La battaglia navale del lago Pojang
di Fabrizio Fattori

di Fabrizio Fattori
Quella che ancora oggi viene ricordata come la più grande battaglia navale della storia, ebbe luogo nelle acque del lago Pojang nel 1363 durata parecchi giorni dall’agosto all’ottobre di quell’anno.
Il lago più esteso della Cina, (anche se oggi è soggetto alla graduale, inesorabile riduzione della sua superficie), vide le forze contrapposte di due signori della guerra che avevano acquisito potere dal disgregarsi della dinastia Yuan di origine mongola.
Da un lato Zhu Yuanzhang, fondatore della dinastia Ming, destinata a durare parecchi secoli, e dall’altro Chen Youliang, signore dello stato di Chen Han. Le forze in campo comprendevano imponenti navigli, con dimensioni mai viste, in media lunghe 120 metri e larghe 52 (basti pensare che le caravelle di Colombo erano lunghe circa 35 metri).
Dotate di una propulsione a remi e a vela (su 8/9 alberi) erano armate con strutture metalliche a torre (Louchuan) ricche di cannoni e catapulte capaci di lanciare ordigni a base di polvere da sparo. Gli equipaggi imbarcati ammontavano a centinaia di migliaia di combattenti da ambo le parti.
Lo scontro iniziò con l’assedio della citta fortificata di Nanchang, roccaforte di Zhu Yuanzhang, edificata sulle rive del lago e prosegui nelle acque interne del lago. La battaglia violentissima, durata parecchi giorni, volse a favore di Zhu, il che consentì il successivo instaurarsi della dinastia Ming (Radiosa) e l’insediarsi dell’imperatore che prese il nome di Hongwu (l’Immensamente Marziale).
Nelle acque, dove si erano affrontati più di cinquecentomila guerrieri, rimasero circa 60.000 caduti e altrettanti furono i feriti. La maledizione di tale evento permane nella storia come tra i più catastrofici tra le guerre navali di tutti i tempi e ammanta, ancora oggi, di mistero alcune inspiegabili scomparse di navigli tra le sue acque.
Questo successo navale aprì, anni dopo e con l’imperatore Yongle (Felicità Perpetua), le porte ad un lungimirante progetto di esplorazione e di affermazione di potere, negli oceani indiano e cinese, portato avanti dal brillante ammiraglio Zheng He che al comando di un enorme flotta di 225 navi riaffermò, con sette spedizioni, la supremazia Ming in tutta l’area.
Fabrizio Fattori
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