Piloda Shipyard inaugura “Donn’Anna”, bacino galleggiante da 143 metri: un salto infrastrutturale per il refit navale nel Mediterraneo
Un’infrastruttura strategica per armatori pubblici, privati e commerciali in tutto il bacino del mediterraneo, concepita anche per rispondere alle crescenti necessità del comparto militare, in forte espansione grazie all’aggiudicazione di nuove e importanti commesse nel settore della difesa navale.
Napoli, luglio 2025 – Con l’entrata in funzione del bacino galleggiante “Donn’Anna”, Piloda Shipyard compie un passo decisivo nella trasformazione del porto di Napoli in un hub strategico per il refit navale di navi tra 130 e 143 metri, un segmento finora poco servito nel Mediterraneo. Lungo 143 metri, largo 30 e con una capacità di sollevamento fino a 6.000 tonnellate, il nuovo bacino rappresenta un’evoluzione infrastrutturale di rilievo per l’intero comparto cantieristico italiano.
Tecnologia, sostenibilità e autonomia per il refit di nuova generazione

“Donn’Anna” è stato progettato per offrire massima autonomia operativa, elevata efficienza tecnica e ridotto impatto ambientale. Tra le dotazioni principali:
- Sistemi indipendenti: due gru su rotaia da 5 t, sei capstan da 5 t, gruppi elettrogeni da 320?kW, aria compressa, illuminazione e impianti elettrici autonomi, oltre a vasche integrate per la raccolta delle acque di carenaggio
- Sistema digitale integrato: software proprietario per la gestione in tempo reale del piano di taccatura e della zavorra, che consente lavorazioni simultanee in sicurezza, riducendo i tempi di fermo nave e ottimizzando i costi
- Gestione ambientale avanzata: sistema interno e autonomo per il contenimento e lo svuotamento fino a 50.000 litri di acque di sentina e carenaggio, eliminando la necessità di bettoline esterne e riducendo drasticamente l’impatto ambientale.
Il bacino Donn’Anna si posiziona per caratteristiche e prestazioni al livello dei più noti impianti internazionali, punti di riferimento nel settore medio-grande della manutenzione navale.
Un trasporto tecnico d’alta precisione

Il bacino è giunto a Napoli dalla Turchia al termine di una traversata di oltre 1.000 miglia nautiche, coordinata da Cafimar, in collaborazione con la controllata Somat, leader nel rimorchio tecnico navale.
«Rimorchiare una struttura lunga 143 metri, con una portata di 6.000 tonnellate, è un’operazione complessa e ad altissima specializzazione. Il bacino è stato predisposto in modalità dry tow, con una distribuzione millimetrica della zavorra all’interno delle casse longitudinali, mantenendo assetto e stabilità entro tolleranze sub-centimetriche. La traversata, condotta a una velocità controllata di 5 nodi, ha previsto un monitoraggio meteo costante, controllo attivo delle pompe e gestione dei sistemi di rinforzo strutturale. Un lavoro di squadra che testimonia l’esperienza e l’affidabilità maturata da Cafimar in decenni di operazioni complesse», ha dichiarato Gian Paolo Russo, Amministratore Delegato del Gruppo Cafimar.
Impatto strategico per il porto di Napoli e il Mediterraneo

Grazie alla possibilità di frazionamento interno del bacino, “Donn’Anna” permetterà di lavorare su più unità contemporaneamente, ottimizzando tempi e costi. Il bacino sarà operativo per:
- Navi militari e pubbliche (Marina Militare, Guardia Costiera, Vigili del Fuoco, Autorità portuali);
- Navi commerciali, traghetti e superyacht oltre i 70 metri;
- Unità offshore e rimorchiatori d’altura.
Durante le fasi di maggiore operatività, la struttura potrà coinvolgere fino a 180 addetti diretti e indiretti, contribuendo significativamente all’occupazione locale e allo sviluppo dell’indotto industriale.
Donato Di Palo, CEO di Piloda Shipyard, commenta: «L’arrivo del bacino Donn’Anna rappresenta una svolta per il porto di Napoli e per l’intero sistema industriale campano. Grazie a questa infrastruttura, il nostro scalo acquisisce una capacità senza precedenti nel Mediterraneo per il refit di navi medio-grandi, migliorando la competitività e l’attrattività del porto. Ci aspettiamo un incremento significativo del traffico tecnico e di manutenzione, con importanti e positive ricadute economiche sull’indotto e sull’occupazione. Una scelta strategica che posiziona Napoli come vero polo dell’economia del mare».
Investimento e visione industriale

«Con un investimento privato superiore a 15 milioni di euro, Piloda Shipyard consolida la propria visione industriale nel segmento navale e prepara il terreno per ulteriori sviluppi già annunciati, tra cui il nuovo polo per grandi navi fino a 250 metri in progettazione nel porto di Brindisi.
La scelta strategica di investire nel bacino Donn’Anna risponde anche alla crescente necessità di infrastrutture dedicate al comparto militare, oggi in forte espansione grazie all’aggiudicazione di nuove e rilevanti commesse nel settore della difesa navale. Piloda Group intende fornire soluzioni concrete a una domanda in forte crescita, dotando il Paese di infrastrutture moderne, autonome e sostenibili, capaci di servire in modo rapido ed efficiente anche le flotte militari e istituzionali», conclude Di Palo.
Ufficio Stampa
Daniela Spinelli – Marketing and Communication Manager
Piloda Group
Jacopo Dario Vanelli
About Piloda Shipyard
Piloda Shipyard è la divisione del gruppo che si occupa di progettazione, conversione, refitting e manutenzione nell'ambito navale. Grazie alle professionalità acquisite nel tempo, nei diversi siti cantieristici del gruppo è possibile eseguire lavori custom di costruzione, riparazione e conversione di navi, oltre al miglioramento delle capacità ed efficienza delle stesse, soddisfacendo le esigenti aspettative di committenti privati e pubblici.
About Piloda Group
Piloda Group, con oltre un secolo di storia, è diventato un main player nel settore edilizio, marittimo e nautica di lusso. La divisione Yachting di Piloda, con il suo nuovo marchio Ad Astra, consolida la presenza del gruppo nel settore della nautica da diporto. La nostra mission integra tradizioni secolari con una visione innovativa, impegnandoci in progetti sostenibili e funzionali. Collaboriamo con enti pubblici su infrastrutture critiche, edilizia sociale ed infrastrutture commerciali, contribuendo allo sviluppo dei territori.
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