McIntyre Mini Globe Race 2025: circumnavigazione in barche Globe 580 tra Mauritius, Durban e Cape Town
Undici skipper affrontano una sfida di resistenza, navigando su imbarcazioni di legno da 5,80 metri in una circumnavigazione unica, tra fronti estremi, correnti insidiose e una logistica ridotta
Il McIntyre Mini Globe Race 2025 rappresenta una circumnavigazione unica nel panorama della vela d'altura: undici skipper affrontano l'ostinata sfida di navigare intorno al mondo su ALMA Globe 580 da 5,80 metri, barche in legno dedicate all'uso oceanico con una formula one design. La regata parte da Antigua il 23 febbraio 2025 e prevede un percorso di circa 28.000 miglia, con l'arrivo previsto nel marzo 2026. Si tratta di una manifestazione che privilegia un approccio responsabile al rischio e una gestione logistica contenuta, dove la sopravvivenza dipende dall'abilità individuale degli equipaggi e dall'efficacia delle misure di sicurezza a bordo.
Leg 2.5 Fiji → Mauritius ha offerto una prima lettura della tattica e delle difficoltà. Secondo i resoconti ufficiali, la classifica provvisoria vede prima Renaud Stitelmann su CAPUCINETTE in 54 giorni e poco più, seguito da Dan Turner su IMMORTAL GAME, Keri Harris su ORIGAMI e Pilar Pasanau su PETER PUNK, con tempi che si estendono oltre i 55 giorni. Nomi come Adam Waugh su LITTLE WREN e Jakub Ziemkiewicz su BIBI completano la top ten, in una graduatoria ancora flessibile al termine della tappa.
Durante la tappa di stopover a Mauritius Grand Baie, avvenuta tra ottobre e novembre 2025, si sono verificati una serie di episodi che hanno messo a dura prova le capacità di riparazione e gestione degli equipaggi. Jasmine Harrison su NUMBATOU ha visto spezzarsi lo bowsprit, che è stato sostituito rapidamente grazie a una soluzione in quercia fornita dallo sponsor; Keri Harris ha riportato danni ai pannelli solari del suo ORIGAMI, mentre Josh Kali ha strappato una randa. In alcuni casi è stata applicata una penalità di 48 ore per l'introduzione di vele nuove, riflettendo la sensibilità della classe alle logiche di gestione dell'usura delle vele in oceano.
Il Leg 3, Mauritius → Cape Town, ha visto una nuova leadership di Renaud Stitelmann su CAPUCINETTE, che ha guidato il gruppo di testa. Il gruppo principale si è mantenuto molto compatto, con distacchi nell'ordine di poche decine di miglia: al 28 ottobre 2025 i report indicavano che i primi sette battelli erano racchiusi in una finestra di circa 20 miglia, offrendo una fotografia di una regata in stile sprint offshore, piuttosto che di una classica navigazione in solitario su oceano aperto.
Le condizioni di navigazione hanno aggiunto ulteriore complessità al tracciato: fronti di 45–50 nodi in partenza diretti a Durban, con la convergenza dell'Agulhas Current e venti da sud che danno luogo a mari spezzati e correnti imprevedibili. La letteratura marina cita spesso proprio l'imprevedibilità di quelle acque: una citazione ricorrente è quella di John Guzzwell, storico navigatore legato a vicende simili, che definiva le correnti dell'Agulhas come particolarmente difficili da interpretare in tempo reale. Questi elementi hanno richiesto ai navigatori una gestione oculata del trim e una scelta continua tra velocità e sicurezza, soprattutto in un contesto di barche di piccola stazza e con dotazioni ridotte.
In termini operativi, il tracking della flotta è live sui canali social e su piattaforme dedicate, con una programmazione che prevede l'arrivo a Durban entro dicembre 2025 e la successiva ripresa del giro verso Antigua a partire dal 28 dicembre 2025. L'evento è promosso come una circumnavigazione di piccole barche con una logistica di supporto relativamente leggera, valorizzando l'autonomia dei singoli equipaggi e la capacità di reagire a imprevisti in mare aperto. Fonti ufficiali e resoconti settimanali confermano una dinamica di regata molto aperta, con la classifica soggetta a revisioni continue in funzione degli aggiornamenti di tracking.
Gli episodi di safety hanno tenuto banco: il 17 ottobre 2025 Eric Marsh è stato tratto in salvo dopo essere stato trascinato al largo dalla foredeck da una grossa onda su SUNBEAR, un episodio che ha richiesto prontezza di reazione e manutenzione di equipaggio, riportando i componenti di sicurezza a tema parte integrante delle regole di gara. Degli altri equipaggi, Jasmine Harrison su NUMBATOU è stata al centro dell'attenzione per un Bowprit rotto, sostituito rapidamente grazie alle capacità di carpenteria in corsa sviluppate dallo sponsor, e Keri Harris ha dovuto fronteggiare una criticità ai pannelli solari, evidenziando la dipendenza dalle fonti energetiche rinnovabili nelle barche Globe 580. La community ha affiancato i concorrenti con soluzioni rapide, come l'acquisizione di una vela di ricambio da SKOOKUM per sostituire una vela danneggiata in una fase critica della regata. L’amministrazione di penalità e l’uso di nuove vele hanno aggiunto scenari interessanti sotto il profilo legale e sportivo della disciplina, offrendo ulteriori elementi di valutazione per le future edizioni della manifestazione.
Nel complesso, la regata prosegue come una sfida di resistenza, tecnica e gestione delle risorse; il format delle 580 permette ai partecipanti di navigare distanze considerevoli con un parco vele limitato e una logistica a basso impatto, rappresentando una sfida di fondo all'approccio tradizionale alle regate oceaniche. I pilastri di questa missione restano la sicurezza, la capacità di adattare la propria tattica alle condizioni mutevoli e la curiosità di raccontare una storia di mare con protagonisti umani piuttosto che meri numeri di classifica.
Leg 2.5 – Risultati provvisori
- Renaud Stitelmann – CAPUCINETTE – 54D 4H 16M 5S
- Dan Turner – IMMORTAL GAME – 54D 22H 28M 38S
- Keri Harris – ORIGAMI – 55D 10H 27M 20S
- Pilar Pasanau – PETER PUNK – 56D 5H 4M 29S
- Adam Waugh – LITTLE WREN – 61D 2H 4M 41S
- Jakub Ziemkiewicz – BIBI – 61D 18H 46M 52S
- Christian Sauer – ARGO – 61D 21H 13M 21S
- Eric Marsh – SUNBEAR – 64D 2H 24M 58S
- Jasmine Harrison – NUMBATOU – 64D 3H 27M 43S
- Ertan Beskardes – TREKKA – 64D 5H 5M 10S
- Joshua Kali – SKOOKUM – 66D 6H 36M 41S
Questa città di navigazione prosegue come un laboratorio di tattiche, tecnologia e gestione delle risorse, offrendo una finestra sull'evoluzione delle regate di piccole barche oceaniche. Al tempo stesso, la regata mette in evidenza l'importanza della sicurezza e della preparazione umana in mare aperto, dove la gestione del rischio e la resilienza degli equipaggi restano elementi chiave del racconto.
Fonti principali: minigloberace.com (descrizione classe e percorso).
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