglioso di poter essere parte del INEOS Britannia Team".
Elida - Thomas Tison Sailing (credit Thomas Tison)
L'America's Cup attuale, sarà il futuro della vela?
"La Coppa America è una competizione in costante evoluzione. Ha già avuto un impatto sul trasporto marittimo e sulle attività nautiche ricreative, pensiamo ad esempio alle tavole eFoil elettriche. Bisogna ancora vedere se avrà un impatto sulle barche a vela più grandi. È un tema affascinante, che merita di essere approfondito".
La crescente popolarità di eventi come l'America's Cup e il SailGP sta portando la vela all'attenzione di un numero sempre maggiore di persone. Facendo il tifo per il proprio Paese o per le squadre preferite, il pubblico ha imparato i termini e i fondamenti di una disciplina che è stata tradizionalmente considerata molto elitaria.
Certamente l'aver stretto partnership con squadre di F1 sta dando ulteriore visibilità alla disciplina. Ma c'è di più: il desiderio di connessione con la natura e l'interesse per gli sport attivi sono due fattori che possono motivare le persone ad avvicinarsi al mondo della navigazione.
Come si evolverà la competizione nautica più importante al mondo?
"Naturalmente spingerò sempre per progettare barche sempre più veloci, ma dobbiamo anche entrare in risonanza con la società, portare nuove idee, intrattenere il pubblico, motivarlo a scoprire il mare e a godere della vicinanza alla natura. Tra 50 anni mi piacerebbe vedere un America's Cup Challenger con 15 barche, tutte molto veloci, forse anche più veloci di quelle attuali. Se dipendesse da me, le barche sarebbero di circa 150 piedi, rispettose dell’ambiente e con un armo molto alto. Penso che questo sia ciò che le barche di Coppa America potrebbero in futuro diventare".
Thomas Tison Yacht Design & Engineering
Guidato da Thomas Tison, lo studio francese di design e ingegneria si dedica alla costruzione di custom yacht veloci, eleganti e tecnologicamente avanzati. Le radici e l'esperienza dello studio affondano nell'America's Cup e nelle regate d'altura.
Lo studio ragiona in termini di variabili, obiettivi, vincoli e vantaggi competitivi per creare idee forti e talvolta pionieristiche.
La creatività, l’innovazione, la passione per gli yacht classici e la cura dei dettagli sono gli elementi che lo studio ama combinare in progetti piuttosto speciali.
Matteo Bugliari Armenio
In copertina Thomas Tison portrait (credit Thomas Tison)
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