NarcoSub: i sommergibili della droga
I primi prototipi nel 1993
I primi prototipi nel 1993
I sommergibili dei narcos, chiamati anche narco-sub, sono dei piccoli sommergibili costruiti dai trafficanti per il contrabbando della droga.
Essi sono particolarmente noti per essere utilizzati dai colombiani del cartello della droga per esportare cocaina dalla Colombia al Messico.
Un semi-sommergibile intercettato dalla U.S. Coast Guard
I primi prototipi, nel 1993, erano semi-sommergibili in quanto non potevano immergersi totalmente, la maggior parte delle imbarcazioni erano sommerse fino alla cabina di guida ed i gas di scarico avevano gli scappamenti sopra l'acqua. Gli ultimi narco-sottomarini sono completamente sommergibili, progettati specificamente per essere difficili da rilevare visivamente da radar, sonar e sistemi a infrarossi.
Le imbarcazioni veloci
Durante il 1980, le barche veloci erano diventate la scelta migliore per il contrabbando di droga in molte parti del mondo. Queste barche però potevano essere rilevate dai radar e fu così che a partire dal 1990, i cartelli colombiani della droga svilupparono il progetto del semi-sommergibile.
Una barca veloce del contrabbando
La prima volta che la US Coast Guard ne intercettò uno, venne soprannominato Bigfoot perché se ne era sentito parlare dell’esistenza, ma nessuno li aveva mai visti effettivamente. Era la fine del 2006 quando un Bigfoot fu sequestrato a sud ovest del Costa Rica mentre trasportava diverse tonnellate di cocaina. Nello stesso periodo funzionari statunitensi ne individuarono altri 3 e nel 2008, ne furono individuati un media di dieci al mese, ma solo uno su dieci veniva catturato. Pochi sono stati sequestrati perché una volta intercettati gli equipaggi affondavano il mezzo in circa un minuto.
Nel 2009, gli Stati Uniti rilevarono ben 60 trasferimenti con i narco-sub e si calcolò che i battelli muovevano circa 330 tonnellate di cocaina all'anno. I semi-sommergibili costavano fino a due milioni di dollari ciascuno ma potevano generare, per i trafficanti, soltanto in un viaggio, più di 100 milioni di dollari.
Un narco-sub intercettato dalla U.S. Coast Guard
Dopo il 5 novembre 2010 all'arresto di Harold Mauricio Poveda, il principale collegamento messicano-colombiano, si scoprì che dietro la costruzione dei narco-sommergibili le Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia (FARC) collaboravano con il cartello di Sinaloa per finanziare le proprie attività armate.
Cantieri clandestini
La costa colombiana del Pacifico, dove i fiumi fangosi sfociano in mare, è stata a lungo il paradiso dei contrabbandieri. Dietro le scogliere frastagliate che si protendono in mare è una vasta giungla, cucita da insenature di mangrovie e di migliaia di chilometri di corsi d'acqua, luoghi adatti per cantieri clandestini.
Il Comandante della Marina colombiana ha dichiarato che è sorprendente la capacità logistica di questi criminali di nascondere tutte le attrezzature, comprese quelle pesanti come propulsioni e gruppi elettrogeni nel cuore della giungla. Continuamente trasferite a pezzi e poi rimontate in altre zone della giungla con campi dotati di zona notte per i lavoratori.
Narco-sub catturato alla frontiera Ecuador - Colombia
I narco-sommergibili possono essere costruiti in un anno e alcune imbarcazioni sono momouso in quanto abbandonate in mare dopo la consegna. Dopo tutto, i loro carichi portano un valore fino a 400 milioni di dollari. Nelle imabarcazioni sequestrate i funzionari hanno trovato barre di zinco utilizzate come anodi sacrificali che come si sa riducono la corrosione delle parti metalliche esposte all'acqua di mare. Ma poiché la corrosione non sarebbe un problema per un singolo viaggio è ipotizzabile l'uso di ritorno dell'imbarcazione carico di armi riportate in Colombia.
Le tecniche di progettazione e fabbricazione impiegate nella costruzione dei narco-sub sono migliorate nel corso del tempo. Le barche sono diventate più veloci, maggiormente navigabili e con maggiore capacità di carico rispetto ai modelli precedenti. Un narco-sommergibile lungo 60 piedi (18,3 m) è in grado di raggiungere una velocità di 11 miglia all'ora (18 km / h; 9.6 kn) trasportando fino a 9,1 tonnellate di cocaina.
I battelli sono realizzati in vetroresina, alimentati da un motore diesel da 300 CV (220 kW) / 350 CV (260 kW) e con un equipaggio di quattro persone. Essi hanno abbastanza spazio di carico per trasportare dalle 2 alle10 tonnellate di cocaina, grandi serbatoi di carburante che danno loro una autonomia di 2.000 miglia (3.200 km, 1.700 NMI) e sono dotati di navigazione satellitare. Non vi è alcun wc e la sistemazione è molto stretta.
Un narco-sub abbandonato nella jungla dell'Ecuador
Poiché gran parte della loro struttura è in fibra di vetro e viaggiano appena sotto la superficie, i narco-sub sono quasi impossibili da rilevare tramite sonar o radar e molto difficili da individuare visivamente. Il nuovo modello del tubo di scarico raffreddato lungo la parte inferiore, prima dello sfiato, rende la barca ancora meno rilevabile ai raggi infrarossi. Sono più facilmente individuabili visivamente dall'aria, sebbene siano anche mimetizzati essendo dipinti di blu e non producendo alcuna scia. Sono dotati di cisterne di zavorra per abbassare la galleggiabilità.
Caratteristiche tipiche
Queste sono le caratteristiche tipiche, come indicato dalla US Joint Interagency Task Force South:
Materiale dello scafo: | legno, fibra di vetro, o acciaio |
Lunghezza | 40-80 piedi (12,2-24,4 m) |
Spessore | 18 pollici (45,7 centimetri) |
Motori: | singolo o doppio diesel |
Capacità serbatoio carburante: | 1.500 galloni US (1.200 imp gal; 5.700 L) |
Autonomia | 2.000 miglia (3.200 km ; 1.700 NMI ) |
Velocità | 6 nodi (11 kmh; 6,9 mph) o più |
Equipaggio: | 3 persone |
Capacità di carico | 4-12 tonnellate |
Controllo: | umano o remoto |
I veri sottomarini
I narco-sottomarini sono stati considerati dai funzionari come una stranezza fino al 2000 quando la polizia colombiana ha scoperto un vero e proprio sottomarino d'acciaio di 30 metri (98.4 ft) costruito in un magazzino fuori Bogotà.
L'imbarcazione a doppio scafo in acciaio potrebbe aver viaggiato 2.000 miglia nautiche (3.700 km, 2.300 km), a 330 piedi (100,6 m) di profondità e potrebbe avere trasportato dalle 136 alle180 tonnellate di cocaina.
Narco-sommergibile
Il 3 luglio 2010 le autorità dell’Ecuador sequestrarono, completamente funzionante, un mezzo completamente sommergibile nella giungla al confine tra l'Ecuador e la Colombia. Questo sottomarino diesel e elettrico aveva uno scafo in fibra di vetro e Kevlar di 31 metri (101,7 ft) di lunghezza, 3 metri (9.8 ft), una torre di pilotaggio con periscopio ed aria condizionata. L’imbarcazione aveva la capacità di circa 10 tonnellate di carico, un equipaggio di cinque o sei persone e poteva immergersi completamente a 65 piedi (19,8 m) di profondità con una lunga autonomia sott’acqua. Le autorità dell'Ecuador sequestrarono l’imbarcazione prima del suo viaggio inaugurale.
Il 14 febbraio 2011, un altro sommergibile fu sequestrato dalla marina colombiana, 31 m (101.7 ft) di lunghezza fibra di vetro e Kevlar nascosto in una zona della giungla in Timbiqui, nel sud-ovest della Colombia. Era in grado di viaggiare 9 m (29,5 ft) sott’acqua, trasportare quattro persone e 8 tonnellate di carico.
Narco-sub nascosto nella jengla Colombiana
Il Narco-Siluro
I semi-sommergibili sono difficili da individuare dalle navi di pattuglia, ma sono facili da rilevare dall'aria. Per risolvere questo problema, un nuovo concetto è stato adottato dai contrabbandieri. Invece di una imbarcazione full-optional semovente, un contenitore stile "siluro" viene utilizzato con un serbatoio zavorra per tenerlo a circa 30 m (98 ft 5 in) sott’acqua mentre viene trainato da una normale barca da pesca.
Se una nave pattuglia è nelle vicinanze, il "siluro" viene rilasciato e mentre è ancora sommerso, rilascia automaticamente una boa a forma di tronco di legno dotata di un trasmettitore di posizione per un secondo peschereccio che recuperandolo continuerà la consegna di cocaina. Nessuna di queste barche hanno qualcosa di sospetto che potrebbe rivelare la loro attività di traffico di droga.
Il narco "siluro"
La boa contiene un meccanismo per sollevare e abbassare temporaneamente l’antenna che trasmette le coordinate, in forma criptata, poche volte al giorno. Questo sistema è stato adattato a boe esistenti utilizzate sulle reti da pesca del tonno.
Uno dei suoi progettisti sostiene una percentuale di successo di consegna della spedizione del 90% e ha dichiarato che lo sviluppo del "siluro" è una funzione di controllo remoto che utilizzerà segnali criptati trasmessi via satellite.
Diversi documentari sono stati realizzati in merito ai narco-sub, in inghilterra il National Geographic Channel e negli Stati Uniti da Discovery Channel.
La maggior parte dei documentari sono ragionevolmente accurati nonostante le tecnologie utilizzate di costruzione dei narco-sub siano assolutamente segrete
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